The driver of terror.

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''Il tassista del terrore ha colpito ancora! questa volta, la ragazza uccisa era appena..''

Chiusi la televisione premendo il pulsante posto sul mio telecomando, per poi buttarmi subito dopo sul mio divano, sospirando pesantemente.

Mio padre era il comandante delle forze dell'ordine di New York, e per colpa di questo casino del tassista del terrore, non stava mai in casa, e quindi se lui non era in casa, io automaticamente non avevo il permesso di uscire, perché poi non poteva preoccuparsi anche della mia incolumità.

Presi il cuscino posto dietro di me e me lo misi sopra la mia bocca, per poi lanciare un urlo frustrato.

Se uscivo due minuti non facevo male a nessuno, no? 

Solo un giro. 

Mi alzai dal mio comodo letto, presi il cappotto e mi diressi verso la porta, prendendo prima le chiavi di casa e il telefono un po' scarico, per poi aprire la porta di casa e uscire fuori.

Sorrisi mentre mi dirigevo con calma alla stazione dei pullman, già che non ero ancora maggiorenne non potevo guidare una macchina e l'unico modo per arrivare in centro era questo.

Sospirai mentre vedevo gli orari del pullman, e alzai leggermente gli occhi al cielo quando vidi che il prossimo pullman arrivava fra mezz'ora.

Cercai un panchina libera, e quando la trovai mi sedetti.

Mentre guardavo il mio telefono, sentii delle ruote che camminavano sull'asfalto, alzai gli occhi incuriosita e quando vidi un taxi strabuzzai gli occhi e feci finta di non averlo visto, mentre rivolgevo nuovamente la mia attenzione ai messaggi che mi stava mandando mio padre.

''Ha bisogno di un passaggio?''

Dallo spavento feci quasi cadere il mio telefono, ma per fortuna lo presi al volo.

''Oh, mi scusi se l'ho spaventata.''

Alzai lo sguardo verso la macchina, ma l'unica cosa che vidi un paio di occhi verdi che mi fissavano.

''Non si preoccupi, comunque grazie per avermelo chiesto ma preferisco prendere il pullman.''

''Non ditemi che anche voi avete paura del tassista del terrore, le probabilità che sia io sono molto basse, New York è piena di taxi! Dai salga, il primo giro è gratis.''

Perché insisteva cosi tanto?

Quando stavo per rifiutare la suo offerta nuovamente, una voce si fece sentire.

''Col cazzo! io non aspetto ancora per quel pullman, preferisco prendere un taxi.''

Era una ragazza piuttosto alta con una chioma rossa e un vestito striminzito, che si avvicinava con passo veloce alla macchina.

Quando saltò dentro la macchina e disse il suo indirizzo, prima di ripartire quegli occhi verdi mi riguardarono nuovamente e la macchina si dileguò subito dopo, accompagnata da una frase.

''A presto signorina Anderson.''


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