taxi ☠ hs

Kidnapped

Dopo un'altra settimana, uscì di nuovo di casa.
Decisi di passeggiare vicino al molo, dove sentivo le onde andare a sbattere contro gli scogli.
Scesi le scale che stavano vicino a una panchina che mi portarono subito in spiaggia.
Mi sedetti e chiusi gli occhi e mi rilassai completamente.
Mi stesi del tutto, fregandomene della sabbia tra i miei capelli e dentro alla felpa e sorrisi.
Pensai al casino che era ancora presente tra le strade di New York, a mio padre che stava fuori tutta la notte e ai pianti di mia madre che sentivo quando stavo in camera mia, quando lei pensava che dormissi.
Era tutto un casino.

Quando aprì gli occhi, mi accorsi che era oramai buio inoltrato e che si erano fatto le 23.
"Cazzo."
Cominciai a correre per le strade di New York, cercando qualche negozio a cui chiedere informazione, ma vendendo che erano tutti chiusi, mi ricordai che da qualche giorno mio padre aveva messo un coprifuoco, per salvaguardare la sicurezza degli abitanti.
Cominciai a guardami in giro, in panico.
Quando vidi in lontananza un taxi, cominciai a tremare.
Quando si fermò, mi sentii osservata.
Poi, all'improvviso, il taxi sgommò e cominciò ad aumentare la velocità.
Si dirigeva verso di me.
Cominciai a correre ed a urlare chiedendo aiuto, vedevo gente che si affacciava dalle finestre, per poi chiuderle con uno sguardo spaventato.

Non li posso biasimare, anche io avrei fatto la stessa cosa.

Quando sentì una puntura dietro al mio collo, e me lo toccai per controllarlo, sentii una piccola siringa.

Lo stronzo mi aveva sparato un tranquillante.

Cominciai a rallentare involontariamente.
Quando mi accasciai a terra, oramai quasi addormentata, vidi che il taxi si fermò accanto a me.
E l'ultima cosa che mi ricordo sono degli occhi verdi , che mi fissano con malvagità.
E una frase, che mi tormenterà per il resto della mia vita.

"Ora inizia il divertimento, piccola."