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La notte precedente aveva iniziato a nevicare e per le strade si potevano già vedere 10 centimetri di neve.

"Buonasera Oliver"

"Ciao Grace"

"Hai visto quanta neve?"

Mi tirò una palla di neve direttamente in faccia.

"Lo prendo come un sì"

Ridacchiammo e andammo a sederci entrambi contro al muro.

"Amo la neve"

"A me ricorda il ballo dell'ultimo anno del college"

"Vai racconta"

"In pratica dovevo andarci con Tamara, la ragazza più popolare della scuola. Cioè renditi conto: Tamara Netwon aveva accettato di venire con me al ballo!"

"Non c'è da stupirsi, sei un bel ragazzo Oliver"

"Ehm g-grazie. É una specie di complimento?"

"Diciamo di sì. Poi cos'è successo?"

"C'è stata una bufera di neve e sono rimasto bloccato a casa e non ho potuto andare con lei. Ah ho scoperto che poi è andata con Denny, il capitano della squadra di football e sono felicemente fidanzati da quella sera"

"Wow quando si dice la sfiga"

"Già in compenso ho passato una delle serate più belle con mia sorella: siamo stati fuori a giocare con la neve fino all'alba, ci siamo divertiti come matti. Ho ancora le foto del mega pupazzo di neve ed è-è stato...è stato unico"

Mi voltai a guardarlo: aveva il viso rivolto al cielo e i fiocchi di neve gli ricadevano sulle guance già arrossate per il freddo.

"Sarebbe piaciuto anche a me avere dei fratelli, veri fratelli intendo. E mi sarebbe piaciuto anche andare ad un ballo, insomma, avere un ragazzo che mi invitasse, scattarsi le foto prima di partire, le tipiche cose da teenager americana no?"

Mi rannichiai stringendo le ginocchia al petto. Restammo immobili lasciando che i nostri giubbini scuri si colorassero di bianco.
Poi Oliver scattò in piedi.

"Grace Harper mi concedi questo ballo?"

"Ma quanto sei stupido?" risi.

Mi alzai e mi ripulii dalla neve, poi appoggiai una mano sulla spalla e unii l'altra alla sua.

"Manca la musica" osservai

"Rimediamo subito"

Si schiarí la voce e iniziò a cantare:

"Written in these walls are the stories that i can't explain"

"I leave my heart open but it stays right here empty for days" continuai io.

"She told me in the morning she don't feel the same about us in her bones"

Ridacchiammo insieme mentre Oliver mi faceva danzare.

"It seems to me that when i die these words will be written on my stone" continuai.

"And i'll be gone gone tonight
the ground beneath my feet is open wide
the way that i been holdin' on too tight
with nothing in between" mi fece fare una giravolta e mi strinse più vicino a sé.

"The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time
Is frozen
The story of my life I give her hope
I spend her love until she's broken inside
The story of my life" cantammo insieme.

Oliver aveva una voce meravigliosa.

Quando finimmo di cantare lo abbracciai istintivamente.

"Grazie Oliver"

Mi abbracciò anche lui.

"Siamo bravi però eh"

Risi e alzai la testa verso di lui.

"Insieme ce la possiamo fare"

"Ovvio piccola"

"Ti ricordo che sei tu il piccolino qua"

Rise e iniziò a tirarmi altre palle di neve.
Poi istintivamente tirai fuori il cellulare e scattai una foto.
La foto più bella di sempre. Eravamo noi, felici e veri.

Skyscraper IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora