Lily Luna Potter e la maledizione del fondatore

Capitolo 9

La Mcgranit si avvicinò, vide il giallo girasole e con una faccia sorpresa dichiarò:
<< Guardate ragazzi!! La signorina poter ci è riuscita, quasi nessuno ci riesce la prima volta>>, poi tornando nei pressi della cattedra disse: << Siamo giunti alla fine della lezione, adesso potete andare>>.
Radunai in fretta la mia roba è uscendo di cosa dall'aula decisi che per il momento non avrei aperto bocca sull'accaduto.
Le lezioni successive, storia della magia, canto ammaliatore ed erbologia non furono tanto emozionanti tranne una vicenda accaduta in quest'ultima dove un ragazzo mangiò un petalo di fiore iniziando a miagolare come un gatto, fu davvero una scena comica, il povero Samuel dovette stare due settimane senza parlare per far svanire l'effetto.
Il pomeriggio io, Mary, mio cugino Hugo ed altri ragazzi del nostro anno andammo a fare un giro nel castello, mentre camminavamo nel corridoio mi scontrai con una ragazza dai capelli mori, crespi e un atteggiamento altezzoso. << Bisognerebbe stare più attenti a dove si mettono i piedi, non credi?? Scusa come hai detto che ti chiami?>>, << Non l'ho detto, Lily Luna Potter>>.
La mora si girò verso il gruppetto che la seguiva, sghignazzando e loro la imitarono come pappagalli, con un suo gesto della si zittirono, si voltò verso di noi e disse:
<<Potter??>>, << Si e allora!!>> << La famosa figlia del più grande stupido di questo secolo, che ha ucciso uno dei più grandi maghi oscuri di tutti i tempi??>>, << Si è per tua informazione non è stupido, è un grande mago, forse il più grande!!>> dissi compiaciuta, la sorpassai e continuai a camminare << A proposito Hugo>> ci bloccó, << Attento, vendicherò mia madre>> e se ne andò.
<< Sai già chi è lei vero??>> disse mio cugino, << Certo!! È la figlia di Bellatrix Lerstrange>>, << Si chiama Agatha ed è dei Serpeverde>>.
Non avevo molta fame quindi andai subito nel mio dormitorio, ero seduta nel divanetto accanto al fuoco nella sala comune, quando sentii se dei ticchettii provenire dalla finestra, andai ad aprirla e una magnifica civetta bianca leggiadra come la neve entrò nella stanza << Edvice!!>> esclamai era la civetta di papà, nelle zampe teneva una lettera:
Cara figlia,
non preoccuparti, Silente è tutti gli altri professori sanno come comportarsi, tu continua come nulla fosse.
Mi raccomando fai tanti cari saluti a Nevil il tuo professore di erbologia, a Silente, alla Mcgranit, ad Albus tuo fratello e a James digli di fare il bravo.
Ci vediamo a Natale.
Cari saluti.
Harry Potter
<< Non è possibile>> pensai.
In quel momento tutti i ragazzi entrarono nella stanza e iniziarono a chiacchierare di quanto era stata gustosa la cena, sentii una voce dietro di me esclamare << Vingardium Leviòsa>> mi girai di scatto, tutti mi stavano fissando, vidi mio fratello James con una bacchetta puntata verso di me, guardai in alto, un secchio fluttuava sopra la mia testa, non era certo acqua quello che c'era dentro.
<< Non azzardarti a fare una cosa del genere James, ti troveresti sul treno verso casa con trentasei ossa rotte>>. Un ragazzo vicino a mio fratello disse: << Tua sorella sembra un angioletto, ma non lo è>> feci un mezzo sorriso e ritornai seria.
<< Non mi fai paura!!>>, con un colpo di bacchetta il secchio si rovesciò e ne uscii un liquido giallastro che finì su di me.