PROLOGO

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Guardo fuori dalla finestra, oggi è uno di quei giorni che mi piacciono tanto. Gocce di pioggia picchiettano contro il vetro. Ho sempre amato guardare la pioggia, seduta al calduccio sulla poltrona in camera mia con un libro in mano. Ma oggi non è uno di quei giorni. "Emma, è pronta la colazione! Muoviti a scendere, non vorrai fare tardi proprio il primo giorno di scuola?" urla mio padre dalla cucina. Mugolando distolgo gli occhi dalla pioggia e finisco di piastrarmi i capelli. Ho una massa informe di ricci marroni ed almeno per oggi devo sembrare presentabile quindi,dopo essermi riuscita a destreggiare fra trucchi vestiti e capelli, la persona che mi si presenta nel riflesso dello specchio è notevolmente bella.   Ho un paio di jeans neri ed un top bianco della fila che fa pandan con le mie scarpe disruptor che mi regalano quei due centimetri in più. I capelli mi arrivano a metà della schiena e contornano un viso paffutello e roseo. Ho ancora qualche lentiggine sul naso come un ricordo persistente dell'estate appena finita. Scendo in cucina e saluto mio padre con un bacio sulla guancia e sussurro uno stanco  "buongiorno Carl". Lo chiamo sempre per nome e questo lo fa innervosire parecchio, infatti si gira e con sguardo severo scandisce "buongiorno anche a te, figlia mia" alzo gli occhi al cielo con un mezzo sorriso mentre bevo una tazza di caffè. Carl èun uomo alto, con i capelli neri e sempre in completo, insomma, un classico uomo d'affari " Mi accompagni tu a scuola, vero?"
Mamma é scomparsa quando avevo due anni,sono cresciuta con mio padre ,un uomo sicuro di se,si é ripreso quasi subito dalla perdita della moglie. Oggi dovremmo traslocare a Londra dove mio padre è stato trasferito ma con una busta paga più alta.
Amo il mio nome "Emma" normale ,che non si fa notare troppo. Mi ricordo di una ragazza che veniva con me in prima media ,era asiatica e di conseguenza era diversa,la prendevano in giro senza farla respirare mai. Un giorno non é venuta a scuola e non era nemmeno a casa sua,hanno trovato il suo zaino vicino ad un ponte e dentro l'acqua la sua maglietta. Si era suicidata. Dopo questo splendido pensiero passiamo a me:sono di corporatura normale la mia pelle è bianchissima tanto che i miei zii chiedono a mio padre se uso latte d'asina per farla così lattea, quasi albina . Ho un naso piccolo a patatina non tanto grazioso, d'estate spesso é contornato da brufolini fastidiosi. Ho la pancia blob non piatta ma non me ne preoccupo,per me ciò che conta di più e il cervello e ho i capelli di un classico color castano chiaro ricci e crespi. Spesso sono persa nel mio mondo,come ora che passo dalla pioggia alla mia corporatura e al mio carattere silenzioso e del tutto diverso dalla tipica ragazza "facciamoci notare"penso che siano tutte oche. Ecco ho cambiato discorso di nuovo ,ma ora devo smettere di guardare fuori dalla finestra e finire di impacchettare la mia roba.

Acquapiovana ~H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora