Quella mattina mi svegliai un po' sfossata,sapevo di dovermi trasferire,ma non volevo,
non volevo abbandonare tutto,non volevo abbandonare tutto quello che avevo costruito stando nella casa dove sono nata.
Lo avevo detto ormai tante,troppe volte ai miei genitori e mi ero ormai rassegnata a strasferirmi,a distruggere tutto quello che avevo costruito,andando a vivere ad Orlando.
Orlando,più di 200 chilometri da casa mia che dovevo subire uno per uno in una macchina stretta,che quasi mi mancava l'aria con il mio quaderno nero tra le braccia.
Credevo di non essere pronta per tutto questo,invece mi sbagliavo.
Arrivammo,scesi dalla macchina e cominciai a perlustrare la zona ,devo dire anche molto carina.
Dall'altra parte del quartiere vidi un ragazzino,probabilmente della mia età che giocava a palla e mi fissava.
Entrai in casa,vidi la mia camera e cominciai immediatamente a disfare bagagli e ben presto mi dimenticai della casa vecchia.
Cominciai anche a disporre i miei innumerevoli dischi in una libreria di fronte al mio letto e tutti i miei poster li attaccai intorno alla parete.
Mi affacciai alla piccola finestrella della mia camera e vidi quel ragazzino che mi salutava,io risposi con un sorriso.
Subito dopo mi chiese se avevo una bici e mi invitò a giocare tra le strade di Orlando.
Io accettai,mi avrebbe fatto bene cominciare ad abituarmi a vivere quì.
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CITTA' DI CARTA SECONDO MARGO.
Short StoryCiao a tutti/e FINALMENTE credo di aver capito come si fa ad usare wattpad su computer... comunque,come avete letto dal titolo,inizierò con una storia molto semplice. Per chi ha visto/letto città di carta sa che è stato scritto/girato in prima perso...