Il mare secondo lui

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premessa: questa è un po' più lunga :)


Osservando l'orizzonte lontano l'acqua dell'onda riporta conchiglie e cianfrusaglie a riva. è sorta da poco l'alba e la luce leggera marca i fini lineamenti del suo dolce viso.

La luce dell'alba passata si rifletteva ancora nei suoi occhi verdi.

Amava il mare. Lo guardava più volte durante il giorno. Immaginava, o vedeva, cose che nessun altro notava. All'alba il rumore del sole che nasce increspava le onde, fiocchi di luce nevicavano dal cielo e si posavano sulla sabbia riscaldandola. Era come se ogni goccia salata uscisse dal mare per stuzzicare la lingua e l'olfatto con il sale.

Passarono le ore e li ragazzo si ripresentò al cospetto dell'immensa distesa di acqua salata. Il sole picchiava dritto sulla sua nuca colma di capelli ricci e sul mare. Era talmente luminoso da schiarire il cielo a tal punto che gli angeli potessero riflettersi nel mare. Quei piccoli esseri amavano il paradiso, ma aspettavano con ansia mezzogiorno per osservare le meraviglie dei fondali. Nello specchio dell'acqua il giovane li vedeva affacciarsi dal cielo, mentre tutti gli altri vedevano solo il riflesso dei raggi del sole.

Al tramonto tornò sulla riva.

Questa volta la spiaggia era deserta, se non fosse stato per il rumore delle onde si sarebbe sentito solo nel silenzio. Ad un tratto tutto si colorò di rosa. Rumori, silenzi, mare, cielo... Tutto prese vita. Il sole iniziò a calare e il rosa diventò viola, come coperto da una pennellata. Il cielo non era limpido come al solito, quattro o cinque nuvole vollero assistere a quel magnifico panorama. Quando la luce del giorno si spense nel mare arrivò il crepuscolo, e, infine, il buio.

Quel che era acqua diventò inchiostro e ciò che prima era sabbia tramutò in cenere. Quando alzò lo sguardo, però, i suoi occhi si tempestarono di mille bagliori, e sul suo viso si accese il più bello dei sorrisi.

Tante minuscole fate attraversarono il cielo lasciando una scia luminosa alle loro spalle. Erano milioni e tutte bellissime, ma tra tutte ne spiccava una. Ella non era migliore e nemmeno più bella, ma non lasciava una scia, bensì solo un batuffolo di polvere bianca nel cielo. A volte a spicchio, altre a metà... Ma questa volta perfettamente tondo.

Ella non era migliore, ma sapeva sconvolgere più di chiunque altra.

A mezzanotte il ragazzo non era sulla riva, al suo posto c'era una ragazza.

I suoi capelli castani si fondevano con la brezza fredda, i suoi occhi seguivano la rotta degli aerei, le sue dita stringevano le maniche della felpa e i suoi piedi nudi solcavano la sabbia asciutta. Ma, fondamentalmente, non faceva caso a nessuna di queste cose. Chissà, se la sua mente non fosse stata così vagante, forse anche lei avrebbe visto le fate. Ma quella mente, quel cuore e quell'anima erano altrove, forse accanto a lui.




Note dello scrittore: prima di tutto spero vi sia piaciuto il testo perchè ci ho messo davvero il cuore :).

Poi specifico che la frase "[...]Quando la luce del giorno si spense nel mare" l'ho presa da una poesia di Natale Mocchi, ossia "Maratrea" :).


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