#Capitolo2

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Caro Diario,

Devo raccontarti un po di cosette..

Innanzitutto, l'entrata nella scuola, è stata più o meno imbarazzante. Avevo un bel po di occhi puntati addosso e tu sai quanto le attenzioni mi rendando nervosa. Tutto sommato, niente di gravemente tragico.

I ragazzi sembrano molto vivaci e non ho potuto fare a meno di notare la grande vastità di gruppetti.
Non è un buon segno.

Una volta arrivata di fronte a quella che sarebbe stata la mia aula, ho avuto un attimo di timore, ma la vocina dentro me si è fatta sentire: "forza e coraggio, entra e fagli vedere chi sei!". Non ci ho ripensato due volte.

Appena entrata in classe, è calato il silenzio. È stato piuttosto imbarazzante.

Notai che, durante la mia attraversata, più gruppetti si sono messi a confabulare fra loro. Questo gesto mi ha messa un po a disagio, ma nulla di grave.

Una volta suonata la campanella, tutti sono corsi rapidamente ai loro posti.
La mia vicina di banco sembra molto simpatica. Mi pare si chiami...Brittany(?) Domani mi informerò meglio, ahah.

Nel corso della giornata, ho avuto modo di inquadrare la classe: ci sono i nerd, i popolari, i chiacchieroni, i secchioni e gli isolati.
Durante l'intervallo, invece, ho osservato i vari comportamenti/atteggiamenti dei ragazzi. A occhio e croce direi: ognuno al suo posto, ciascuno nel suo gruppo.

Spero che questa cosa non sia un problema.
Io non ho un gruppo, non ho un'etichetta. Io, sono io! Timida, studiosa, riservata, (a seconda dei casi) chiacchierona, gentile, ...

Esisterà un gruppo misto?
Lo scopriremo nelle prossime avventure di "Una timida Americana, a Sydney!"

Come sono divertente, ahah! No scherzo, sono patetica...
Va be, vado a dormire che forse é meglio.
Tieniti pronto per gli aggiornamenti! xx

Abbie Williams

Don't Be Shy || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora