chapter 2

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  Sono distrutta, psicologicamente e fisicamente. Non posso credere che questo era solo il primo giorno, solo un centesimo del mio anno scolastico. Mi sento come pronta per giudicare già l'andamento di questi semestri.. Lunghi, faticosi, in solitudine, noiosi, sofferenti e Dio sa cos'altro di brutto. Poi perché mai specificamente QUESTO anno dovrebbe essere diverso dagli altri dieci anni scolastici che ho avuto? Mi dispiace deluderti mamma, ma, a malincuore, ho ragione io
"Sono a casa" sbuffo il minimo indispensabile per farmi sentire da mia mamma
Getto a terra la borsa e mi dirigo in cucina, é da questa mattina che non mangio, ho molta fame
Trovo mia mamma che cucina dandomi le spalle, non si è nemmeno sprecata a salutarmi.. Ma cosa é successo nella mia vita? Hanno per caso tutti quanti deciso di farmi sentire costantemente una merda? Non capisco
"Ciao anche a te mamma" si volta di scatto con gli occhi spalancati, spaventata, ma appena nota che sono solo io posa una mano sul cuore ed inizia a balbettare qualcosa
"stupida.. Ti pare questo il modo di spaventarmi? Come cavolo sei venuta a casa? Non mi hai chiamato"
"ho preso l'autobus fino al quartiere dei Frew poi ho camminato un po' "
Bevo un sorso di succo d'arancia per addolcire un po' la gola, molto meglio
"potevi chiamarmi, ero a casa potevo venire tesoro. Piuttosto dimmi com'è andato il primo giorno?" Esclama emozionata sorridendomi. Oh mamma, perché ti aspetti qualcosa da me?
"bene" annuisco in sua direzione, vorrei terminare qui il discorso ma so che non succederà
"sono felice, hai incontrato qualcuno?" La sua voce è piena di speranza
"nessuno di speciale" mi dispiace che debba continuamente sentirsi dire le stesse cose, ma dopo un po' anche lei dovrebbe capire la situazione delle cose
"eddai non mentirmi, qualcuno in mensa, o in classe, o in bagno" sorride all'ultima parola
"nah, nessuno ma va bene lo stesso" ridacchio
"ma in classe siete così tanti qualcuno-"
"mamma basta! Ho detto nessuno, é difficile da capire? Perché devi sempre mettermi in difficoltà! Lo sai che non piaccio a nessuno e allora perché ogni volta devi sentirlo dire dalla mia bocca?! Devi sempre pressare, pressare e pressare fino allo sfinimento. Inizio quasi a pensare che ti piace sentire 'no mamma sono sola come un cane' eh?" La sua faccia é scioccata, non muove nessun muscolo in risposta. La sue labbra sono leggermente spalancate e tiene ancora quel vecchio mestolo in mano. Bene, almeno ora sta zitta e mi risparmia le sue domande
Prendo un panino dalla tavola e me ne vado di corsa in camera mia, devo entrare nel mio mondo senza che qualcuno venga da me con le sue aspettative del cavolo per poi venire deluso.. Dalla sottoscritta. Perché devo sempre essere così insoddisfacente? Anche ora é quello che ho appena fatto: Deluso mia mamma. Lei non meritava di certo di essere rimproverata in quella maniera crudele, sono stata maleducata e offensiva. Lei é l'unica persona che ho intorno, non posso permettermi di trattarla da cani.. In fondo vuole solo il meglio per me. Da quando sono anche irrispettosa?
Una marea di pensieri incoerenti si accavallano l'un l'altro nella mia mente, il mio tentavo di chiarire le idee sta andando male come il resto della mia vita. Com'è possibile che vada così tanto male, a chi posso chiedere aiuto? Non riesco ad evidenziare ciò che davvero necessito, ho troppi pensieri annodati e non so cosa tirare fuori prima.. Ho troppo bisogno di qualcuno con cui potermi confidare, qualcuno che possa venire a conoscere il mio piccolo mondo.. Qualcuno che possa diventare il mio piccolo mondo, il mio rifugio dai problemi..

People help the people
And if your homesick, give me your hand and I'll hold it
People help the people
And nothing will drag you down
Oh and if I had a brain, Oh and if I had a brain
I'd be cold as a stone and rich as the fool
That turned all those good hearts away

God knows what is hiding in this world of little consequence
Behind the tears, inside the lies
A thousand slowly dying sunsets
God knows what is hiding in those weak and drunken hearts
I guess the loneliness came knocking
No one needs to be alone, oh save me

La sveglia, credo sia l'oggetto più odiato dagli esseri umani, nemmeno ci svegliamo e già iniziamo ad insultarla. Oggi non ho intenzione di fare diversamente. Dopo dieci minuti passati a combattere il sonno, poso i piedi a penzoloni sul pavimento lasciando andare il mio morbido cuscino. Mi preparo seguendo la solita routine che parte in bagno e termina in cucina sul bancone per fare colazione. Mia mamma vuole parlarmi ma non capisce che il miglior modo dopo quella litigata é semplicemente passarci sopra e fare finta di niente, non facendomi la predica noiosa come lei ha intenzione di fare. Mi chiedo se le mamme siano tutte uguali
"buongiorno mamma" le rivolgo un sorriso che apparentemente le cambia subito l'umore. Sono perfettamente consapevole del fatto che lei mi vuole un mondo di bene, ed io ne voglio altrettanto.. Ma come tutti i rapporti ci sono alti e bassi, noi siamo fortunate ad avere pochi bassi
"buongiorno Shay, come stai?" Mi sorrise calorosamente e noto delle lievi rughe ai lati degli occhi, prende un piatto ed inizia ad asciugarlo con un panno bianco
"bene grazie, tu? Tutto bene con papà?" Sorseggio il mio thè caldo inzuppandoci un biscotto
"tutto ok, sei pronta? Tiro fuori la macchina?"
"hmm avevo pensato che potevo, si, prendere la corriera ed andare da sola. Non voglio scomodarti tutte le mattine e tra poco devo anche andare via" guardo l'orologio alla parete per confermare a mamma che é tardi
"non c'è problema, grazie" annuisco in risposta alzando il pollice in su
Prendo la mia borsa dal tavolo e mi volto a salutare la donna più importante della mia vita
"ci vediamo a pranzo?" Chiedo con la fronte corrugata
"io a pranzo non ci sono ma tu vieni e ti prepari il pranzo da sola. Devi sapere fare qualcosa, sei vecchia ormai"
"ma mamma"
"niente ma ciao Shay, buona giornata" si volta dandomi le spalle per tornare a pulire i piatti
Fantastico.
Esco di casa nel fresco di settembre dando un'occhiata al cielo; zero nuvole, un chiarissimo azzurro colora il panorama lasciando spazio solo a qualche nuvola leggera. Se il tempo rimane così sarà un piacere camminare fino alla fermata, non posso dire lo stesso della scuola. Una smorfia mi scappa al pensiero
Le corriere sono tutte uguali.. folla, sudore, zero posti liberi e sbadigli, ma non ho problemi a farlo se in cambio faccio un favore a mia mamma. Riesco a vedere il paesaggio fuori dalla posizione in cui sono ora, nonostante ci sia un signore che copre metà finestrino con il suo cappello, intravedo la maggioranza. Il veicolo si ferma all'ennesimo richiamo e vedo il ragazzo degli spogliatoi salire, é lui? Indossa un paio di occhiali da sole ma mi sembra proprio lui, stesso look da figo, stessi capelli alzati in un ciuffo e stessa barbetta. Si avvicina verso il punto in cui sono in piedi io e senza pensare mi volto completamente verso il finestrino dandogli solo un quarto di visuale del mio corpo; cavoli che faccio? Gli sto simpatica? Ma come faccio a saperlo se a malapena ci siamo rivolti la parola. É tutto ok, se succede qualcosa scendo.. Andrà tutto bene, é solo un ragazzo. Prendo un profondo respiro inspirando ed espirando
"hey!" Spalanco gli occhi impietrendomi. Sta chiamando me? É Lui? Oddio devo girarmi? Calma Shay calma
"Hosseini" non l'ha detto seriamente.. L'ennesima presa in giro. Lo sapevo, non poteva essere diverso.. Perché avrebbe dovuto? Si vede dalla mia carnagione color caramello che sono diversa, la stessa di Hosseini se ci faccio caso
Una mano si posa sulla mia spalla facendo perdere un battito al mio povero cuore, ormai devo voltarmi.. Frequenta la mia stessa scuola non posso fuggirgli
Piano piano i nostri volti sono a poca distanza per via della troppa gente nella corriera, si é tolto gli occhiali da sole e posso vedere benissimo i suoi occhi color miele. Miele o cioccolato? Sono veramente belli, ogni cosa é al suo posto sul suo volto.. Voglio dire, é veramente bello non ha imperfezioni cavolo! Niente pelle con brufoletti e merdate che affliggono i teenager, quanti anni ha? Concentrazione Shakti, concentrazione. É uno come gli altri, per te non é altro che uno dei tuoi tanti sfottitori.. Che brutta parola
"scusami, non volevo chiamarti in quella maniera- sorride mostrandomi i suoi denti bianchi allineati perfettamente come soldatini- ma l'ho letto ieri su uno dei libri che ti era caduto.. Pensavo che magari sentendo un nome che conosci ti saresti voltata" abbassa lo sguardo un po' imbarazzato dall'idea a suo parere stupida ed io non sono altro che schockata. Esattamente shockata
Mi guarda con una faccia dubbiosa, studiando la mia faccia che non aspetta nemmeno un altro secondo a colorarsi di rosso, sento il calore uscire dal mio volto e dalle orecchie. In questo posto non ha mai fatto più caldo
"io mi chiamo Zayn" mi porge la mano invitandomi a stringerla. Non sono riuscita a rispondere a parole e lui crede che riuscirei a stringergli la mano? Forse per lui é veramente così facile socializzare, probabilmente lo fa tutti i giorni.. Ricevendo risposte a differenza mia
A salvarmi sono le persone che scendono alla fermata segnandomi che devo uscire anch'io. Abbasso la testa coprendomi un'atra volta il volto con i lunghi capelli neri e mi affretto verso l'uscita dell'autobus, devo scappare dalla realtà. Non so cosa potrei fare aprendo bocca ora come ora, sicuramente rovinerei tutto.. Devo calmare cervello e cuore che stanno facendo la gara del chi impazzisce prima, sono in preda all'agitazione
"hey! Aspetta devi dirmi il tuo nome!" Faccio in modo che tra noi due ci siano altre persone a fare da staccionata umana, se le sue mani mi toccano ancora non riuscirò sopportarne l'astinenza
Appena i miei piedi sono a contatto con l'asfalto una vampata d'aria fresca colpisce il mio corpo, é come se il relax ed il benessere siano giunti a me a folate. Ecco di cosa avevo bisogno
"per fortuna, l'ho scampata" sussurro sollevata
Mi guardo attorno per vedere che sono a pochi minuti dalla scuola, controllo l'orario e noto che mancano solo quindici minuti all'inizio delle lezioni. Sprint Shay
Queste scarpe mi fanno male ai piedi perché sono ancora troppo nuove, devo consumarle per bene.. Magari vado a correre con mamma un giorno
"sbrigati che tra poco chiudo il cancello" il bidello é fermo all'entrata e mi sprona a muovermi
Ma Zayn? Non è ancora entrato eppure era dietro di me, sta bene? Guardo nella direzione opposta alla mia e noto solo pochi ragazzi che salgono verso il portone, dov'è Zayn? Dovrei chiedere al bidello di aspettare? Dubito mi darebbe retta... Ma perché cavolo mi interessa, fa niente se non viene. Magari se la sa spassando marinando la scuola.. Scommetto che era tutto un suo piano per prendersi gioco di me, 'come ti chiami', 'Aspetta ' é uno dei tanti... Non ti illudere Shakti, non crearti aspettative. O magari stava veramente cercando di essere carino e gentile con me
Lasciamo stare.
Varco il cancello lasciandomi alle spalle l'episodio di questa mattina, o almeno cercando di convincere me stessa di essermelo dimenticata  


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