15.

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"E quindi avete fatto pace" disse Cameron.

"Esatto" confermò il moro.

"E vi siete baciati" continuò Hayes.

"Esat- aspetta, ma come fai a saperlo?"

"Nefele" disse alzando le spalle.

Nash sorrise divertito. Non riusciva a tenersi niente, proprio come Matt. Tale cugino, tale cugina.

"Ecco perché stamattina canticchiavi e sorridevi in continuazione"

"C-cosa? No" mentì Nash.

"E io dovrei crederti? Andiamo Nash, aver fatto pace con lei equivale a vincere a Fifa per dieci volte di fila" spiegò il fratello.

"Cosa?"

"Paragone migliore no eh" scherzò Cameron.

Hayes alzò il dito medio e Cameron scoppiò a ridere. Nash alzò gli occhi al cielo e ridacchiò vedendoli picchiarsi giocosamente. Due bambini.
Il campanello di casa Grier suonò e il più grande dei fratelli andò ad aprire. Era Nefele, la quale schioccò un bacio sulle labbra a Nash ed entrò velocemente. Il moro rimase fermo, sorpreso da quel gesto. Chiuse la porta lentamente e scosse la testa. Sorrise, amava i gesti inaspettati, soprattutto se era un bacio e magari anche dato da lei.
Ritornò in salotto, pronto a darle un vero bacio, ma la trovò a ridere sul divano sotto Cameron, il quale rideva maleficamente mentre le facendo il solletico. Nash si schiarì la gola, in modo che i due si fermassero e così fecero. Vedendo l'espressione fulminea del moro, Cameron scese velocemente da Nefele e si sedette sul divanetto accanto, coprendosi il viso ormai rossastro.

"Il solito guastafeste" disse Nefele aggiustandosi la maglia e gli occhiali.

Nash roteò gli occhi e si sedette accanto a lei. Le prese il viso, intento a baciarla, ma le labbra del moro andarono a scontrarsi con la morbida guancia della mora.

"Così impari" mormorò lei.

"Ooh dammi il cinque sorella" gridò entusiasta Hayes.

"Bastarda" ringhiò Nash.

Incrociò le braccia al petto e si girò a guardare la tv, spenta, facendo la faccia offesa.

"Cretino" alzò gli occhi al cielo la mora.

Nash le fece il verso, beccandosi uno schiaffetto sul braccio.

"Oh non dovevi" disse riducendo gli occhi in due fessure.

"Ah si?"

Gli diede un pugno leggero sul torace.

"E neanche questo suppongo"

"Esatto, sappi che te la farò pagare"

"Per un pugno e uno schiaffo? Mi prendi in giro?"

"No"

"Dio salvami tu" disse la mora buttandosi sulle gambe del moro.

"Tesoro, non in pubblico" scherzò Nash.

Nefele si alzò di scatto, disgustata.

"Fai schifo"

"Sei tu la prima a fare filmini erotici su di me"

"Cosa? Ma non è vero" rise nervosamente.

"E allora perché hai riso così?"

"Così come?"

Nash la osservò per qualche secondo: stava torturando l'orlo della maglia.

"Lo sapevo" gridò Nash puntandole il dito contro.

La mora roteò gli occhi imbarazzata.

"Fottiti brutta merda"

"Così mi ferisci" disse il moro mettendosi la mano sul petto in modo teatrale e alquanto falso.

"Credo che impazzirò"

"Ci sei quasi" le disse Hayes.

Il resto del pomeriggio lo passarono così, tra battute idiote.
Quando Nefele arrivò a casa, Matt la trascinò sul divano, pronto a farle una ramanzina.

"Dove diavolo sei stata tutto il pomeriggio?"

"Ero da Nash, te l'ho detto prima di uscire"

"Tu non mi hai detto n- oh aspetta, si me l'hai detto"

Matt si grattò la nuca imbarazzato, ma smise appena vide la cugina ghignare divertita.

"Che hai fatto da Nash?"

"Quello che fanno di solito una ragazza ed uno ragazzo"

Il biondo sbiancò ed iniziò a sudare freddo, deglutì pesantemente.

"Tu e Nash?"

"Può essere" disse la mora alzando le spalle e ghignando.

"Ti prego dimmi che stai scherzando"

"No"

"No cosa?"

Nefele si alzò dal divano ed andò in camera sua, lasciando Matt senza una risposta. Si chiuse la porta alle spalle e scoppiò a ridere, cercando di non fare rumore, cosa alquanto impossibile vista la faccia del biondo.

Nate sferrò un pugno sulla porta della camera creando un segno evidente. Aveva saputo che i due avevano fatto pace, gli e lo aveva riferito Sam che in quel momento era seduto sulla sedia a guardarlo in silenzio.
Chiuse gli occhi ed iniziò a fare dei respiri profondi per calmarsi. Doveva pensare ad un altro piano per farli allontanare.

"Merda" mormorò fra sé e sé.

Sam mugugnò non capendo.

"Il piano è saltato, ora devo pensarne un altro"

"Non è facile separarli" sospirò Sam.

"Per niente"

"Serve un piano più elaborato, più astuto. Aspetta un secondo"

Nate prese il cellulare, digitò velocemente e se lo portò all'orecchio. Il biondo non capì granché della conversazione, solo "Alle 8.30 vicino al ponte". Non sapeva neanche con chi stesse parlando.
Nate chiuse la chiamata e guardò Sam, fermo lì ad aspettare, e ghignò. Aveva avuto una magnifica idea.

Nefele era seduta sul letto con la schiena contro il muro a gambe incrociate, aveva il cellulare in mano e stava girando per i social. Era tutto normale, finché non le arrivò un messaggio da un numero sconosciuto:

'Ricorda: riuscirò a dividervi, con le buone o con le cattive'

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Ciao piccoli babbani ;)

ZA ZA ZA ZAAAAN. BOOM. COLPO DI SCENA(?). CHI SARÀ? NON SI SA (ho fatto rima, cia)

Ecco il capitolooo. Scusatemi per la schifezza che è uscita .-.
La scuola è iniziata da una settimana, quasi, e mi sono già rotta le cosiddette palle... ovvio ts. Chi me l'ha fatto fare di fare anche il quarto non lo s.
Continuate a votare e commentare perché vorrei sapere cosa ne pensate :)

Un bacio,
- confvndus ;)




Spaces; nash grierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora