Capitolo 3

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Trovammo un tavolo libero e ci sedemmo, dopo alcuni minuti arrivò un cameriere e gli altri ordinarono dei drink mentre io mi tirai indietro essendo che prendevo farmaci a non finire e aggiungerci anche dell'alcool non credo che sia la cosa migliore. Arrivarono i drink e gli altri iniziarono a bere a parlare mentre io inizia a girovagare tra i vari social, mi arrivò un messaggio su insta e lo lessi

Ciao bellissima, ti ricordi di me?

No ma perché proprio a me, si diverte a farmi innervosire eh? Non riesco a capire cosa vuole da me quel crestone del cavolo non ha altre ragazze a cui rompere le scatole? E poi come diavolo ha fatto a trovarmi?

Decido di rispondergli:

Ciao crestone, come faccio a dimenticarmi di uno sfacciato come te? Non hai qualcun'altra a cui rompere le scatole? E poi come hai fatto a trovarmi?

Premo invio e blocco il telefono, tornando ad ascoltare i discorsi di quei cretini, che non fanno altro che ridere e sparare cavolate. Si sarà fatta mezzanotte e qualcosa e io comincio ad accusa un po di stanchezza i bimbi sono addormentati già da un pezzo e a quanto pare nessuno ha voglia di rientrare a casa. Sento un bip provenire dal mio iPhone controllo lo schermo e mi rendo conto che mi è arrivato un messaggio su instagram. Lo apro e con fare scocciato leggo il testo, sapendo già chi era a mandarlo.

Quanti complimenti in un solo messaggio, cos'ho fatto per meritarmeli? Nervosetta? Comunque sono felice che non ti sia dimenticato di me. No non ho nessun'altra a cui rompere le scatole. Ho i miei informatori

Dio quanto lo odio. Giuro che quando lo rivedo, se lo rivedo, lo prendo a schiaffi!

Eh non sai quanti altri ne ho in mente, sono in vena di farti complimenti come li definisci tu. No non sono nervosa sono semplicemente stanca e non ho voglia di sentire te e la tua ironia e di sopportare la tua voglia di scrivere cazzate. Quindi evapora

Dopo aver inviato il messaggio blocco nuovamente il telefono e mi giro verso Claudio

Io: Clà scusa se ti interrompo ma non ce la faccio più, sono stanchissima, è mezzanotte e mezza e vorrei tornare a casa, non so te ma se non sbaglio tra qualche ora voi tre dovreste avere allenamento o no?

Cla: No tranquilla piccola. Hai ragione si è fatto tardi ed è meglio tornare a casa che ne dici Roby?

Roby: Si andiamo. Amore prendi tu Davide?

Cla: Si lo prendo io

Claudio prende Davide in braccio e paghiamo. Salutiamo tutti e usciamo dal locale, ci dirigiamo alla macchina ed entriamo. Claudio mette in moto e ci dirigiamo a casa.

Una volta che siamo arrivati a casa scendiamo e vado ad aprire il portone ed entro, accendo le luci del salone e do la buona notte a tutti e me ne vado in camera. Mi cambio, mi metto un paio di pantaloni della tuta, la maglia che usava mio padre per allenarsi e mi metto a letto. Mi dimentico anche di controllare se mi sono arrivati messaggi che sto già nel mondo dei sogni.

Il mattino dopo mi alzo verso le undici, diciamo che per qualche altra settimana posso fare la bella vita, dopo di che si torna a scuola. Che rottura, frequento il quinto anno del liceo delle scienze umane, yuppie che bello, non immaginate che noia, ma dovrò pur diplomarmi in qualcosa. Dopo il diploma non so che intenzioni ho per il mio futuro sinceramente, forse andrò a lavorare nella società oppure andrò all'Università chi lo sa.

Tornando a noi mi alzai dal letto e uscì dalla camera dirigendomi nella cucina per fare colazione e iniziare la giornata prendendo il mio bel cocktail di medicinali, se uno non si droga i medici lo portano a farlo. Dopo aver fatto colazione e aver preso tutte le medicine, vado in camera a vestirmi e a metterla in ordine. Dopo aver fatto tutto decido di mettermi a studiare qualcosa per rimettermi in gareggiata una volta rientrata a scuola.

Non mi resi neanche conto che si era già fatta ora di pranzo. Ero talmente tanto concentrata a studiare psicologia che non mi ero resa che il tempo era volato.

Chiusi il libro e andai in cucina. Mentre andavo in cucina recuperai il cellulare che avevo lasciato sul letto in camera e guardai se avevo qualche notifica. Avevo 3 messaggi su whatsapp , 2 su instagram e una chiamata persa di papà. Decisi di chiamare mio padre che non rispose, avrei riprovato più tardi magari stava facendo allenamento. Guardai i due messaggi di WhatsApp , uno era della mia migliore amica in cui mi chiedeva come stavo essendo che non ci sentivamo da quando ero partita per l'Australia, l'altro era di Claudio che mi avvertiva che sarebbe tornato alle 14.00 e di non preparare da mangiare che l'avrebbe portato lui, essendo che Roberta era dai genitori insieme a Leo e Daddo. Io gli risposi che andava bene. Bloccai il telefono dimenticandomi di leggere gli altri due messaggi.

Essendo che non dovevo cucinare presi solo un bicchiere d'acqua e tornai in camera a studiare letteratura. Diciamo che mi trovavo a buon punto con lo studio ma dovevo recuperare un sacco di compiti in classe ed interrogazioni per mantenere alta la mia media.

Il tempo volò e io non me ne accorsi di nuovo, quando studi e ti immergi nell'argomento che si sta cercando di capire non ti rendi conto quanto tempo sia passato. Me ne resi conto solo quando Claudio mi toccò la spalla per chiamarmi per andare a tavola, feci un piccolo salto per lo spavento

Il suo sorriso provocato da un pallone⚽❤ ( In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora