Amore a primo scontro

122 9 7
                                    

Scendo ancora un po' assonnata e mi dirigo verso quella che sarebbe stata la mia "nuova casa": L'Orfanotrofio.

Entrando un ragazzo moro, occhi chiari e fisico da paura, mi da il benvenuto sbattendomi contro e buttandomi tutto il caffè bollente che stava bevendo sulla maglietta bianca. "Contieniti, tranquilla, non puoi farti nemici appena entrata, trattalo bene, è solo una maglietta" penso.

Io- Razza di cretino ma ci vedi o hai bisogno di un pugno in un occhio per svegliarti!?!?!?-

Parto con l' urlare contro al primo ragazzo che mi si presenta davanti... Ottimo inizio!

X- oh calmati eh... Non ti avevo visto e poi a me quella che deve svegliarsi sembri tu.-
Mi vedo nello specchio dietro di lui, in faccia ho il segno del cuscino portatile e gli occhi semichiusi dal sonno.
Subito mi strofino gli occhi e rispondo - non sono fatti tuoi -

Perché devo sempre essere così scontrosa con tutti?
Bah lasciamo perdere altrimenti a pensarci ci faccio notte. Mi faccio forza e gli dico
Io- senti dov'è il luogo dove danno le chiavi della stanza? -
X- là- mi risponde indicandomi una specie di reception, poi si gira e lo guardo per la prima volta negli occhi....

Oh porca merda...
Sono talmente azzurri che sembrano quasi trasparenti credo di essermici persa e di non aver sentito nulla di ciò che mi ha detto dopo...

Io- cosa hai detto?- chiedo per evitare di fare una figura di merda.
X- attenta a non sbattere contro altre persone-
Dice ridacchiando, io senza degnarlo di una risposta me ne vado lasciandolo come un pesce lesso.

Io- Jordan Hudson, vorrei la chiave della mia camera.
x- ecco a lei. È la 304

Dopo averla ringraziata, mentre esco sento la voce del ragazzo di prima che dice
Lui- Ehi piccola scorbutica Jordan non è un nome da maschio?
Io- qualche problema?
Lui- ma tu sei così con tutti?- dice dandomi una spinta per passare.
Io- solo con quelli che mi stanno sulle palle.

Dico mentre mi metto a camminare cercando la mia camera poi mi accorgo di essere dall'altra parte dell'istituto e di essere finita nella mensa, così gli dico : - Oi schizzato dato che mi hai seguito aiutami a cercare la camera -
Lui - partendo dal presupposto che ho un nome, dimmi il numero della camera.-

Io cerco di fare amicizia nel mio modo e gli rispondo :
- okay schizzato- e mentre faccio per dargli la chiave con su scritto il numero di camera mi anticipa.

Lui- Ash, mi chiamo Ash-

Poi guarda il numero e un sorrisetto sarcastico si forma sulla sua bocca.

Tipo strano.

Mi accompagna poi rimane sulla porta e prima di chiudere gli dico: -tu non devi andare in camera?-
Ash- è quella davanti alla tua -
Mi dice senza degnarmi di uno sguardo poi entra chiudendosi la porta alle spalle. Mi sta già sul culo.

Che strano questo orfanotrofio ... Le camere sono singole o a due, a me è capitata singola per fortuna... Probabilmente perché qua viene poca gente, bah meglio così .

Sistemo le mie cose in quella che sembra una stanza abbastanza accogliente e piccola ma con un bel lettone grande e morbido come quelli che piacciono a me.

Poi scendo per la cena e mi siedo in un tavolo da sola, non mi va di conoscere altre persone.
Ma qualcuno si siede accanto a me...

Spazio autrice

Ehi! Spero tanto che vi piaccia questa storia, commentate e votate... Fatemi sapere come vi sembra! ;)
Buona lettura a tutti❤️

PROMESSI RIVALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora