Un altro Sabato..
Mi svegliai alle 10 e mezzo dato che non dormivo così bene da una settimana a causa della scuola.
Il pomeriggio sarei dovuto uscire con Manuela, ero felice di rivederla.
Anche se ultimamente eravamo un po strani. Non so, ma non vedevo più la passione di prima.
Passai la mattinata a dare una mano a mio padre a sistemare casa e a preparare il pranzo dato che avremmo avuto ospiti a casa.
~
Le 15:00 tra 5 minuti sarebbe passato l'autobus, uscì di corsa verso la fermata e attesi l'autobus.
Sull'autobus incontrai Federica.. la ragazza di cui avevo parlato nel libro precedente, mi si avvicinò e mi salutò baciandomi sulla guancia.
Le diedi poca confidenza.
Arrivato a destinazione, mi si avvicinò dicendomi:
《Certo che sei sparito eh..》
《 Potrei dire lo stesso per te.》
Mi guardò offesa.
《La prossima volta avvisa prima di arrivare da dietro così senza preavviso.》
Risposi con sarcasmo.
《Sempre a ridere te eh?》
Disse andando via con un piccolo sorriso.
《Hey David!》
Attirò la mia attenzione un mio caro amico.
Scambiammo qualche parola finché venni interrotto dal cellulare che squillò.
Manuela.
《Hey dimmi.》
《 Ma dove sei?》
《 Oh dio scusami arrivo》
Chiusi il cellulare , salutai il mio amico e mi precipitai da lei.
Il nostro punto d'incontro era in piazza duomo, me ne ero dimenticato.
Ultimamente la mia ragazza mi mancava troppo.
Le coccole mi mancavano troppo.
Uscire con Manuela mi distraeva, mi dava conforto, mi sentivo in compagnia.. riusciva a farmi ridere, a farmi essere me stesso ecco.
I suoi abbracci riuscivano a farmi stare bene, i suoi baci mi rendevano felice e mi davano una sensazione di serenità indescrivibile.
Ma al solito tutte queste cose me le fa sudare.. al parco mi respingeva come al solito, sapevo che lo faceva apposta per farsi desiderare forse.. ma oggi non so.. avevo voglia che si lasciasse coccolare.. che lei mi coccolasse.
Così fu.. dopo qualche ora li a scherzare e a parlare dei nostri passati quasi simili..
Ma tra poco sarebbe andata via. Si qualche abbraccio, qualche bacio affettuoso in guancia o sulla fronte avrebbe colmato quel vuoto in quel momento.
Ma quando sarei tornato a casa? Cosa avrei fatto? Sarei stato da solo.. mio padre torna domani in tarda mattinata.. mi toccherà dormire da solo. Stare da solo.
Ogni volta che mi respingeva mi saliva rabbia.. quella rabbia che porto dentro. Inverno ecco.. proprio lui.
Mi vennero in mente pensieri cattivi.. malvagi.
La colpa non è sua.
La colpa è mia.
Ho soppresso Inverno lasciando spazio ai sentimenti ultimamente.
Quello che sta succedendo? Semplice.
Si sta ribellando, vuole tornare in libertà.
Ma non volevo che uscisse davanti a lei.. non avrei voluto che gli accadesse qualcosa per mano mia.
Gli parlai di mio nonno.. le lacrime cercavano di uscire ma io le trattenevo assieme la rabbia.. stavo per esplodere in una crisi di rabbia improvvisa finché non mi accorsi che ci stavamo stringendo le mani.
Che sensazione strana.. quelle piccole mani riescono a placare le mie emozioni.
Ho la mente di nuovo combattuta..
Era quasi ora di andare.
L'accompagnai sul suo autobus, un bacetto in guancia e la salutai.
Nel fra tempo durante l'attesa avevo incontrato un gruppo di amici che mi fecero compagnia mentre aspettavo il mio autobus.
《Chi era quella ragazza?》
Mi chiese il mio amico di Palestra, Santo.
《Manuela , la ragazza di cui ti ho parlato ultimamente》
《 Ah si.. non hai esagerato allora a quanto mi hai detto riguardo alla sua bellezza eh?》
《 Ti avevo detto che era una bella ragazza..》
《 Furbacchiotto cosa sei andato a fare con lei? 》
Mi squillò il cellulare interrompendo la conversazione.
《Antonio!》
《 Hey David , ascolta per domani allora confermato?》
Antonio è il mio amico, lavora in un salone di parrucchiere femminile ma sa cavarsela anche con i capelli maschili, e devo dire che è un campione.
Mentre parlavo una ragazza mi abbraccia da dietro, baciandomi con passione sul collo, inizialmente restai immobile, i miei amici stavano guardando, sarà qualche amica mia?
O forse Kate?
Mi girai verso di lei.
《Simone?》
《 Ehm.. no io sono David, stai sbagliando persona》
Diventò rossa come un peperone mi prese le mani e mi chiese scusa. Pensava fossi un suo amico.
Bella ragazza.. alta, magra, capelli biondi e ricci, portava un paio di occhiali neri.
Chiusi il cellulare confermando per domani e tornai dai miei amici su cui scherzammo sul fatto appena accaduto.
Ecco l'autobus.. sarei tornato a casa, erano quasi le 21:00 ..
Arrivato a casa la trovai vuota..
Un vuoto mi divorò l'anima.
Mi spogliai di fretta e andai a riscaldare il pollo di oggi che era rimasto a pranzo.
Finito di cenare mi distesi sul divano provando a messaggiare con qualcuno..
La mia ragazza era al compleanno di sua cugina credo con il padre.
Manuela si accorse della mia freddezza.
Discutemmo riguardo ad oggi e gli dissi che ero così perché oggi aveva fatto la difficile allontanandomi inizialmente.
Ma in realtà il fatto è che io ho bisogno di qualcuno che mi svegli la mattina, qualcuno che mi prepara il pranzo e la cena.
Pensai alla mia ragazza..
Ultimamente ho bisogno delle sue attenzioni su di me, come un bambino Che mi svegli la mattina coccolandomi, baciandomi delicatamente sul collo, che mi risistemi le coperte coprendomi perché ho freddo mentre dormo. Cucinare insieme a te, guardare i Simpson e futurama mentre mangiamo, aiutarti a lavare i piatti, ritornare sul letto a coccolarci.. uscire assieme fare tutte le cazzate possibili, stringerti tra le mie braccia.. sentire il tuo profumo da bambina quello che solo tu possiedi in tutto questo universo. Guardarti negli occhi , prenderti a morsi , poggiare la mia testa accanto la tua per sentire il tuo affetto. Tornare a casa la sera tardi, vedere un film abbracciati senza stancarci, fare l'amore , tornare a coccolarci, tu che mi porti da bere.. che mi asciughi il sudore.. e in fine tornare a dormire per poi ricominciare da capo ogni giorno con cose nuove e più belle.
Ecco cosa voglio..
Ma mi guardo a torno.. e vedo solo buio.. freddo e solitudine.
Solitudine.
Tutte le ragazze che mi vanno dietro.. le ho allontanate.
Sono poche quelle che sono rimaste.
Non ti ho mai detto di averle allontanate. E tutto questo già da due settimane.
Forse per questo mi sento solo?
I miei amici si riuniscono la sera sulla play 4 con Skype sul PC giocando assieme. E io? No.. non ho un pc dato che è rotto. Non ho la play 4 ma la 3.
Cosa fare? Dov'è mio padre? Oh si certo con la sua nuova ragazza a divertirsi.
Mia sorella con lui.
La mia ragazza al compleanno.
Manuela.. si è incazzata ed è andata a letto.
Il resto delle amiche mie.. mi cercano ma le sto ignorando.
E mia madre..?
Dov'è mia madre..
Non c'è. Sono da solo come sempre.
Così sto male.
Almeno che..
Inverno non torna libero.
Inverno di nuovo libero.
Così sia.
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Inverno è tornato
RandomEcco qui il mio secondo Libro. Parlerò di ciò che è successo quel giorno.. 08 Settembre 2015 e il resto a venire. Farò qualche piccolo passo nel passato per raccontare cose di cui non ho parlato nel primo Libro.