"Interessante" mormorò Liam, anche se la storia di Angela non lo intrigava e nemmeno divertiva.
A volte Zayn non riusciva a spiegarsi come Liam facesse a essere sempre così noioso, concentrato sul lavoro e pessimista.
A differenza di Zayn, che era sempre curioso di scoprire notizie su qualcuno, Liam detestava ascoltare cose che non fossero direttamente collegate al caso.
Liam era semplicemente e solamente concentrato sul lavoro, quasi come se lo prosciugasse e il collega non riusciva a capire come mai fosse sempre così preoccupato e incazzato.
"Senti, potresti almeno far finta di...- scattò Zayn mentre lo seguiva camminando per la struttura abbandonata e aprendo ogni porta che gli si parava di fronte, facendo rabbrividire Zayn per lo scricchiolio sinistro che producevano- essere interessato a quello che Angela ci stava dicendo e per l'amor di Dio, essere almeno un po' cortese con lei. Sembra una tipa a posto e magari potrebbe aiutarci".
Liam si voltò improvvisamente verso di lui, per poi riprendere a camminare per l'istututo nuovamente.
"Non sono interessato ad ascoltare cazzate varie su un bambino problematico che è vissuto qui dentro anni fa, chissà quanti ne sono esistiti, perché quello dovrebbe essere speciale? Adesso smettila e cerca di pensare al lavoro, che è quello di capire se il governo può costruire qui un nuovo ospedale. Non mi pare che tu stia facendo questo Malik".
Zayn rimase zitto, ma decise di seguirlo.
"Perché continui a chiamarmi Malik, e io devo sempre rivolgermi a te come Payne?".
"Si tratta di gerarchia Malik- spiegò di malavoglia Liam- se tu avessi lavorato duramente quanto ho fatto io, avresti avuto il privilegio di essere chiamato per nome".
"Ma questo non ha senso!" borbottò silenziosamente Zayn.
"Ti ho sentito".
"Lieto che tu ci senta ancora, uomo <<maturo>>" scattò Zayn, per poi ritornare indietro e avvicinarsi alla vecchia signora.
"Hey Angela" le sorrise caldamente, con lei vicino la struttura sembrava meno raccapricciante.
Si chiese come facesse a conoscere tutte quelle storie sul manicomio.
"Così, tu vivevi qui?".
Angela ridacchiò" No, io non oserei mai vivere qui dentro, hai idea di quali fantasmi infestino questo posto?".
Zayn rabbrividì. Non era il tipo a cui piacessero storie di fantasmi e del terrore.
"Oh, non essere spaventato caro, anche se ci fossero realmente, gli hai mai fatto un torto? Perché dovrebbero volerti far del male?" lo prese in giro la donna, incrociando le braccia e piegandosi in due dalle risate.
"Comunque scusa per il piccolo scherzo, vivo nella casa dall'altra parte della strada, di fronte all'istituto, dove c'erano per porte che conducevano ai campi. Mi ricordo ancora quando vivevo lì, era bellissimo ma ora tutti i fiori sono appassiti ed è andato tutto in rovina".
"Tu vivevi qui?" chiese Zayn, come se volesse prendere tra le sue mani il caso, solamente lui.
Liam poteva andarsene a spasso per il manicomio deserto quanto voleva, cercando chissà cosa, mentre lui si occupava del caso in modo decisamente migliore del suo.
Aveva capito che grazie ad Angela, avrebbe indagato più a fondo sui misteri del Whittingam Asylum.
"Mio padre fu il fondatore di questo ospedale- sorrise Angela-La sua casa era originariamente costruita all'interno dei campi, e lì dunque viveva tutta la famiglia. Vuoi che te la mostri? Ho cercato di pulirla e sistemarla un po' qua e là".
"Davvero?- Zayn esclamò, realmente interessato e cercando di apparirlo in modo che Angela proseguisse a raccontare- immagino che essere la figlia del proprietario fosse abbastanza conveniente".
"Per quanto riguarda i soldi sì- rispose Angela sorridendo tristemente- Potevo frequentare la migliore scuola privata del paese, ma non mi ha insegnato nulla di ciò che ho potuto apprendere nei giorni in cui ho vissuto qui. Ero una bambina dalla salute cagionevole e mio padre, quando ero malata, mi portava sempre nel suo ufficio, ma io non volevo mai ascoltare le sue imposizioni".
Angela sorrise a quel ricordo.
"Avevi una buona relazione con tuo padre?" chiese Zayn tirando fuori un blocchetto per gli appunti per scrivere qualcosa sulla vita di Angela.
Ora non gli interessava solo il caso, ma anche la storia di chi era vissuto lì.
Era un ragazzo sensibile, interessato più ai sentimenti che agli oggetti materiale, al contrario di Liam che stava indagando da solo da circa un'ora, su cose interessanti come i colori dei muri.
"Non tanto. Mia madre morì quando avevo solo dieci anni e lui divenne il mio unico genitore. Fece solamente il suo dovere, ma era più interessato al lavoro che alla sua bambina. Ci sono cose che non si dimenticano facilmente sai?".
"Avresti voluto che cercasse di occupare un po' del suo tempo con te?".
Zayn voleva sapere sempre di più, ma temeva di rendere Angela triste e sembrava così intrigante e disponibile allo stesso tempo, così decise di regalarle un abbagliante sorriso, mentre ripercorrevano i corridoi, che con la vecchia signora accanto sembravano meno spaventosi.
"Vedo che sei stato...ehm...produttivo" commentò Zayn cercando di non ridere alla vista di Liam seduto su un tavolo che pareva star per rompersi da un momento all'altro.
Stava ripetendo e leggendo gli appunti che aveva preso, senza badare al commento di Zayn.
"Perché devi essere sempre così...".
"Così come esattamente" intervenne Liam sollevando lo sguardo verso di lui.
C'erano momenti della sua vita in cui si sentiva davvero irritato e il 99% delle volte era colpa di Liam.
"Così te...- scattò esasperato- dici che non sto collaborando con te quando sei tu che ti comporti come un asociale, senza dare a Angela una possibilità di parlare. Hai idea di quante cose potresti imparare? Sai quanto divertente e gentile possa essere? Certo che no, visto che l'unica cosa che hai fatto fino a questo momento è stato indagare sulla solidità dei tavoli!".
In quell'istante Zayn si accorse di quanto Liam si fosse avvicinato a lui, alzandosi velocemente e raggiungendolo con pochi rapidi passi.
Liam lo spinse contro il vecchio muro scolorito, bloccandolo con una gamba tra le sue e facendolo rabbrividire.
"Attento a quello che dici- sussurrò al suo orecchio- ricorda quello di cui abbiamo discusso poco fa, io sono il capo e tu l'assistente. Non sei nelle condizioni di fare ciò che vuoi o indagare su ciò che preferisci, io do gli ordini e tu li esegui, chiaro?".
Liam poi si allontanò di nuovo, dopo aver appoggiato la fronte contro quella di Zayn e aver sospirato al suo orecchio per un piccolo, minuscolo nanosecondo.
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Sweeter Than Heaven L.S.- Italian Translation
Fanfic"Dio è crudele . A volte ti fa vivere.❞ Due investigatori entrano nel manicomio di Whittingham , svelando una delle storie d'amore più condannate dal 1920 . La storia di Harry e Louis , di come un adolescente tormentato si innamorò del ragazzo pi...