11. Remember

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|Harry pov|

Appena riaprì gli occhi fui colto da una serie di piccoli dolori, avevo un forte mal di testa e mi faceva male appena più su della nuca, insieme al leggero dolore allo stomaco. Aprii del tutto gli occhi e posai lo sguardo sul volto di Louis che era a pochi centimetri di distanza dal mio. Stava dormento profondamente ma la sua maglietta era bagnata leggermente sul colletto. Sbattei un paio di volte le palpebre ed alzai il capo, ciò mi provocò più dolore ma mi accorsi che non ero a casa. Mi alzai e mi misi seduto incrociando le gambe.

E non volendo ricordai.

Ricordai la mostra di Zayn. Ricordai lo stupore di veder Louis. Ricordai la chiamata che ricevetti e a cui risposi. Ricordai la caduta e forse è per quello che avevo così tanto mal di testa. Ricordai che stavo con Louis, in quella panchina mal ridotta prima di ritrovarmi qui. Mi voltai verso di lui che aveva aperto gli occhi. Ricordai di mamma. Chinai la testa e congiunsi le mani al mio grembo, lasciai che le lacrime scesero impetuose, che mi bagnarono le guance, il mento, fino a ricadere sulle mani. Incominciai a singhiozzare e non volevo crederci, non volevo ricordare. Le braccia di Louis mi avvolsero, mi strinse al suo corpo ma non volevo, non volevo la sua pena. E lo credevo fino a che a un mio rifiuto lui mi strinse di più, facendomi posare la schiena al suo petto. Mi abbandonai ed incominciai a piangere di più. Urlai il nome di mamma, urlai in generale varie frasi e Louis piangeva con me.

Louis cercò di tranquillizzarmi ma non ci riuscivo, non ne avevo le forze.. mi avevano tolto tutto ed ora avevo il timore di perdere lui. Lo strinsi forte, improvvisamente e lui mi baciò. Quel semplice premere le labbra alle mie mi fece calmare, solo un po', ancora singhiozzavo, ancora piangevo e lui faceva lo stesso. L'unica cosa positiva porse, era che stavamo insieme.

Non andò a lavorare quel giorno, siamo stati insieme, in silenzio.

Ogni tanto incominciavo a piangere appena il pensiero sfiorava la mia mente ma lui era lì con me.

Mi mancava.. mamma mi mancava già da morire ed avrei voluto morire io al posto suo.. non oso immaginare come sarebbe potuto succedere se fossi stato ancora non vedente, se non avessi conosciuto Louis o Niall. Oh Niall. Mi avrà chiamato tantissime volte ma avevo perso il cellulare la sera prima e dovevo comprarne uno alla svelta. Louis lasciò che lo chiamassi con il suo cellulare. Altri pianti, altre rassicurazioni, altre condoglianze pure dai genitori di Louis, che fino ad ora non erano mai stati così cordiali e gentili. Dopotutto non avevano mai accettato del tutto che il loro figlio fosse omosessuale e prima d'ora restavo solo poche ore a casa sua perché capivo il disagio per loro, invece mi avevano fatto restare una giornata intera.

Si, cercavo di pensare a tutto tranne a quello.

Ad un certo punto Louis mi disse di aspettare e lo vidi correre su per le scale, nel mentre mi sistemai seduto sul divano e mi coprii le gambe con la leggera coperta che trovai piegata sul cuscino. Sentii poi i passi di Louis e mi voltai a guardarlo e fra le mani aveva il computer, si sedette nuovamente vicino a me e mi strinse con un braccio prima di accendere il pc.

"Ti devo far vedere una cosa importante amore mio" mi sussurrò solamente lasciandomi un bacio con tanto di schiocco su una guancia.

Lo vedevo giocherellare con il bordo della mia maglietta e posai per qualche secondo la testa sulla sua spalla, mi strinse maggiormente. Chiusi gli occhi e di lì a poco sentì le sue labbra baciarmi tutto il viso, rimasi in quella posizione e lui continuò con i baci, mi accarezzò i capelli e il petto. Appena sentii le sue labbra vicino al mio mento alzai il capo di poco e lo baciai, gli sfiorai solamente le labbra e lui sorrideva. Pensai che volevo vederlo quel sorriso e per quanto le mie palpebre erano pesanti guardai quel piccolo sorriso che aveva in volto e mi strinsi a lui ancor di più.

"Cosa volevi farmi vedere?"

"Ora vedrai" mormorò e si mise a scrivere.

Il ticchettio dei tasti al tocco delle sue dita era veloce, sapeva cosa voleva cercare. Mi avvicinai appena, così da poter guardare cosa cercava ma immediatamente lui mi coprì gli occhi con una mano dicendomi che non potevo ancora vedere. Mi scappò un sorriso e dai suoi infiniti baci capì che lo aveva notato.


Mi disse poco dopo che potevo riaprirli e posai lo sguardo sullo schermo illuminato del pc. Vi erano varie pubblicità di case in vendita non troppo distanti, in un quartiere dove da bambino andavo a giocarci spesso. Cliccò velocemente su una casa, o meglio, un piccolo appartamentino a piano terra, vi erano appunto varie immagini di questo e ci pensai un pò su. Schiusi le labbra inumidendole così da poter incominciare successivamente a parlare ma Louis mi bloccò prima che potessi formulare la mia domanda, ricevendo in cambio la sua che mi lasciò letteralmente senza parole.

"Vorresti vivere con me?"



-Angolo autrice

Siete tipo wtf? Avete scleri? State fangirlando?

Si è quello che volevo rido


Salveee!

Era da troppo tempo che non aggiornavo ma sono stata davvero tanto impegnata in questi giorni, ultimi di libertà. Avete incominciato scuola? Io personalmente voglio uccidermi, l'inizio domani e già sono stanca.. capite il disagio? Ecco.. non si può nemmeno nominarla.

Tipo Voldemort.

Comunqueee, vi piace il capitolo? Spero di si, è un pò corto questa volta e mi scuso ma non ho avuto molto tempo per scrivere e volevo farlo finire così, quindi così è.. rido, perdonatemi i prossimi saranno più lunghi.

Fra noi e nominando nuovamente la scuola.. in che classe siete e che scuola fate? Su su sono curiosa.

Un bacio!


Giulia


Don't Say Goodbye. ❆ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora