Parte 1 / Buio Totale

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Hiro camminò senza mai fermarsi in cerca di un riparo su cui stare da solo senza altre persone attorno, tra quelle strade vi erano pieno di pericoli, uomini che dormivano per terra, donne e bambini che piangevano per chiedere l'elemosina, insomma era persone come lui in realtà, persone con delle storie sulle spalle che si portavano dietro.
Finalmente dopo 1 giorno e 12 ore che camminò senza mai fermarsi trovò un posticino per accamparsi, era un cantiere mai finito e pure sospeso, volevano troppi soldi per poterlo finire, diciamo che era una casa senza porte e finestre, era solo un riparo piccolo in cui poteva stare al momento. Il cancello era mezzo aperto, con una mano lo spinse ed entrò, entrando in questa "casa" vuota.
Appoggiò il borsone a terra, sia lo zaino che aveva sulle spalle, dal borsone tirò fuori una giacca, due coperte, una per coprirsi e l'altra per appoggiarsi a terra così da non sporcarsi i vestiti.
Non si sapeva che ore erano perché il cielo era talmente grigio che il ragazzo non si sapeva orientare bene.
Prima che fu buttato fuori da casa il ragazzo aveva portato con sé da mangiare, almeno che gli sarebbero durati per circa 1 settimana, compreso da bere e dei ricambi.
Aveva pochi spiccioli con sé che doveva tenerseli per eventuali occasioni.
Il ragazzo si distese per terra chiudendo gli occhi per cercare di dormire quel poco per riprendere le forze.
(...)
Arrivò mattina, Hiro aveva dormito per 12 ore consecutive, incredibilmente.
Beh era normale dopo tutto, aveva camminato per 1 giorno e 12 ore, quindi le 12 ore che erano rimaste ci aveva fatto un bel riposino tranquillo.
Si svegliò e sentì dei rumori.
Chi poteva essere?
Ma certo il cielo era grigio buio non sembrava affatto mattina, faceva quasi paura, quel rumore non era altro che la pioggia.
Si sedette a terra appoggiando la schiena al muro e dal borsone prese in mano un libro da leggere, non aveva altri modi per 'passare' il tempo che sembrava che non passasse mai.
Dopo ore e ore che il ragazzo leggeva il libro su cui ne era praticamente innamorato, lo chiuse mettendolo nuovamente dentro la borsa, prendendo poi carta e penna per 'annotare' la sua giornata trascorsa.
Almeno li poteva sfogarsi come meglio credeva e scrivere qualsiasi cosa che gli veniva in mente, anche se qualche volta il suo volto veniva ricoperto dalle lacrime che scendevano senza fare nessun tipo di rumore.
Il buio totale rimaneva dentro di lui ogni giorno di più, lo stava completamente divorando.

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