Grido al cielo.

Primo giorno

Oggi è il primo giorno.
Il primo giorno che riesco a guardare fuori dalla finestra.
Sospesa nei miei pensieri mi chiedo cosa ci faccio qua. Dalla finestra vedo un paesaggio abbastanza freddo.

Deve essere inverno.

In casa non fa freddo(probabilmente perché abbiamo i riscaldamenti a palla), ma sento un freddo nelle ossa. Non sono le ossa.. é il cuore.

Mi affaccio davanti allo specchio del bagno. I miei capelli arruffatti si buttano qua e là senza avere regole e leggi, mentre i miei occhi si mostrano più freddi del solito; come corporatura non so che dire .. non mi piaccio, quindi.
Esco dal bagno.
Il caos.

Un forte mal di testa comincia a disturbare la mia mente. Non posso aprire gli occhi perchè la luce mi dà solo fastidio.. cavolo,cosa sta succedendo? La casa è vuota. Sono sola, come sempre. L'unica cosa che mi riamne da fare è accasciarmia terra appoggiando il viso sul paviamento freddo. Sento un profumo strano entrarmi nelle narici, vaniglia. Odio la vaniglia. Odio più o meno tutto e tutti. Non mi spiego il perchè di questo attacco, presumo sia uno svenimento perchè non mangio da due giorni dato che non ho assolutamente voglia di uscire a comprarmi qualcosa.

Rimango giù. Chissà che muoia una volta per tutte. Sola come sempre.

Niente. Non muoio. Sono sveglia ma morta allo stesso tempo perchè non riesco a controllare nessun arto ma allo stesso tempo riesco a pensare e a sentire quell'odore fastidiosissimo di vaniglia.

Dannazione. Mi sento osservata.. che siano entrati i ladri? Non credo. Non c'è molto qua da rubare se non la solitudine che riperquote nella mia mente. Che sia un assassino? O i miei genitori si sono ricordati della mia esistenza?

Nemmeno il tempo di formulare una risposta che mi sento bisbigliare nell'orecchio destro: " Tranquilla sei in buone mani".

Era sicuramente un uomo. Non troppo vecchio,magari di 20 anni.. un mio coetaneo.

- TI ODIO! - voglio urlargli, ma la mia voce non usce. Non è possibile, non capisco.

Che sia già morta?