Non mi interessa di questo freddo; a casa mia non ho nulla da fare e quella voce mi disturba. Ma voglio fermarmi a pensare che cosa sto facendo.. Del resto sono sola,la scuola inizia domani e devo ancora acquistare libri,penne e tutto l'occorrente per sembrare una studentessa modello.
Abito a Tokyo, forse mi chiamo Annabel..del resto gli altri mi chiamano così, ho 18 anni, non ho amici e nemmeno un ragazzo. Non provo sentimenti positivi se non quando devo chiudere gli occhi con la speranza di non riaprirli più. Abito da sola dato che anche i miei genitori mi hanno abbandonata, o forse non li ho mai avuti. La mia casa si trova nel quartiere di Shibuya. Un posto troppo alla moda per me, per questo non esco mai. Chi mi paga le bollette e tutto il resto? A quanto pare una mia zia del Kanto la quale mensilmente mi spedisce molti yen. Deve essere ricca. Non l'ho mai vista.
Decido di tornare a casa pronta a discutere con quel ''tizio''.
Apro la porta ma nessun rumore pervase le mie orecchie, solo quello della porta chiudersi dietro di me.
Sono davvero sola?
Non ho molto da fare qua a casa, quindi solitamente leggo ,scrivo ,studio per conto mio oppure scrivo sul mio blog cosa in realtà non faccio e cosa provo.
Ultimamente sento molto la mancanza di un mio ex compagno di classe trasferitosi un anno fa in un altra prefettura. Quando c'era lui non ero mai sola in classe e parlavo sempre con qualcuno. Era un tipo abbastanza strano, ma mi faceva sorridere. Era alto più o meno quanto me, con i capelli color castano scuro lunghi fino alle spalle, non troppo magro e suonava la batteria da almeno 8 anni. Lo adoravo perchè non pensava come gli altri. Quando c'era lui io sorridevo.
Da quanto se ne è andato vivo nella solitudine anche a scuola. Mangio sola e non ho un compagno di banco perchè tutti mi evitano etichettandomi come la ''ragazza del morto Usagi''. Non capisco perchè mi chiamino così. Non è più semplice e corto ''Annabel''?
E poi perchè morto ? Usagi è un bravissimo studente di una prefettura molto lontana. (mi sfugge sempre il nome!)
Che strani gli umani..
Sapere che domani dovrò rientrare in quella classe mi fa venire i brividi. Ma devo farlo. Finito questo anno ho deciso che mollerò tutto e mi cercherò un lavoro ovunque, anche per strada purchè io non debba più entrare nel posto che da più bello della mia vita si è trasformato in un mattatoio per il mio cuore.
Usagi dove sei ? ..hai il mio numero,ma perchè non squilla mai?
Solo lui possiede il mio numero così quando suonerà saprò che sarà lui.
-A cosa pensi?
-Di certo non sono affari tuoi
-Ok, se vuoi sai che sono sempre qua pronto ad ascoltarti
-Io vorrei vederti però
-Non puoi
-Perchè?
-A cosa stavi pensando?
-Ad un mio vecchio amico.. ma a te cambia qualcosa saperlo?
-Come si chiama questo amico?
-Ma si può sapere cosa te ne frega?!
-Non scaldarti per così poco Lily.
-Lily? ..Come fai a saperlo? Solo Usagi mi chiamava così. Chi sei? Come fai a saperlo? Parla!
---Silenzio---
Una lacrima scavò un solco sulla mia guancia piena di cicatrici.
Usagi era in casa mia?
STAI LEGGENDO
Grido al cielo.
FantasyQuando il vuoto incontra l'umano,quale tedio vince contro l'amore? Se gridassi mi risponderesti?