Incontro con Jason

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Oggi è il primo giorno di scuola.
Entro in classe e mi siedo all'ultimo banco, la mia migliore amica entra in classe e mi saluta, si siede davanti a me e si gira -dicono che verrà un nuovo ragazzo in classe, e dicono anche che è carino- mi dice Lucy con entusiasmo, poi si rigira.
La prof. Entra in classe -buongiorno ragazzi, quest'anno avremo un nuovo compagno in classe, lui è Jason-
Senza salutare e si siede accanto a me, è moro e ha gli occhi azzurri.

Quando torno a casa, mio padre mi trascina in salone e mi presenta la sua nuova compagna, non sopporto il fatto di dividere casa con altre persone oltre a mia sorella e a mio padre.
In salone, sul divano è seduta una donna dell'età di mio padre -lei è Francesca, la mia nuova compagna- dice mio padre, io con un sorriso finto le stringo la mano e senza dire niente mi dirigo in camera mia; prima che potessi uscire dal salone mio padre mi chiama -Emily...- io sbuffo -lui è Jason il figlio di Fracesca- prima di girarmi verso mio padre prego che quel Jason non sia il Jason della mia classe.
Mi giro e lo salutò poi vado in camera mia a fare i compiti, dopo circa un'ora qualcuno bussa alla porta -avanti- dico. Mio padre entra -perché sei stata così dura con Jason e Francesca ?- io chiudo il libro con violenza e mi giro verso mio padre -papà tu non puoi capire quanto odio le tue compagne, per non parlare poi dei loro figli-  mio padre mi interrompe -bene, spere tu ti abitui perché lui per una settimana dormirà in camera tua-mi dice mio padre arrabbiato, e esche dalla mia camera chiudendosi la porta alle spalle.
È sera e io sono stata chiusa in camera per tutto il giorno, qualcuno bussa alla porta -vattene papà- urlò tirando un libro contro la porta ma la porta si spalanca, entra Jason, è una situazione leggermente imbarazzante visto che indosso solo una maglietta che mi arriva a metà coscia del mio ragazzo, ma non ci faccio caso.
Jason si siede accanto a me ma io mi allontano -scusa se ti ho disturbato- dice lui squadrandomi da capo a piedi
-non fa niente- rispondi in tono acido,
Guardandolo bene mi sembra più grande di me, non vorrei chiedergli quanti anni ha ma la curiosità ha il sopravvento -quanti anni hai?- domando -15- dice sorridendo - allora perché sei nel mio corso di chimica con me?-gli domando -perché sono stato rimandato- mi dice sorridendo mentre esce dalla camera.

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