-Contatto ravvicinato.

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Siamo seduti nella sala cinema.
In riproduzione c'è 'Maleficent'.
È davvero un bel film, ma non riesco a dedicare tutta la mia attenzione su di esso, anzi, la mia attenzione si sta dedicando esclusivamente al braccio di Justin sulla mia spalla, e alla sua mano che mi accarezza lentamente.
Siamo seduti l'uno affianco all'altro, anche se Justin non rispetta i limiti del suo posto, dato che è praticamente spiaccicato addosso a me.
Oltre al suo braccio che mi avvolge le spalle, c'è la sua testa appoggiata contro la mia e la sua gamba sulla mia.
Io non mi sono mossa di un millimetro da quando ci siamo seduti.
Non sta facendo niente di che, ma l'ansia non vuole abbandonare il mio corpo.
Non riesco a non pensare che potrebbe farmi del male da un momento all'altro, per qualsiasi futile cosa, perché semplicemente la sua sanità mentale non è stabile.
Comunemente potrebbe essere chiamato 'bipolare', ma quel termine mi sembra sottovalutato.
Quindi, semplicemente, sono seduta immobile sul divano facendo finta di guardare il film, mentre lui sembra godersi questo momento.

"Ti è piaciuto?"

La domanda di Justin non mi coglie sorpresa, dato che il film è appena finito.

"Si, mi piace questo film."

Justin annuisce, avvicinandosi al mio viso immobile.
Strofina la punta del suo naso contro la mia guancia, risalendo verso l'orecchio.
Il naso viene poi sostituito dalla sua bocca, che lascia un piccolo bacio sul lobo, continuando con altri piccoli baci lungo quel perimetro.

Onestamente non ho mai pensato a che tipo di rapporto potessimo avere io e Justin, a come lui pensa che fossimo.
Inizialmente pensavo fosse come una guardia del corpo/coinquilino.
Poi i suoi atteggiamenti mi hanno fatto pensare che la nostra convivenza non sarebbe stata tranquilla.
Ma non ho mai pensato a come mi vedesse lui.
L'unica telefonata che ho avuto con mio padre mi ha fatto capire che lui volesse qualcosa da me, ho iniziato a darlo per scontato, ma non ci ho mai badato tanto.

I suoi baci proseguono lungo la mascella, mentre le sue mani mi afferrano i fianchi.

"Potremmo... potremmo fare un bagno."

Sussurra nel mio orecchio, facendomi rabbrividire.
Vuole fare il.. bagno?
Le sue mani scivolano sotto la mia maglietta.

"In-in piscina?"

La mia voce suona esitante, mentre balbetto.

"Oppure nella vasca..."

Sussurra, mentre continua a lasciarmi piccoli baci.
Inizio a sentire l'aria pesante.
Uno strano caldo si insinua nella stanza.

"Andiamo-"

Mi interrompo sussultando, sentendo la mano di Justin iniziare a salire verso il mio seno.

"Andiamo in piscina, Justin.. Andiamo."

Cerco di suonare convincente, questa situazione mi inizia a mettere a disagio.

"Mh okay.. andiamo."

Finalmente si allontana, alzandosi, prima di porgermi la mano.
Prendo un respiro profondo, prima di accettarla, ed iniziarci ad incamminare verso il giardino.
Mi fermo improvvisamente, quando la mia mente si accende come una lampadina.

"Justin, i costumi?"

Justin sorride, guardandomi malizioso.

"Non abbiamo bisogno dei costumi, piccola."

Detto questo, ricomincia a camminare con me al suo seguito.
Le mia mano, stretta nella sua, inizia a sudare.

'Oh andiamo!'
Eh? Cosa?
'Non fare la drammatica'
Non so di cosa tu stia parlando.
'Ah no? Sei terrorizzata da lui, e non ne hai motivo.'
Non ne ho motivo? Ti sei dimenticata dei segni sulle mie braccia?
'Hey, quelli te li sei fatta tu.'
Si, ma mi ha in un certo senso costretta lui.
'Ma, non ti ha mai fatto del male, giusto?'
Beh no, non ancora, ma mio padre-
'Sisi, tuo padre, la telefonata, eccetera eccetera, ma ricordami, tuo padre è quell'uomo che ti ha abbandonata qui con colui a cui ti ha detto di stare attenta?'
Si, ma-
'Ma niente, che importa ciò che ha detto tuo padre? Che poi, ha solo detto che è una cattiva persona, e che avresti dovuto fargli capire che può perderti da un momento all'altro, quindi non hai motivo di aver paura di lui. State andando in piscina, ti stava baciando, è un bellissimo ragazzo, e lasciati andare cazzo! Non mi sembra che l'altra volta in piscina ti sia dispiaciuto..'
Per quanto ne so, potrebbe approfittare del fatto che non so nuotare per uccidermi.
'Certo che sei stupida. Tra l'altro, ti comunico che lui aveva in mente di andare nella vasca da bagno, nudi.'
Cosa? E tu come lo sai scusa?
'Mhh diciamo che ho familiarizzato con la sua vocina..'
Che? Non ho parole.
'Ascoltami e lasciati andare, non essere così pessimista.'

Obsessed [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora