CAPITOLO 1

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"Io e Minho corriamo spensierati nel parco giochi come ogni giorno. Ci conosciamo da quando siamo piccolissimi perché i nostri genitori si conoscevano già da tempo.

<<Devo andare Minho, ci vediamo domani a scuola!>> dico salutandolo con la mano

<<Ciao Vale!>>

Corro verso mia mamma, saluto la mamma di Minho e torniamo a casa.

<<Ti sei divertita oggi?>> Chiede papà appena entro a casa

<<Sì,molto!>> dico felicissima mentre gli corro incontro

<<Dovevi vederli sembravano due indemoniati!>> dice mamma ridendo

<<Invece come va con i nuovi compagni di classe?>> chiede sempre papà

<<Alcuni mi stanno simpatici altri invece proprio no, però tutto sommato va bene>>

Mentre mamma prepara la cena io e papà ci siamo messi a guardare i cartoni animati, più precisamente io mi sono messa a guardare il cartone animato, papà invece parla di lavoro con un suo collega al telefono. Ad un certo punto esclama

<<Questi sì che erano bei tempi>> dice e poco dopo aggiunge 

Dopo il pasto incomincio a prepararmi per la notte poi scendo a guardare la tv fin che poco dopo non mi addormento per la stanchezza sul divano. Il mattino seguente come tutte le mattine vengo svegliata da mia mamma per andare a scuola. Come da routine mi alzo, facciamo colazione, ci laviamo ed usciamo. Appena arriviamo a scuola corro subito incontro a Minho

<<Ciao occhi a mandorla!>> solo io posso dirglielo senza che si offenda, tutti a scuola lo prendono in giro perché viene dalla Corea e quindi ha tratti diversi dai nostri, però io da quel lato lo considero uno come un altro.

<<Ciao testa quadrata!>> si bhe noi esprimiamo il nostro affetto così,da quando abbiamo imparato a parlare ci siamo sempre presi in giro.Vedo mia mamma che parla con la sua e poi si avvicina a me

<<Tesoro oggi vai con lei al parco ok? Io arriverò appena posso>>

<<Ok!>>gli sorrido e gli do un bacio e poi entro a scuola con Minho.

La giornata passa in fretta e appena suona la campanella di fine giornata ci fiondiamo fuori da scuola e corriamo verso sua mamma

<<Vedo che siete belli carichi oggi>> ride

<<Non perdiamo tempo e andiamo!>> Urla Minho e sia io che lui alziamo un pugno in aria per darci maggiore carica

<<Si si ho capito andiamo>> e così ci incamminiamo verso il parco giochi. Un' ora dopo arriva mia mamma e io corro subito a salutarla,ma subito dopo torno a giocare con il mio migliore amico. Lui anche se ha origini Coreane non l'ha mai vista perché è nato qua in Italia, i suoi genitori si sono trasferiti quando erano giovani e poco dopo hanno conosciuto mia mamma, sono due amiche inseparabili proprio come me e Minho. Io e lui continuiamo a giocare, ma poi vedo che ad un certo punto si ferma e guarda da qualche parte

<<Hey che succede? Perché ti sei fermato?>> chiedo preoccupata,non l'ho mai visto così

<<Mia mamma... sta piangendo>> dice e poi subito dopo incomincia a correre verso la panchina e io lo seguo a mia volta.

<<Mamma, mamma che succede? Perché piangi?>> dice Minho

<<Volete che vi lascio da soli?>> chiede mamma e lei fa un piccolo cenno con la testa così noi ci allontaniamo. Appena ci sediamo sulle altalene chiedo perché piangeva

<<Non lo so di preciso, ma penso sia qualcosa di grave perché non l'ho mai vista così>> dice con tono triste e io istintivamente l'abbraccio. Rimaniamo per qualche minuto così finché non li vediamo arrivare

<<Noi andiamo, posso chiederti solo un favore?>> dice tra un singhiozzo e l'altro

<<Certo dimmi pure>> dice mia mamma

<<Domani mattina non la portare a scuola, passa a casa mia che devo parlarvi, se riesci porta anche tuo marito>>

<<Ok, va bene>> subito dopo questa risposta si allontanano con passo svelto verso casa.

<<Penso che sia meglio che andiamo anche noi>> e senza aspettare una mia risposta ci incamminiamo verso casa. Le ore passano in fretta e la cena la facciamo in silenzio. Mentre io sto andando in camera sento i miei genitori che parlano in cucina

<<Penso sia una cosa seria, la sua espressione e cambiata totalmente dopo quella chiamata al parco, penso che non hai altra scelta che venire domani. Fallo per noi, sopprattutto per lei>> dice mamma

<<Questo mese ho già perso molte ore di lavoro non so se potrò prendere altri permessi, vedrò che posso fare, ma non garantisco niente>> si abbracciano.

La maggior parte della notte la passo in bianco pensando a cosa potrà mai essere successo di così grave da fai piangere la mamma di Minho,ho come un brutto presentimento che se mi addormento domani sarà la giornata peggiore della mia vita. Mi sveglio di nuovo però stavolta perché c'è un raggio di sole che entra dalla finestra, decido di alzarmi e andare a fare colazione. Nel corridoio tra la mia camera e la cucina sento già i miei genitori discutere per qualcosa che però non ho voglia di sentire in quanto il mio presentimento di stanotte si fa sempre più vivo dentro di me. Decido di approfittare di questo momento di discussione per lavarmi e cambiarmi. Quando esco dal bagno non sento più parlare quindi decido di andare a fare colazione. Il pasto si svolge in modo silenzioso ed era un continuo sguardi tra mamma e papà, io invece appena vedevo che mi guardavano guardavo la tazza di cereali, così decisi di finire subito la colazione e guardare la tv. Circa mezz'oretta dopo usciamo e andiamo a casa di Minho. Arrivati lì si vede subito che c'è un aura triste così decidiamo di fare poche domande e evitare di fare domande inopportune in questi tipi di momenti. Ci sediamo al tavolo della cucina e aspettiamo che qualcuno incominci a parlare il primo a prendere la parola e il papà di Minho.


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