capitolo 2

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Sento un rumore assordante e un vento gelido che mi costringe a svegliarmi, noto la mia finestra aperta, il rumore è sempre più forte e il vento più freddo, guardo fuori e in lontananza vedo un tornado gigantesco che punta verso di me, il panico prende il sopravvento, corro verso la camera dei miei genitori e li vedo in piedi in mezzo alla stanza con lo sguardo dritto verso fuori, scorgo delle lacrime sui loro visi, Li abbraccio e scoppiano in singhiozzi."Erika" il suo nome lascia le mie labbra come un sussurro "andiamo" urla mio padre,prende me e mia madre per mano e insieme corriamo verso la casa accanto alla nostra.Arrivati mio padre butta giù la porta e velocemente saliamo al piano di sopra, la camera dei signori Coaks è aperta, entriamo e noto tre figure estremamente familiari sedute accanto al letto, tremano, piangono e si abbracciano, mi accuccio alla loro altezza mi unisco a loro, mia madre picchietta sulla mia spalla "usciamo da qui! Allontaniamoci il più possibile dal vortice!" Annuiamo tutti e corriamo verso l'uscita, dopo circa un chilometro mia madre,Erika e i suoi genitori rallentano ormai stremati,io e mio padre corriamo veloci verso gli aerei che ci porteranno in salvo, non sono lontani, tra circa 80 metri dovremmo arrivare.
Il tornado è 20 metri dietro di noi, stiamo per raggiungere gli aerei, stiamo per raggiungere la salvezza, io e mio padre saliamo su uno di essi, gli altri sono ad un passo dal salire, il turbine si fa sempre più grande e vicino, sentiamo un rumore, l'aereo si solleva di circa un metro dal suolo, afferrò la mano della mia migliore amica e mio padre quella della mamma con la speranza di poterle far salire, il tornado è fin troppo vicino "tieniti forte!" Urlo tra le lacrime "non ce la faccio" mi risponde Erika "devi farcela" la supplico, scuote la testa e lascia la mia mano, cade a terra, non fa nulla per mettersi in salvo, resta li ferma con lo sguardo verso i suoi genitori che vengono catturati da quel dannato tornado, sembra quasi impassibile, io invece sono distrutta, non capisco la reazione della mia migliore amica che si sta abbandonando alla morte, il vortice prende anche lei, mi rivolge un sorriso, i miei occhi sono offuscati,rossi e gonfi l'aereo si alza definitivamente, io e mio padre proviamo a far salire mia madre ma le porte si chiudono e lei cade, la vediamo affondare nella nebbia con gli occhi chiusi e le braccia aperte, giuro di aver sentito un rumore di cocci, il mio cuore si è frantumato in mille pezzi, non sento più niente intorno a me, sono fissa a guardare un punto indeterminato del cielo.Mio padre mi prende in braccio e mi porta in una cabina, ci sono due letti e una porta, credo sia il bagno "D-d-dove s-st-i-amo an-dan-ando?" Chiedo a mio padre balbettando "non lo so amore mio" dice mio padre accarezzandomi i capelli, sembra tranquillo ma so che dentro ha un miscuglio di tristezza, rabbia e vuoto, proprio come me.
Mi sdraio su un letto, sento che mio padre mi imita e in poco tempo mi addormento, ma le immagini di ciò che è accaduto questa notte mi innebbiano la mente così decido di alzarmi, mio padre dorme, vado in bagno e su un piccolo mobile in legno vedo un quaderno, lo prendo, mi siedo per terra e inizio a leggere.

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Questo è il primo vero capitolo spero vi sia piaciuto
Baci

Come un tornado|Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora