Forever|D.L||S.G|

Capitolo 3

Eravamo ancora lì,io e lei e i nostri sguardi incastrati l'una in quello dell'altra.
Non so cosa stessi provando in quel momento ma ciò che so è che non sono mai stata più felice in vita mia.
"No Selena basta."
Disse tutto d'un colpo lei,rompendo così il nostro gioco di sguardi.
"Cosa Demi?"
"Tutto questo,basta!Tra noi due non c'è e mai ci sarà nulla."
Queste parole dette così amaramente da parte sua mi scavarono come una voragine nel petto,mi allontanai da lei a passo svelto con ormai le lacrime che avevano trovato una via di fuga dai miei occhi e i singhiozzi dalle mie labbra.
Cercò di fermarmi più volte ma io fui più veloce,salii in macchina e misi in moto,più veloce che mai.
La mia vista era appannata,non vedevo nulla solo delle macchie,una più grande delle altre venire nella mia stessa direzione..poi buio.
DEMI POV'S
Ero in sala a pensare a Selena,a tutto ciò che è successo in soli questi due giorni,dalla nostra riconciliazione al nostro primo bacio.
Stanca di pensare a tutto questo,afferrai il telecomando e iniziai a fare zapping tra i canali ma appena sentii il pronunciare il nome "Selena" da un canale ritornai subito su di esso
"La grande pop star americana Selena Gomez vittima di un grosso incidente sulla strada che conduceva verso la sua casa ora ricoverata in gravi condizioni nel ospedale di Los Angeles"
Appena sentite queste parole mi prese una grande fitta al petto e subito senza nemmeno cambiarmi corsi alla macchina e mi misi in moto il più veloce possibile per andare in ospedale.
Non so nemmeno io a quanta velocità andassi sapevo solo che in quel cazzo di ospedale si trovava la mia migliore amica ed a me importava solo di questo!
Appena arrivata mi misi a correre verso l'entrata dell'ospedale e appena arrivata al banco chiesi subito informazioni ad una signora che avrà avuto si e no una ventina d'anni e mi rispose con un "salga al secondo piano camera 20"
Feci come mi disse e senza aspettare l'ascensore andai alla camera 20.
Appena davanti alla porta qualcosa mi prese bloccandomi.
Dietro di me c'erano tutti,genitori di lei e di Justin ma di lui nessuna traccia...cretino.
Presi coraggio e appoggiai delicatamente la mano sulla maniglia e piano piano la tirai giù fino a far aprire la porta,ciò che mi si presentò davanti mi lacerò il cuore.
Era lì pallida come non mai,occhi chiusi,distesa su quel lettino.
E pensare che questo solo per colpa mia..mia e della mia codardia mia e del aver paura del giudizio degli altri mia e solo mia.
Mi sedetti sul letto proprio vicino a lei per poi stendermi ed abbracciarla piangendo sussurrandole vicino al suo orecchio tanti piccoli "scusa" come se lei potesse sentirmi.