16. Camilla

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DOPPIO AGGIORNAMENTO, IL CAPITOLO PRECEDENTE È STATO MOLTO CORTO QUINDI PUBBLICO DUE CAPITOLI.

BUONA LETTUA.

Ormai sono più di cinque mesi che Paolo è strano.

Che diavolo gli sta succedendo?!

Mi vuole lasciare?!

Che me lo dica adesso.

"Mi vuoi lasciare?!" Domandai di punto in bianco.

Il cibo gli andò di traverso e iniziò a tossire, bevve un po' d'acqua e si riprese lentamente.

"Come scusa?!" Domandò.

"Da quando è iniziato l'anno nuovo sei diventato strano, che c'è?! Che ti succede?! Vuoi lasciarmi?!" continuai.

"No, non ti voglio lasciare. Per me sei come l'aria, come pensi che ti voglia lasciare?!" Disse.

"Allora c'è un'altra..." Sussurrai.

"Non c'è nessun'altra. Cazzo Camy! Lo ammetto, in questi ultimi mesi sono stato diverso, ma capirai tutto stasera" disse.

"Perché stasera?! Perché non ora?! Perché, magari, durante il matrimonio di Lorenzo e Alessandra?!" Domandai.

"Ora smettila!" Disse alzandosi "ti ho detto che stasera capirai tutto, e basta!" Uscì di casa.

Sospirai.

Sono una complicata io. E non mi sono mai piaciute queste cose. Non credo che a qualcuno piaccia discutere con il proprio ragazzo, anche se dovrebbe essere normale, dato che si dimostra che ci si tiene a vicenda.

Ma io non posso continuare a vederlo diverso senza capirne il motivo. Ho assolutamente bisogno di saperlo, a tutti i costi.

...

"Allora aspetta fino a stasera, chi lo sa cosa potrà accadere" mi disse Mia dopo aver raccontato cosa fosse successo.

Ci stavamo preparando per il matrimonio.

Dopo la litigata di due ore fa con Paolo non l'ho più visto.

"Si, infatti. Aspetta stasera" disse Sam.

"Voi due sapete qualcosa" dissi guardandole dritte negli occhi.

"Beh, forse si" risposero all'unisono.

"E..." Le incoraggiai.

"Credi davvero che te lo diremo?!" Domandò Sam continuando a cercare qualcosa nella borsa.

"Ti sbagli, piccola Camy" continuò Mia guardandosi allo specchio.

"Stronze" dissi e scoppiammo a ridere.

...

"Alessandra De Roseti vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Lorenzo Lucenti, amarlo, onorarlo in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia finché morte non vi separi?" Domandò il parroco.

"Lo voglio" rispose Ale sorridendo a 32 denti.

"Lorenzo Lucenti vuoi prendere come tua legittima sposa la qui predente Alessandra De Roseti, amarla, onorarla in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia finché morte non vi separi?" Domandò ora a Lory.

"Lo voglio" rispose ora Lory anche lui sorridendo a 32 denti.

"Con il potere che mi è stato conferito, vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa" concluse il parroco.

E così fece.

Tutti urlarono e applaudirono. E lentamente uscimmo dalla chiesa.

Tra me e Paolo ci furono qualche occhiata, ma nessuno dei due ha ancora avuto il coraggio di parlarsi.

Almeno io non lo farò finché non mi dirà del perché è cambiato.

Dopo qualche minuto che uscimmo dalla chiesa, non vidi più Mia. Mi voltai e la vidi a parlare con Paolo... Ovvio.

Continuai la mia strada con affianco Simone.

"Sai cosa sta succedendo a Paolo?" Domandai.

"Mi spiace, ho la bocca cucita. Mia mi ha minacciato che se avessi detto qualcosa mi avrebbe ucciso" disse sogghignando.

Eccone un altro.

"Aspetta solo ancora un po'" disse.

"Sono più di cinque mesi che aspetto. Mi sono stufata" risposi.

"Camy, ascoltami, aspetta ancora un po'. Non te ne pentirai, credo" disse.

Per la milionesima volta in questa giornata, sospirai.

Se continuano a dirmi di aspettare, non credo sia una cosa così brutta. Credo che... Aspetterò...

Ti amerò per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora