Iniziò un lento e Simone mi chiede di ballare.
Iniziammo a ballare uno difronte all'altro, uniti.
Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "sei la persona più importante della mia vita"
Sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Ti amo" dissi.
Per il resto della serata, al matrimonio, ci furono balli, chiacchiere e risate.
Alla fine ci fu il lancio del buche, ma Alessandra diede immediatamente il buche a Camilla.
Lei si guardò intorno non capendo del perché di quel gesto, e a quel punto entrò in scena Paolo.
"Camilla" la richiamò lui, e lei si voltò verso la voce "ci conosciamo da una vita, ed è da una vita che io ti amo, solo che non volevo ammetterlo a me stesso. Sei una ragazza spettacolare, e sono sicuro che tutti ti vorrebbero, ma per fortuna ti ho avuto io. Ovviamente, quello di oggi, non è stata e non sarà l'unica litigata, in tutte le coppie si litiga. È solo che io vorrei averti per tutta la vita, quindi..." Si inginocchiò, Camilla aveva già gli occhi lucidi e le mani davanti alla bocca "Camilla..." Disse prendendo la scatoletta da sopra il buche e aprirla "mi vuoi sposare?" Domandò.
Ormai Camilla aveva iniziato a piangere, sussurrò un "sì" e si abbracciarono.
Tutti applaudimmo e ricominciò la musica.
Ormai tutto era perfetto, mio fratello si era sposato con la donna che ama, mia sorella è incinta di una bambina che scommetto sarà bellissima, e ora la mia migliore amica si sposerà con il mio migliore amico. Non mi sorprenderei affatto se succedesse qualcosa di brutto.
Ma cerco di non portare sfiga e godermi il divertimento.
Poco dopo arrivò il momento delle foto. All'inizio facemmo una foto di entrambe le famiglie insieme, dopo all'incirca ogni coppia.
...
Ormai era passato un altro mese dal matrimonio.
A Sam mancavano ancora poco più di tre settimane.
Mio fratello e Alessandra erano in viaggio di nozze in giro per il mondo.
Paolo e Camilla continuavano a pensare che giorno celebrare il loro matrimonio.
Il cellulare di Simo si illuminò, lui era a farsi la doccia, guardai e gli era arrivato un messaggio.
Clara.
Appena lessi quel nome presi subito il suo telefono per vedere che gli aveva scritto.
Cazzo ragazza, fatti una vita.
Clara: ciao tesoro, ti va un caffè? Ho bisogno di parlarti... Sai, per quello che è successo sabato...
Cosa? Ma che...? Si sono visti?
"SIMONE FERRARI!" urlai per farmi sentire.
Mi alzai dal divano e andai in bagno, dato che non mi aveva risposto.
Dopo aver aperto la porta del bagno era appena uscito dalla doccia e aveva legato in vita un asciugamano.
"Che è successo?" Domandò.
"È successo che ti sei visto con lei sabato scorso e non mi hai detto un cazzo! Ecco cosa è successo." Risposi.
"Te lo avrei detto..." Disse.
"Quando? Nel duemilamai?!" Iniziai ad urlare, non rispose "perché ti ha contattato?! Perché vi scrivete ancora?!"
"Perché... Sua madre ha il cancro e non sapeva a chi dirlo per essere 'aiutata'..." Iniziò ma lo bloccai.
"Certo, è ha chiesto a te. Ma perfavore. Scommetto che vi siete fatti una bella scopata, sia sabato che mentre ero in come, e chissà, magari anche quando dicevi di andare dai tuoi o al tuo lavoro!" Dissi.
"Spero tu stia scherzando!" Iniziò ad urlare anche lui " come può anche solo una piccola percentuale del tuo cervello a credere questo?!"
"Simone, tutto è possibile" risposi.
"Questo è perché non hai fiducia in me" disse lui "mi conosci benissimo, e sai che non ti tradirei, sopratutto con quella" continuò.
"Ah, ora sarei io quella che non ha fiducia. Allora perché tu non me lo hai detto?! Perché sono venuta a scoprire da un messaggio?! Da un messaggio che ti aveva scritto Clara!" Urlai ancora.
"Perché mi aveva detto di non dirlo a nessuno, perché si vergognava!" Urlò anche lui.
"Quindi se lei ti dice 'buttati giù da un ponte' tu lo fai?!" Continuai, per poi battere le mani "bravo, e poi sarei io quella che non ha fiducia, eh?!"
Mi avviai verso la portaerei uscii da lì.
"Dove vai?" Domandò uscendo solo con quello che indossava.
"A fanculo" risposi.
