La notte in bianco

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Dopo una notte quasi in bianco Selenia si recò a casa sua con Fred, una giornata di domenica. Libera per tutti.
Selenia si svegliò sul letto, si accorse che era in intimo che vestita.
Esaminò toccandosi il corpo se era nuda ma invece no, la ragazza stropicciò leggermente gli occhi per vedere se era in un sogno. Invece no.
Venne quasi un attacco di panico che non ricordò quasi nulla, si alzò in cucina e vide Fred bere una tazza di thè caldo, molto tranquillo.
Selenia lo guardò incuriosita e incrociò le braccia. In attesa della risposta.
Appena Fred posò la tazza di thè disse soltanto di sedersi, Selenia obbedì senza cambiare quel sguardo gelido.
Fred la guardò un pò strano fino a quando Selenia disse 《Che mi devi spiegare?》 e si sveglió.
《Allora... tu, sentivi male...dicevi parole senza senso e ti agitavi. Ero svegliato dalle tue urla così ho dovuto aiutarti. Mi ero reso conto di doverti aiutare quando tu eri caduta dal letto. Appena ti prendevo, eri così leggera, avevi cominciato a vomitare. Non so perchè... e tutto lo sporco era finito sui vestiti.》
Selenia non seppe se continuare ad ascoltare o no ma non interruppe quando Fred si fermò. Si riprese:
《...avevo dovuto spogliarti e coprirti con la coperta dopo che ti ho pulita. Avevi perso i sensi, non mi parlavi. Sembravi impossesata, tipo così...e sei finita lì sopra. Quando io ti pulivo ti mettevi a piangere dicendo "Hiesel"...》
Selenia prese la tazza e lanciò alla finestra, Fred la prese abbracciandola fortissimo nonostante i dolori per i colpi.
《Io non voglio più sentire NIENTE!》gridò. Sembrò l'urlo di un diavolo.
Fred non disse nulla anche se era spaventato di lei, faceva pena.
Il pensiero di Fred fu l'ipotesi se lei fosse indemoniata ma non credette proprio.
Credere inutilmente a quel momento per una ragazzina di 16 anni.
Selenia provò a urlare più forte ma le corde vocali furono giá esaurite dopo due urli pazzeschi e Fred accarezzò i capelli, il corpo tremò ancora...non era freddo ma il dolore e il dolore era il vuoto. Il dolore più vivo che esista.
Fred assicurò che lei non avesse perduto i sensi, fu spaventato ancora per tutto quel dolore che ebbe visto dalla notte al mattino.
Si rese conto che non aveva la famiglia quando vide la foto felice della sua famiglia...così piccoline!
Quando Fred prese coraggio cominciò a dire paziente 《Selenia...stai meglio?》
《...》non mosse nulla e nemmeno un muscolo.
Friedrich posò lei sulla sedia e la guardò ancora...
《Hiesel...》ripetè ancora《...Hiesel..》
《Sono io, Friedrich, sono con te...!》prese la coperta e la mise sulle spalle.
《Tu....con mia sorella non c'entri un cavolo...》 disse con occhi spenti, non guardò lui.
《Ascoltami...》sospirò e prese le candide mani di lei 《...forse ho capito, hai perso la tua famiglia. Se vuoi ti posso aiutare...》
Selenia mosse lentamente e guardò gli occhi verdi di Fred. Giusto per verificare se erano sinceri e invece fu vero.
《Dimmi che non stai scherzando... ti potrei mandare via....anche con le coltellate》scappò un sorriso strano.
《Sì》 disse netto...come se avesse accettato la condanna di stare con lei e lei aveva la doppia identitá, significava anche accettare il lato oscuro di Selenia.
Schizofrenica o psicopatica.
Un'altro l'avrebbe spedita al manicomio.
Friedrich si mise a preparare una nuova tazza di thè, da farlo santo, e posò davanti a lei.
Che animo gentile, pensò Selenia con un volto un pò più solare...si riprese pochino.
Non senti più nulla infatti scaricò la batteria della protesi...Friedric prese l'apparecchio e cambiò la batteria.
Fu tranquilla per fortuna... fu strano per lui sentire la fredda pelle di Selenia.
Selenia si riprese a fare la lenta colazione e Fred si mise a fare gli appunti di matematica, poi di Storia. La materia preferita di Fred è Filosofia.
Dopo la colazione Selenia si alzò normalmente, fu ripresa del tutto...
《Selenia, vestiti che dobbiamo uscire》
《Dove?》
《A prendere un pò di aria, ti..va?》
Selenia accettò senza proteste, non fu in lei e Fried se ne approffittò magari per conoscerla meglio.
In passeggiata....

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