Le cinque ore di scuola passarono velocemente.
Christine uscì correndo,doveva assolutamente parlare con Isabelle. Corse fino alla fermata e prese per un pelo l'autobus. Una volta salita chiamò subito l'amica "Iz,Iz ascoltami. Sei al bar? Okay,io sto arrivando. Ti devo parlare. No,Isabelle,è una cosa seria,davvero!Arrivo. Ci vediamo tra poco." Era emozionata,batteva il piede,non riusciva a stare ferma. Per una volta era lei a correre. Ma correva in un modo diverso da quello della gente. Lei non correva per fretta,correva per felicità.
Con un balzo scese dall'autobus e si diresse verso al bar, travolgendo le persone,con un sorriso stampato in faccia.
Entrò nel bar e,senza lasciare tempo all'amica di parlare,spalancò il quaderno sul tavolino. "Guarda" disse mettendosi a sedere. Isabelle guardò il quaderno con gli occhi sgranati. Su una pagina c'era uno schizzo della cartina del pianeta,ed era tracciato un percorso che comprendeva tutte le grandi città che avrebbero voluto visitare. Tokyo,New York,Berlino,erano tutte lì,segnate in penna rossa,con tanto di eventi e posti da visitare.
Isabelle guardò l'amica,col sorriso stampato in faccia "Sul serio?" disse emozionata "Sarebbe..Sarebbe possibile una cosa del genere?".
Christine la guardò dritta negli occhi. "Andrò al sodo" disse "Ci occorrono soldi e tempo. Si tratta di un viaggio lungo mesi. Dovremmo guadagnare,decidere un giorno e partire. Ma è un viaggio possibile."
Isabelle non smetteva di guardarla "è ...è davvero possibile?" mormorò. "Sì"disse Christine,sorridendole. "Dobbiamo fare una specie di piano." disse Isabelle,dopo essersi un po' ripresa "Capire quanti soldi ci servono.Io ho qualche piccolo risparmio." "Io col tutor guadagno,ma qui non si tratta di pochi spiccioli. Potremmo fare altri lavori,risparmiare fino all'ultimo centesimo. Ho visto un negozio che cerca commesse.E poi non saprei,fare raccolte per strada. Creare piccoli eventi, fare le animatrici alle feste per bambini. Ci sono mille cose da fare. Ma tu,ci stai?"
"Ci sto." disse Isabelle convinta.
Ordinarono due cappuccini alla cannella e si misero a parlere del viaggio,delle mete,degli eventi.
"Sarà una specie di avventura" disse Isabelle "Anzi,un'avventura vera e propria,come nei film. Visiteremo le grandi città,faremo quello che avevamo sempre considerato impossibile!" "Non pensare che sia tutto rose e fiori,non è semplice."disse Christine " Ma d'altra parte,da quando ci piacciono le cose semplici?"
Le ragazze guardarono fuori dalla vetrina del bar, pioveva a dirotto.
Si scambiarono uno sguardo,e uscirono fuori,a ballare,mano nella mano,sotto la pioggia.
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La rockettara che ascoltava musica classica
General FictionChristine non capiva perché quella gente avesse così fretta di buttarsi in un mondo così grigio,senza emozioni. A lei piaceva andare con calma,in modo da trovare tutti i più piccoli lati positivi di quella città immersa nel traffico e nella monotoni...