Sette e quarantacinque, sigaretta del mattino tra le labbra leggermente screpolate e giacca di pelle sulle spalle, Zayn Malik veniva tranquillamente fissato da Liam Payne. Non che Zayn non se ne accorgesse, sentiva degli occhi su di sé ogni giorno, ma se ne fregava. Il suo ego aumentava, e lasciava correre.
Liam, nel frattempo, stava brontolando mentalmente il mulatto perché, dai, sono le sette e quarantacinque. Le sette e quaranta- sei, ed ha già una sigaretta in bocca. Vuole uccidersi? Beh, la vita è sua, che lo faccia, lui l'ha avvisato. No. Non è vero, l'ha fatto solo mentalmente e – no, non spera che muoia, solo che. Mh. Fa male, okay? Lui non vuole che lo faccia e gli dà sui nervi. Perché, infondo, qual è il senso di questa dipendenza? Lui all'inizio pensava fosse una moda, fino a quando altri non gli hanno detto "mi rilassa". Beh, prenditi una tisana rilassante ma non affumicarti i polmoni! Nel frattempo, dieci video sui polmoni marci che si trovano su Facebook gli tornano alla mente. Bleah.
In contemporanea, Harry gettò per la prima volta intenzionalmente gli occhi su Louis Tomlinson. Certo, aveva presente chi fosse, lo vedeva qualche volta nei corridoi. Il più delle volte per la confusione che creava con i suoi compagni. Aveva più o meno capito che fosse il pagliaccio della classe, ma – beh, non è per offendere. Questo non toglie che sia una persona intelligente, normale, con un bel culo – nota. Ma normale. Sì.
In tutto questo lo osservava, per capire come si muovesse, per "conoscerlo meglio", perché comunque non gli aveva mai dato troppa attenzione. Non lo aveva mai osservato, scrutato. E adesso che lo faceva, beh, quella giacca di jeans, quegli skinny neri, quel maglioncino bianco, beh, tutto gli cadeva molto bene. Almeno Zayn non aveva gusti di merda, gli sarebbe piaciuto far gemere quel piccoletto.
Bussarono. Il riccio alzò sguardo dal libro, ringraziando col pensiero chiunque avesse appena interrotto l'estenuante lezione di Storia dell'Arte, facendo chiudere la bocca a quella zitella della professoressa. Davvero, prima o poi su MTV sarebbe uscito un nuovo programma solo per lei: "Sessant'anni e vergine." Da non perderselo.
Tutta trafelata fece ingresso la bidella detta anche ex concorrente dell'isola dei famosi. Con i suoi capelli tutti spettinati, ma tenuti leggermente a bada da una pinzetta minuscola che, in realtà, non faceva un cazzo, i suoi vestiti con fantasie oscene, e sciatti manco fosse davvero sull'isola – è già tanto se non girava con i piedi scalzi e non vedevi alghe e granchi appiccicati ai suoi capelli, insomma.
"Ragazzi, alla prossima ora dovete recarvi con la professoressa nell'Aula delle Conferenze. Sarete insieme alla 5EC, avete una lezione di educazione sessuale con degli specialisti venuti apposta per voi dall'Ospedale. Mi raccomando, prossima ora. Arrivederci."
"Specialisti. Per far vedere come si infila in un buco. Davvero, specialisti? Potrei insegnarlo anch'io, solo che se lo tiro fuori sparecchio." Sentì Harry, con Zayn al suo fianco, non appena varcarono la soglia dell'Aula. Era ovviamente Louis, seduto in quinta fila fissando con una smorfia divertita la cattedra distante colma di più oggetti, seguito da diverse risatine. Ovvio.
Alzò un sopracciglio e ghignò, però, era divertente.
Erano preservativi quelli?
Harry seguì la lezione. Davvero. Tanto quanto la seguì Liam, sì.
Il riccio sentì un gomito incastrarsi tra le sue costole. "Tua mamma, quella zoccola, l'hai presente? Porca puttana Zay, vacci piano" borbottò digrignando i denti, rivolgendo lo sguardo al moro che portava un ghigno sul viso.
"Tu invece che ne pensi di smettere di fissare Tomlinson? Sei inquietante. Già ti piace?" lo guardò storto.
"Sai che non mi piacciono i sentimenti e – sto solo cercando di capire come posso muovermi con lui, okay?" Sbuffò.
Detto questo, il riccio provò – davvero, provò – a seguire quell'inutile lezione ma piano piano il suo sguardo fu di nuovo catturato dal ragazzo dai capelli color miele. Sì. Li aveva così. E degli occhi tremendamente azzurri.
"Quindi," alzò la voce la Specialista per farsi ascoltare da tutti, "avrete tre lezioni. Una a settimana, quindi ci vedremo per tre settimane! Adesso, cominciamo. Chi di voi sa dirmi le parti principali dell'organo genitale maschile?"
Il silenzio avvolse la stanza, le femmine troppo imbarazzate e i ragazzi troppo negligenti.
Finché poi, un borbottio, lo ruppe. "Io direi il clitoride."
Scoppiò a ridere come gli altri, Zayn che da perfetto bad boy non si scomponeva mai, fece tremolare a malapena il petto, ed Harry guardò il responsabile, che sentendo la risata di tutti si tappò la bocca con le mani e si girò verso Liam sussurrando un "oh cazzo, non volevo dirlo ad alta voce!" mentre l'altro "quanto sei coglione, oh mio dio, perché ho a che fare con te." E Niall. Beh, Niall ovviamente piegato in due.
La lezione, dopo questa piccola interruzione, continuò e solo mezz'ora dopo Louis si accorse di uno sguardo su di lui. Quindi volse lo sguardo ed incontrò degli occhi verdi. Verdissimi. Li incontrò per la prima volta e, con aria di sfida, ricambiò lo sguardo senza farsi scalfire. Lo riconobbe. Era Harry Styles, l'amicone del marocchino. Chissà perché lo stesse guardando; abbassò per un paio di secondi lo sguardo sul suo corpo. Cos'ho che non va? Si chiese. Niente. Quindi rialzò il viso verso il riccio e non appena lui gli sorrise, lui si lasciò scalfire. Arrossì leggermente, come uno stupido, quindi si voltò dall'altra parte, ringraziando ogni Dio esistente appena sentì la campanella suonare.
Harry nei suoi occhi ci vide innocenza. La voglia di divertirsi, scherzare, come ogni ragazzino. Anche se a diciannove anni, tanto ragazzino non lo era più. Vedeva anche molto altro che non sapeva spiegarsi, nel suo sguardo attento, nei suoi occhi color ghiaccio che prima lo avevano paralizzato e – sciolto.
Da tutto questo aveva capito che avrebbe dovuto andarci piano perché se lo avesse spaventato non avrebbe esitato un secondo a respingerlo.
In sottofondo a tutto questo, in mezzo al corridoio si sente un Louis lamentarsi con i suoi migliori amici.
"Ma che facciamo in tre lezioni? Boh, oggi ha spiegato il sesso etero. Magari la prossima il sesso gay, e poi? La terza? – No, no aspetta ci sono," bloccò con una mano Liam, "magari alla terza fanno vedere i rischi che si trovano per quelli come te che gli piacciono quelli con l'attrezzo made in Marocco. Perché, beh, possono avere anche un bestione ma, sai, mai fidarsi della roba che viene dai quei posti. Molto spesso è tutta scena e poi ti ritrovi con uno che soffre di disfunzione erettile!"
Liam scocciato lo superò andando velocemente verso la classe, mormorando un "ma vaffanculo!" mentre quello dagli occhi blu dietro gli urlava un "mi raccomando Liamuccio caro, mi fido di te!"
Angolo Autrice:
Guess who's back!
Eccomi col secondo capitolo, nonostante io non abbia avuto alcun commento del tipo "sì, continua!" ma, semplicemente, ho capito. Chi è che va a leggere una fan fiction con un solo capitolo? Nemmeno io lo farei, quindi. Quindi l'ho fatto per me. Perché mi piace scriverla, e va bene così. Ovviamente non sarò una di quelle autrici che aggiorna ogni giorno, ma una volta a settimana – penso. Faccio un classico linguistico, e trovare solo il tempo di respirare è difficile, quindi – capitemi.
Bene, i personaggi si stanno piano piano definendo eeee..
E, niente, votate se vi è piaciuto e lasciatemi, se volete, un commento con i vostri pareri sui personaggi o sulla storia in sé, lo amerei!
-G
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Fall. | larry
FanfictionFall. Verbo inglese dal significato cadere. Ci sono tanti modi per cadere. Chi scivola dalle scale, chi inciampa, chi "fall in love". Oppure, chi cade in un tranello. Chi lo sa. _____________________ Harry, con la paura di sentire emozioni troppo fo...