Day 0 | Meeting the cast

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Louis era agitato. No, anzi. Forse agitato non rendeva bene l'idea: Louis era terrorizzato. Aveva partecipato ai casting quasi per scherzo e mai avrebbe pensato che sarebbe stato preso realmente nel programma.

Nelle settimane che precedettero la partenza per il Canada, poi, si ritrovò a pensare molto riguardo al motivo della sua partecipazione immediata al programma: d'altronde, durante le pre-selezioni, non aveva interagito con nessuno - a parte Eleanor e quel coglione di Harry Styles, si corresse mentalmente - quindi come potevano aver subito trovato una persona a lui compatibile?

Aveva paura che fosse tutta una fregatura, quel reality show, ecco la verità. E poi lui non era un tipo avventuroso o sportivo, per niente: era pigro, svogliato e la prima e ultima volta in cui andò in campeggio fu quando aveva solo sei anni. Non sapeva come avrebbe potuto reggere quasi un intero mese immerso nella natura e in compagnia di un completo sconosciuto.

Sospirò rumorosamente e si sistemò sul sedile, puntando il suo sguardo fuori dal finestrino e ammirando il panorama dall'alto: sperava in questo modo di non pensarci più, anche perché ormai aveva accettato e non poteva più tirarsi indietro.

Quando finalmente l'aereo atterrò e tutti i passeggeri scesero, i venti concorrenti si riunirono attorno al presentatore, Liam Payne - stella nascente della televisione - che li stava aspettando all'uscita, come concordato.

«Bene, ragazzi, ci siete tutti?» chiese contandoli e chiamandoli successivamente uno ad uno. «Perfetto, nessun contrattempo, per fortuna. Siete pronti?» domandò poi, cercando di caricarli, notando l'agitazione generale.

In realtà erano tutti eccitati all'idea di compiere quel viaggio, sarebbe stata un'esperienza sicuramente bellissima, a prescindere dal risultato finale. Le uniche persone che avevano un'espressione da funerale erano Harry e Louis che, non appena si videro, assunsero una posa e un atteggiamento di insofferenza e sfida allo stesso tempo. Non vedevano l'ora che quell'incontro finisse, così non si sarebbero più visti e sarebbero andati ognuno per la propria strada, conoscendo finalmente il rispettivo compagno di avventura con cui sarebbero di certo andati d'accordo.

«Ora, ascoltatemi tutti attentamente! Lo dirò una volta e basta» cominciò Payne, interrompendo il brusio eccitato dei concorrenti, che si stavano scrutando tra di loro per capire con chi sarebbero stati in coppia. «Vi darò una busta, che non dovrete aprire finché non sarete sull'elicottero che vi porterà al vostro luogo di partenza. Lì troverete scritte alcune informazioni in più riguardanti lo svolgimento della prima tappa. Vi ricordo che ogni coppia sarà in un parco nazionale diverso, quindi non vi incrocerete mai, salvo qualche eccezione. Il gioco è basato sulle coppie, non sui gruppi di persone. Altra cosa importante: sarete dotati di un kit medico, una mappa con le descrizioni dei paesaggi che vedrete e di videocamere per riprendere ogni minuto del vostro viaggio. Ricordate di riprendere soprattutto il vostro compagno e non il panorama, a quello ci abbiamo già pensato noi con delle riprese in alta definizione. Il pubblico vuole vedere voi, il resto è solo di contorno. Ogni giorno avrete una meta da raggiungere e lì troverete un baule con acqua, cibo e due videocamere per il giorno successivo. Avete domande?»

Si guardarono tutti tra di loro, in silenzio e con il cuore a mille. Il gioco stava davvero per cominciare e nessuno sapeva realmente cosa aspettarsi. Constatato che nessuno aveva dubbi, il conduttore diede ad ognuno di loro le lettere e li portò fino alla pista degli elicotteri, augurandogli buona fortuna.

Non appena Harry salì sul suo, fu preso dal panico - esattamente come poche ore prima, quando l'aereo decollò: se c'era una cosa di cui aveva paura, infatti, era sicuramente l'altezza. Si fece coraggio, strinse forte gli occhi e respirò profondamente, per calmarsi.

«Harry, raccontaci chi sei e cosa ti aspetti da questo programma» una voce dall'accento irlandese lo distrasse dalla propria concentrazione.

Aprì gli occhi, un po' scocciato. Un tizio biondo con una telecamera enorme - con cui lo stava inquadrando - stava pazientemente aspettando una sua risposta.

Notando la confusione del riccio, questo sussurrò: «Sono Niall, uno dei due cameraman della tua coppia. Vi riprenderò di nascosto, sarò a metri e metri di distanza da voi. Non vi accorgerete nemmeno della mia presenza, tranquillo.»

«Pensavo che saremmo stati soli, niente medici e niente operatori esterni... non è una delle regole del programma?» chiese ancora più confuso Harry.

«Oh, piccolo e ingenuo ragazzino, la televisione è completamente diversa una volta che ci sei dentro. Per invogliare il pubblico a guardare è ovvio che si omettano certi dettagli, ma come potevi pensare che vi avremmo davvero lasciati al vostro destino? E se uno si ferisse gravemente? Non possiamo permetterci incidenti simili in uno show al suo debutto. Però, come ho già detto, vi terremo sotto controllo da molto lontano e ve la dovrete cavare da soli a tutti gli effetti» terminò facendogli l'occhiolino.

Harry annuì, leggermente sollevato nel sapere che sarebbe stato in qualche modo tutelato. L'elicottero tremò a causa di un buco d'aria e il ragazzo si strinse forte a ogni cosa che potesse dargli un sostegno. Voleva scendere il prima possibile o sarebbe svenuto - o ancor peggio, avrebbe vomitato. E decisamente non ci teneva a fare una figura del genere davanti alle telecamere.

Niall lo spronò a parlare per distrarlo, facendogli aprire la busta con le istruzioni riguardanti la prima tappa. Harry acconsentì, anche perché troppo curioso di saperne di più e cominciò a leggerne ad alta voce il contenuto.

Salve, Harry Styles! E' con grande piacere che le comunichiamo che Exploring Canada è ufficialmente iniziato!
In questo momento sta sorvolando il territorio canadese per arrivare al luogo in cui tutto avrà inizio per lei e il/la suo/a compagno/a d'avventura, ovvero in un rifugio nel Parco di Algonquin, il parco più grande e famoso situato nell'est del Paese e a poche ore da Toronto e Ottawa. Lì troverà il suo zaino con all'interno tutto il necessario per sopravvivere, compresi i vestiti che lei stesso ci ha spedito, e la mappa che vi comunicherà il percorso da seguire per completare la prima tappa.
Il gioco avrà inizio domani, quindi una volta arrivato dovrà andare nella camera che le abbiamo riservato e rimanerci fino a quando uno dei nostri operatori le comunicherà di uscire. Il/la suo/a compagno/a di avventura sarà nella stanza adiacente, ma le è proibito parlarci, vederlo/a e/o scoprire la sua identità. Se una di queste cose avverrà, sarete entrambi esclusi dal programma.
Buon viaggio e buon divertimento,
la Produzione

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