Sono una di quelle ragazze che sembrano appena uscite dalla penna di qualche scrittore con poca creatività , vestita bene,sorridente,gentile con tutte le persone che incontra.Ma a mia sfortuna sono abbastanza reale,ho 16 anni e vorrei che la mia vita fosse diversa da come è ora,non sogno le cose che sognano tutti a quest'età : viaggi, feste,storie d' amore e tutto il resto. A me basterebbe poter scegliermi i vestiti e non essere costretta a fare cose che non mi piacciono.
Sarebbe un bel passo avanti ma ci sono tre problemi: 1)i miei non mi permettono di vestirmi come voglio per loro ci si deve vestire solo con jeans e camicie,per essere vestiti bene. Non ho libero arbitrio su niente,nemmeno su me stessa sui miei capelli o il mio trucco che,per inciso, comprende solo correttore e matita; 2) le persone,nessuno escluso, che ti giudicano 24h su 24; 3) devo fare bella figura.
Quest'ultimo riassume un po' i primi due, però aggiunge una cosa cioè che tutto quello che faccio lo devo fare per i miei genitori. Diciamo pure che il mio problema sono loro, due persone che non fanno altro che parlarsi male alle spalle a vicenda cercando di avermi dalla loro parte, raramente si dicono le cose in faccia, però sono d'accordo su una cosa: la mia vita. Credo si siano messi d'accordo su ogni aspetto della mia esistenza prima che io nascessi. È di sicuro così perché non mi lasciano scegliere niente è come se io potessi mettere a rischio il loro piano della mia vita. Probabilmente è così,quindi mi danno false libertà,false scelte per tenermi buona, io li lascio fare, gli lascio credere che stia bene in questa falsa vita perfetta.
Forse è anche un po' colpa mia che avrei dovuto essere meno ubbidiente fin da piccola come tutti gli altri miei compagni invece da piccola ero ubbidiente, non facevo capricci e non chiedevo mai niente più di quanto mi spettasse. Eppure quando andavo un pomeriggio a casa delle mie compagne di scuola ero invidiosa perché loro avevano cose che i miei non mi avrebbero mai comprato come le scarpe con le lucine, la casa di Barbie, una penna con i delfini o la maglietta di un cartone animato. "Non ti serve davvero quella cosa,Camilla." Mi sentivo rispondere quando gli chiedevo di comprarmi un oggetto. Ho imparato che non chiedere era meglio dato che non mi avrebbero mai accontentato.
Aspettarsi cose impossibili è da sciocchi e a modo mio, lo avevo imparato ma crescendo me ne sono dimenticata e ora mi aspetto sempre il meglio dalle persone sono sempre disponibile e pronta a dare una mano ma gli altri non lo sono altrettanto per me. Dovrei smetterla di credere nelle persone. Non ci riesco è più forte di me, quando stringo un legame con qualcuno io farei di tutto per questo qualcuno ci metto tutto il mio cuore e con tutto il mio cuore cado quando mi rendo conto che per me l'altro non alzerebbe un dito. Vorrei dire che è così per tutti eccetto che per le mie migliori amiche,vorrei dire che rendono più bella la mia vita, che nessuna potrebbe vivere senza l'altra ma non è così. Eravamo alle medie insieme ma scegliendo ognuna un liceo diverso ci siamo separate, io e Laura al classico,in due sezioni diverse, Alessandra al linguistico e Elena allo scientifico. Laura ha poi conosciuto Bianca e complice lo stare nella stessa classe e l'amicizia che si è allargata alle famiglie io sono andata in secondo piano. Così Laura e Bianca sono diventate inseparabili e pur andando in scuole diverse Alessandra e Elena sono rimaste migliori amiche. Io? Sola. Ormai ci ho fatto l'abitudine. Ero affezionata soprattutto a Laura e non le rimprovero niente e tantomeno non posso non voler bene a Bianca che è una ragazza dolcissima , così cerco di sembrare felice per loro quando vanno a fare shopping insieme o in vacanza nello stesso posto ma mi viene da chiedermi cos'ho sbagliato o se sono io ad essere sbagliata e mi viene da piangere e urlare al mondo che non c'è la faccio più ma non ho il coraggio neanche di dirlo a qualcuno come mi sento. Le notti le passo su Tumblr a guardare foto e leggere post tristi, con la musica al massimo nelle orecchie, con il mio libro preferito vicino, cercando di soffocare i singhiozzi che interrompono il silenzio dell' oscurità. Non posso fare a meno di pensare alla frase "È sincero il dolore di chi piange in segreto"
-Marziale
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Survive
RandomQuesta storia parla di Chiara, una ragazza di 16 anni che vive i sentimenti comuni a molti in questi in questa età,che è piena di emozioni forti sia negative che positive. È una storia vera e reale senza draghi che appaiono dal nulla e ragazzi belli...