Capitolo 2

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Strinsi i denti quando alzó lo sguardo per poi squadrarmi e scoppiare a ridere. Come immaginavo.
"Sisi okay" Sbuffai e mi misi sotto le coperte. Non la smetteva propio di ridere eh.
"La finisci?"
"No"Rispose continuando a ridere e asciugandosi le lacrime che gli erano scese per il troppo ridere. Mi girai nel letto dandogli le spalle .
"Buona notte Harry" Gli dissi.
La mattina arrivó più o meno presto dato che con gli incessanti e fastidiosi commenti di Harry facevo davvero fatica a dormire. Stava ancora dormendo. Si era addormentato con il sorriso, era troppo dolce , mi avvicinai staccando il telefono che avevo messo a caricare la sera prima.
Facendo il più piano possibile gli scattai una foto ma si sentì il rumore del flash. Presa dal panico corsi sotto le coperte del mio letto il più veloce possibile, lo vidi muoversi ma tornando poi a dormire. Tirai un sospiro di solievo. Sbloccai il telefono e guardai la foto, si intravedevano le fossette e l'espressione da incazzato a vita era rimpiazzato da una espressione rilassata e completamente in pace. Quando era sveglio sembrava esserci incostantemente una lotta dentro di lui, mentre ora, aveva una espressione angelica.
Vidi li zaino appoggiato a letto e decisi dalle sue condizioni che forse era il caso di sistemarlo. Iniziai a tirare fuori vestiti , intimo e cose varie per poi ripiegare tutto e sistemare tutti balsami e bagnoschiumi. Lasciai fuori alcuni vestiti che era decisamente il caso di lavare . Li appallottolai e andai ad aprire la porta cercando di non fare cadere tutto. Andai al bancone dove la sera prima avevamo pagato.
"Scusi qui c'è una lavanderia?" Chisi al signore che come ieri puzzava di birra e fumo.
"Si dolcezza vuoi che ti accompagni?"
"No, mi basta che mi dica dove si trova" Dissi schifata si aper il nomignolo sia capendo a cosa alludeva.
"Ultima porta in forndo al corridoio"
"Grazie"
"Di niente dolcezza"
Mi incamminai a passo veloce verso la lavanderia . Misi tutto dentro e accesi. Ne approfittai per chiamare Terry.
"Hey tesoro come stai?" Mi rispose lei, la mia migliore amica.
"Tutto bene..scusa se ieri non ti ho chiamata ma ho avuto un contrattempo.." E le raccontai tutto.
"Wao! È carino?"
"Si, decisamente. Ma non iniziare a farti i tuoi soliti filmini mentali Terry, è solo un compagno di viaggio"
"Un compagno di viaggio a quanto pare molto carino"
"Non cambia niente" Dissi scuotendo la testa.
"Bhe magari..."Eccola giá che fantasticava.
"Non esite e poi non lo conosco"
"Bhe questo non è un grosso problema. "Sentii il bip un po stridulo della lavatrice. Dovetti attaccare a Terry. Presi i vestiti e li infilai nell'asciugatrice. Aspettai per poi prenderli e tormai in camera.
Lo vidi giá in piedi intento a rifare anche lui lo zaino.
"Buongiorno" Dissi ma non ricevendo una risposta.
"Che ne dici se oggi facciamo un giro per la cittá?" Chisi pensando che forse sarebbe stata una bella idea per conoscerci meglio.
"Non sto facendo un fottuto giro turistico okay? Ma dato che sei tu che sai la strada fa come vuoi" Bene allora avremmo fatto il mio "fottuto giro turistico".
Raccattammo dalla stanza la nostra roba e uscimmo dalla stanza . Portammo le chiavi al signore e salutai mentre Harry..bhe ovviamente no. Mi affrettai a raggiungerlo.
"Educato come sempre.." Dissi a bassa voce ma a quanto pare mi sentì.
"Hai ancora da sbrontolare?"
"Sei antipatico"
"Non mi intessa la tua opinione." Scossò le spalle. Continuai a camminare. E mi fermai di colpo vedendo un chiosco di Kebab . Erano le 11:30 e il mio stomaco iniziava a brontolare.
"Harry?" Lo chiamai fermandomi.
"Che vuoi?"
"Ho fame ci possiamo fermare?"
"Si tanto ho fame anche io."
"Ti piace il Kebab?" Chiesi.
"Si" Gli indicai il chiosco e attraversammo la strada per raggiungerlo. Ordinammo due panini e sta volta pagai io ricevendo vari commenti poco carini da perte di Harry. Ci sedemmo uno di fronte all'altro. Alzai lo sguardo e i nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo prima di vederlo riabbassare la testa e continuare a mangiare il suo panino e lo stesso feci io. Lo beccai qualche volta a alzare lo sguardo per guardarmi ma non ci feci caso.

POV.HARRY
La avevo sentita scattare quella foto sta mattina. Non so perchè lo avesse fatto ma decisi di non dire nulla a riguardo. Era la prima volta che dopo tanto tempo riuscivo a dormire su un letto. Era da tanto che ero in giro e dormivo dove mi capitava ma il più delle volte era in un fottutissimo bar che restava aperto fino a lungo. Sta mattina quando aveva parlato di stare nei dintorni la ringraziai mentalmente. Non sarei riuscito a camminare kilometri e kilometri anche oggi. Gli ho risposto male lo so ma mi veniva quasi in automatico. Non sapevo niente di lei ma non le avrei chiesto nulla, in fondo non mi interessava. Era ancora intenta a mangiare quel panino ormai più grande di lei. Era buffa. Mi avvicinai e le presi una lunga ciocca dei sui capelli tra le dita. La vidi fermarsi con il panino tra le labbra per poi prendere un profondo respiro e rincominciare a mangiare.
"Sono davvero lunghi" Dissi a bassa voce rigirandolo tra le dita. Le arrivavano quasi ai fianchi, ma erano belli di un castano scuro quasi nero mentre le punte erano più chiare. Lasciai la ciocca che le ricadde sulla faccia. La spostó velocemente portandosela indietro. Si scosso le mani forse per scrollarse briciole attaccate ad esse.
Mi alzai e uscimmo.
"Dove andiamo?" Chise.
"Sono stanco andiamo in quel parco lá." Indicai un parco infondo alla strada. Annui e ci dirigemmo verso il prato. Mi sdraiai a terra mentre il sole mi scaldava il corpo. Ero esausto ma a quanto pare Trisha lo era anche più di me perchè si addormentó prima di me. Aveva un espressione stanca in viso direi anche un po turbata. Forse le mancava la sua famiglia ma non credo propio... a me manca davvero tanto, avevo ereditato una casa a Manhattan da parte dei miei zii. Non mi avevano lasciato nessuna indicazione solo l'indirizzo. Erano morti qualche mese fa in un incidente aereo,ma non mi importava di loro, non mi hanno mai cercato perche mi dovrebbero macare? Non c'è motivo. Qualche goccia iniziò a cadere, fino a poco tempo fa era bellissimo e ora che si era finalmente addormentata e non avrebbe potuto tartassarmi di domande questo fottuto tempo mi pigliava per il culo. La alzai delicatamente da terra cercando di non svegliarla o avrebbe rincominciato la parlantina, la presi in braccio e andai a cercare una tettoia o anche solo un posto un po più riparato, finalmente trovai una di quelle casette di plastica per bambini in mezzo al parco vicino ad altri giochi e mi ci infilai detro. La tirai dentro con me e mi meravigliai che non si fosse ancora svegliata. Doveva essere davvero stanca, mi appogiai con la schiena alla casetta e chiusi la porticina per non far entrate la pioggia. Aveva la testa appoggiata al mio petto. Le misi una mano sulla fronte, scottava. Aveva le guance arrossate a causa della febbre. Mi levai la giacca e gliela avvolsi attorno. Era davvero piccola confronto a me e la giacca la copriva fino alle ginocchia. Quando la vidi al bar era tutta bagnata si deve essere raffreddata. Presi una ciocca che le era finita sul viso e iniziai ad giocarsi. La arrotolavo al dito per poi riarrotorarla era un giochino sapacca maroni ma non sapevo che altro fare. La sentii tremare, la tirai un po su e la strinsi a me cercando di riscaldarla. Dopo qualche minuto la sentii muoversi sotto di me e si stropicciò gli occhi.
"Dove siamo?" Chise con voce ancora un po assonnata.
"Sta piovendo e ho visto questa casina e mi ci sono infilato dentro per riparmi. Tu ti eri addormentata , e hai anche la febbre" Si mise una mano sulla fronte confermando.
"Grazie Harry" Disse riappoggiandosi. Non risposi, non c'era motivo per cui avrebbe dovuto ringraziarmi.
"Ha smesso di piovere?"
Aprii la finestrella, stava ancora diluviando. Se avesse continuato cosi avremmo passato la notte li. La vidi scoppiare a ridere.
"Che c'è da ridere?"
"Niente è solo strano...cioè hai visto dove siamo?" Disse guardandosi attorno e aprendo le bracciaper sottolinearlo.
In effetti era buffo e mi lasciai contagiare dalle risate.
Era bella quando rideva, ma niete che non avessi giá visto.
Piegó la testa ridendo e sbattè contro il muro in plastica facendomi aumentare le risate. Si toccó la parte dolorante e continuó a ridere. Ci avrei rimesso un polmone, la presi per i fianchi e la avvicinai un po a me.

POV.TRISHA
Mi prese per i fianchi avvicinandomi a lui, ero sicuramente diventata rossa, pressó una mano sulla mia fronte forse per controllare se avessi o no ancora la febbre che a quanto pare dalla sua espressione non se ne era ancora andata. Era stato premuroso, quando mi sono svegliata gli ero completamente addosso e mi aveva coperto con la sua giacca. Avevo ancora un po del suo odore sulla maglietta che era stata a contatto con il tessuto profumato della giacca di Harry. Si sentiva ancora la pioggia cadere costante sul tettuccio della casina. Mi appoggiai con una spalla ad una parete lasciando uscire uno sbuffo. Aveva lo sguardo assente, chissá a cosa pensava, magari un giorno si sarebbe aperto con me, non pretendevo che lo facesse adesso ma magari in un futuro. Sarebbe stato bello conoscerci meglio. Ogni tanto pensavo a cosa sarebbe successo una volta arrivati a Manhattan, sicuramente ognuno avrebbe preso la propia strada dimenticandoci completamente. Non sapevo bene ancora cosa fare una volta arrivata , avevo pensato di trovarmi un lavoretto e iniziare trovando un posto dove poter stare. Ma erano tutti pensieri. E lui? Cosa avrebbe fatto una volta arrivato? Forse aveva la fidanzata la? Magari non aveva nessuno propio come me...

{Salveee. Che ve ne pare? Mi sono impegnata abbastanza. Fatemi sapere se è il caso di continuare}

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 14, 2015 ⏰

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