Come ogni giorno sono andato a scuola sono un po' sfigto quindi vengo perso di mira spesso, ma ormai ci ho fatto l'abitudine.
Mentre stavo facevo i compiti bussarono alla porta, andai ad aprire, era un signore sulla cinquantina con i capelli bianchi e corti e non troppo alto.
Si presentò :《 Sono Wolf Bartolomeo, c'è per caso tua madre in casa?》
Diffidente gli risposi con un freddo :《SI》.
La chiamai e lei immediatamente scese le scale di
legno laccate con una vernice trasparente.
Appena sceso l'ultimo gradino, guardò verso l'ingresso e si fece scivolare dalle mani la teiera di porcellana bianca del sevizio nuovo.
Sobbalzai.
Bartolomeo si fece avanti per aiutarla a raccogliere i cocci ma lei era inorridita dalla sua presenza.
Mi disse di andare in giardino a giocare e si appartò in cucina con lui.
Io rimasi ad originale da dietro la porta, con tono di voce alto gli disse :《Vattene da casa mia assassino!》.
Non capivo come mai un signore così gentile potesse essere un assassino.
Facendo delle ricerche su di lui ho solo scoperto che è uno dei migliori insegnati di equitazione del paese.
Non chiesi niente a mia madre perché tanto sapevo già la sua risposta.
Quella notte non riuscì a dormire avevo il continuo pensiero di Wolf che mi frullava nella testa.
STAI LEGGENDO
Hors is not dagerous
AdventureL'amore di un ragazzo verso il suo cavallo che verrà impedito varie volte della madre ma che grazie ad una persona speciale continuerà a crescere in lui. Carlo dopo la morte del marito durante una corsa ad ostacoli non vuole più aver a che fare con...