(Nella foto: palazzo Volta)
L'aria fresca e salata della riviera quel giorno arrivava fin nel centro di Genova, e Cornelia si ritrovò ad essere ancora più emozionata per l'imminente partenza della sua famiglia alla volta di Camogli, dove avrebbero passato come ogni anno l'estate. L'attesa però era snervante e mancavano ancora quasi otto ore prima che suo padre e suo fratello Massimiliano tornassero dall'incontro che avevano quel giorno per lavoro. Da quandoMassimiliano aveva compiuto quindici anni suo padre aveva deciso di introdurlo alla vita finanziaria della famiglia, dato che un giorno ne sarebbe stato l'erede ed ormai i due fratelli passavano molto poco tempo assieme.
"Cora, Michela non sa farmi i capelli belli come i tuoi, mi potresti pettinare tu stamattina?" le chiese una bambina di sette anni che fece irruzione nella sua camera munita di pettine e nastri, mentre la loro balia Michela la rincorreva. "Signorina Lucrezia ve ne prego, non disturbate vostra sorella!" esclamò la donna. "Non preoccuparti tata, le acconcio i capelli con piacere!" esclamò Cornelia sorridendo mentre si allontanava dalla finestra aperta che dava sull'androne del palazzo. "Li voglio proprio come i tuoi, uguali identici!" esclamò nuovamente la sorellina con fare autoritario mentre sedendosi sulla sua sedia da toelettatura le porgeva il necessario per acconciarla. Cornelia iniziò a pettinare i lunghi e lisci capelli castani di sua sorella, ed osservò i suoi occhi verdi come smeraldi riflessi nello specchio, e si ritrovò a pensare che erano totalmente diverse dato che lei invece aveva dei capelli mossi e neri come la pece ed occhi blu come il mare. Suo fratello e sua sorella si assomigliavano molto ed erano copie di suo padre, mentre lei era a quanto pare la copia di sua madre. Quando morì dando alla luce Lucrezia, lei aveva solo tre anni e non la ricordava molto, ma suo padre affermava che era la donna più bella che lui avesse mai viso e suo fratello che fosse una madre amorevole e piena di premure per loro. Le mancava molto avere una figura materna, ma la madre di Matteo, il suo migliore amico, la faceva sentire come se fosse una di famiglia. Era molto legata a lui ed era impaziente di partire anche perché avrebbero raggiunto gli Spinola a Camogli. Matteo aveva due anni in più di lei, ed era un amico perfetto poiché con lui poteva comportarsi da maschiaccio senza essere rimproverata come invece faceva suo fratello. Le loro madri erano cugine e quindi si conoscevano fin dalla nascita. Matteo aveva anche una sorella più piccola, Ludovica di un anno più grande di Lucrezia e le due erano inseparabili, anche se avendo entrambe due caratteri forti bisticciavano spesso. " Ecco fatto Lulu, ora sei anche più bella di me!" le disse Cornelia ammirando la bellissima acconciatura fatta alla sorellina. "Non è vero, non potrò mai essere bella come te, perché tu sei la più bella di tutte!" esclamò Lucrezia. "Non dire stupidaggini, non è vero sei molto bella anche tu Lulu." le rispose Cora arrossendo un poco per quelle parole. "Anche Teo dice che tu sei la più bella!" le rispose nuovamente la sorellina prima di saltellare fuori dalla sua stanza. A quelle parole Cornelia perse un battito e sentì il suo stomaco contorcersi. Era da un po' di tempo che ormai anche solo sentir nominare Matteo si sentiva frastornata. Quei sentimenti erano a lei oscuri e nuovi, e portandosi una mano al cuore si domandò se era normale a dieci anni provare quelle strane sensazioni.
La giornata passò molto lentamente poiché, si sa, quando si attente impazientemente qualcosa, il tempo trascorre in modo diverso, ma alla fine arrivò il crepuscolo, e con lui anche l'ora della partenza. Cornelia e Lucrezia stavano attendendo impazientemente nella sala il rientro di suo padre e di suo fratello, che stavano tardando ad arrivare, e per passare il tempo, si misero a suonare il pianoforte a quattro mani, fino a quando un vociare nell'androne del palazzo le fece ridestare. "Lulu tu continua a suonare, vado a vedere che succede."disse Cornelia alla sorellina mentre iniziò a correre verso l'entrata, ma una volta arrivata vide chiaramente la carrozza degli Spinola e il Barone Giorgio discutere animatamente con suo padre e si nascose dietro una colonna. I due stavano urlando, ma non riuscì a comprendere ciò che stessero dicendo e così cercò di avvicinarsi, ma una mano le si appoggiò sulla spalla facendola sussultare. "Lo sai che è maleducazione origliare Cora? Che ci fai qui?" le chiese suo fratello con un sorriso "Massi, mi hai spaventato!" esclamò la bambina portandosi una mano al petto ed ansimando, ma poi continuò "Cosa sta succedendo? Perché nostro padre sta discutendo col Barone?" chiese con un filo d'ansia. "Non lo so, quando siamo arrivati la sua carrozza era già qui e nostro padre mi ha ordinato di salire, è già mezz'ora che sono li a litigare." bisbigliò lui "Allora stavi origliando anche tu!" esclamò Cornelia portandosi le braccia al petto e gonfiando le guance "quindi non puoi farmi la predica!" "Smettila sono tuo fratello maggiore posso farti tutte le prediche che voglio!" sbottò spazientito mentre prendeva la sorella per mano e la conduceva su per le scale del palazzo. "Cosa fai?! Voglio sapere cosa succede!" esclamò Cornelia mentre cercava di liberarsi dalla presa ferrea di suo fratello. "Papà è già molto arrabbiato, facciamoci trovare dove dobbiamo essere, non ho voglia di ricevere dei rimproveri a causa della tua curiosità!" esclamò e Cornelia sbuffando si lasciò trascinare nuovamente nella sala dove Lucrezia, una volta visto il fratello, smise di suonare e corse ad abbracciarlo. Passarono pochi minuti e il Marchese Filippo Volta fece il suo ingresso nella sala dove i suoi figli maggiori lo attendevano trepidamente per poter soddisfare la loro sete di curiosità. La prima cosa che notò Cornelia, era il suo viso stravolto e ciò era strano perché suo padre non mostrava mai le sue emozioni. "Ragazzi miei, non partiremo per Camogli questa sera." disse sedendosi sul divano difronte ai suoi figli. "Come? Per quale ragione?" chiese suo fratello "Vi basti sapere che i rapporti con gli Spinola sono stati troncati inevitabilmente e irrimediabilmente. Non voglio che abbiate più alcun rapporto con quella famiglia, sono stato chiaro?" la notizia lasciò Cornelia in stato tale di immobilità e sorpresa che le proteste di sua sorella e di suo fratello le arrivarono come lontane. Non avrebbe mai più potuto vedere Matteo, ne sua madre, ne Ludovica. Dopo aver realizzato ciò si lanciò ai piedi del padre ed iniziò a pregarlo "Vi prego padre. Almeno con Matteo e Ludovica vi prego permetteteci di rimanere amici, sono gli unici che io abbia oltre ai miei fratelli, vi prego!" terminò in lacrime. A quelle parole il Marchese le prese delicatamente il volto tra le sue grandi mani e con occhi colmi di dolore le disse "Tesoro ti prego non fare così. Non riesco a vedere i tuoi occhi colmi di lacrime! Quello che faccio è per il vostro bene, non voglio che abbiate più alcun rapporto con gli Spinola, inoltre il Barone mi ha riferito che partiranno questa notte stessa per Milano, e si stabiliranno lì anche se Matteo ha avuto da ridire molto da quanto mi ha riferito, quindi avrete rare occasioni per incontrarvi." Affermò lasciandole il volto ed alzandosi. "Cosa mai è potuto accadere per creare uno screzio simile padre? In così poco tempo poi? Perché?" urlò Cornelia. "Non è questo il modo di rivolgerti a tuo padre, mi hai capito? Tu ubbidirai senza replica! Ti vieto di vedere o scrivere a Matteo o a Lucrezia, dimenticatevi degli Spinola sono stato chiaro?" urlò autoritario. Ma ora l'unico pensiero di Cornelia andava a Matteo, che probabilmente non avrei mai più rivisto, e corse via da quella stanza senza badare ai rimproveri di suo padre e ai richiami dei suoi fratelli fino a raggiungere la sua camera e dopo essersi chiusa la porta alle spalle si lasciò ad un pianto liberatorio accasciandosi su se stessa. Il suo mondo era crollato ed ora non aveva più ragione di essere felice, ma giurò che avrebbe scoperto ciò che suo padre tanto celava a lei ed ai suoi fratelli. Non avrebbe rinunciato a Matteo così facilmente.
Salve, questa è la mia prima storia su Wattpad, quindi fatemi sapere cosa ne pensate!! Spero vi sia piaciuto questo capitolo, vi mando un mondo di baci.
Xoxo Ramocla
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Menzogne d'amore (sospesa)
Historical FictionCornelia Maria Vittoria Volta, è la secondogenita del Marchese Filippo e della Contessina Vittoria, morta dando alla luce la minore dei suoi figli, Lucrezia. La sua famiglia è ai vertici della società genovese nella seconda metà del settecento, pos...