iniziai a preparami, mi misi un paio di jeans strappati di colore nero, delle vans nere e una canotta scollata bianca con una felpa blu scuro, sulla canotta c'era scritto "easy". mi truccai con una riga di eye liner sottile, mi misi il mascara e un rossetto marrone chiaro.
presi il mio zaino, le cuffiette e il biglietto del treno e mi avviai in stazione.ero li davanti al palco, non c'era ancora nessuno, ero lì da sola, come sempre. ma era diverso sta volta, non mi sentivo vuota anzi mi sentivo, non lo so piena, completa.
Alberico uscì dal palco per vedere se c'era qualcuno, io iniziai a fangirlare, ma mi fermai quando il suo sguardo si poso su di me.
in quell'istante mi accorsi della sua bellezza, di quando era semplice e basso, era perfetto.
«ciao bellissima sei qui per vedere me?» disse con una voce tranquilla.
«si, sono in anticipo volevo vederti per bene.» dissi con voce tremante.
ero emozionata e se ne accorse, scese dal palco e venne davanti alla transenna dove mi trovavo io.
mi abbracciò e io ricambiai.
«allora qual'è il tuo nome principessa?»
«victoria»
«victoria ti va di fare un giro mo'?»
«certo!» dissi entusiasta.
girammo per Bologna e mi parlò della sua vita e io parlai della mia, mi chiese che cantante mi piaceva oltre a Bieber.
«michele bravi, è fantastico e la sua voce mi da sicurezza.»
«io lo conosco.» disse.
« lo so avete anche fatto una collaborazione, io so tutto.» dissi ridendo, e lui rise.
il giorno passo in fretta e dopo che tutte le fan se ne andarono mi prese per mano e iniziammo ad andare in giro, era come se ci conoscessimo da anni.
mi mise un braccio in torno alle spalle e io rabbrividì.
si fece tardi e mi accompagno in stazione.
«mi dai il tuo numero?» chiese imbarazzato.
«certo, dammi il telefono che mi salvo»
mi porse il telefono sorridendo, andai su contatti e feci 'aggiungi contatto' andai sul nome e scrissi 'Principessa🌹'
«posso salvarimi così?» gli porsi il telefono, lesse il nome e sorrise.
«certamente, tanto sei solo tu la mia principessa!» disse porgendomi il telefono.
scrissi il numero e lo salvai, gli ridai il telefono e con voce triste gli dissi
«devo andare è il mio treno»
«tranquilla non essere triste sto una settimana qui, ci vediamo domani se ti va, tanto è iniziato il ponte oggi.»
mi ero dimenticata che c'era il ponte, non so esattamente di cosa ma si stava a casa una settimana.
«si va benissimo» dissi sorridendo.
«buona notte principessa» disse e subito dopo mi bacio sulla guancia, rabbrividii.arrivai a casa e mi misi a dormire ero davvero stanca e felice.
CIAO A TUTTI, MI SCUSO PER GLI ERRORI E SE FA SCHIFO MA HO IN MENTE UN PEZZO SOLO CHE PRIMA DEVO SCRIVERE ALTRE COSE E LA FANTASIA UN PO MANCA.
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Alberico.
Short Storypremetto che questa è una storia inventata e mi piacerebbe tanto che accadesse ma non può succedere, farà schifo ma volevo provare.