Arrivai con qualche minuto di ritardo,lo feci di proposito,non sapevo nemmeno io il perché,ma lo feci.
"Finalmente,con tutte le comodità" disse guardandomi in malo modo.
"Non è colpa mia se all'improvviso chiedi di vedermi e io ho altro da fare.." Mi affrettai a rispondere,poi dissi
"Posso sapere cosa vuoi?"
"Devo partire,vado a Dublino per 3 settimane"
"Ah...e io cosa dovrei fare?" Dissi cercando di non far trapelare emozioni. Volevo piangere.
"Nulla,volevo solo dirtelo...e salutarti."
Guardai verso il basso e dissi
"non ce n'era bisogno...ormai"
Lui capii che da un momento all'altro avrei pianto e come suo solito anziché restare con me decise di squagliarsela freddamente,mettendosi fintamente sulla difensiva.
"Vabbè sei la solita antipatica. A saperlo non t'avrei chiamata."
Decisi di non risponderlo. Non meritava nemmeno la mia rabbia. Sicuramente si aspettava una mia sfuriata,ma mi voltai e me ne andai. Lui non si mosse d'un passo.
Poi lo sentii allontanarsi.
Non era più tempo di rincorrersi. Non più.
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Cose dette mai.
RomanceTutto quello che non sai,e che non saprai mai. Tutto quello che saremmo potuti essere,e che non saremo mai.