La campanella suona,le lezioni stanno ormai per iniziare,io cammino svelta nel corridoio.
-Devo fare in fretta,altrimenti la prof di spagnolo anche questa volta mi farà una ramanzina....Mi dicoLa classe è vicina ma un volantino che non avevo mai visto prima,incollato sulla bacheca attira la mia attenzione..
Sai cantare?Questa è la tua occasione.Cerchiamo ragazze e ragazzi per realizzare i loro sogni.Oh mamma,io amo cantare e non per vantarmi la maggior parte che mi conoscono dicono che mi riesce molto bene ma non ci crederei se in estate avessi vinto quel premio,certo non sarà una cosa importantissima ma su 100 ragazzi hanno premiato proprio me.
-Alì vieni-mi sento dire-la prof è già im classe.
Durante la lezione,non faccio altro a che pensare a quel volantino,devo convincere mia madre a farmi fare i casting,è il mio sogno,voglio cantare.
Finite le lezioni torno a casa e parlo a mia madre del casting,è vicino casa,non può trovare scuse,così dopo varie discussioni si convince
-A che ora sarebbero questi casting?
-Alle 15:00Pranziamo è andiamo nel luogo indicato.
-i casting sono pubblici,devi farlo davanti agli altri partecipanti,aspetta lì finché non sentirai chiamare il tuo nome-Mi dice la una ragazza bionda mentre mi consegna un foglio di carta.
Il cuore mi batte forte,ci sono tantissime persone,entro nella sala e c'è già un ragazzo sul palco
-Mi chiamo Gianluca Ginoble e sono abruzzese.
-Inizia pure a cantare,dice il Signore che poi avrebbe dovuto giudicare.La base parte e lui inizia.
La sua voce era bellissima,ineguagliabile.
-Ti faremo sapere-Commentò il giudice.
Non posso crederci!Quando dicono così non fanno sapere più niente.
La mia autostima scese a un livello inferiore a zero.-Numero undici,numero undici.
-Sono io.
Pian piano cammino sul palco,mi presento e inizio a cantare.
-Ti faremo sapere!
Ti faremo sapere,ti faremo sapere!Sembrava sapesse dire solo quello.
Mia madre mi abbracciò e mi disse:almeno ci hai provato,ci saranno altre occasioni.Si altre occasioni,come no.Se non hanno preso quel ragazzo,come potevo pretendere che prendessero me?!
Mentre continuavo a pensare mi sento fare un colpetto sulla spalla-Puoi andare nell'altra stanza,ci sono tutti i ragazzi che ci hanno provato. Mi disse la segreteria.
Da lontano,intravedo anche il ragazzo che aveva cantato prima di me allora mi avvicino:
-Ciao,ti ho ascoltato,sei davvero bravissimo
-Sei gentilissima,grazie ma purtroppo non è andata molto bene.
-Se ti dico che sei bravissimo devi fidarti,anzi,ci facciamo un bel selfie?
-Un selfie? E perché?-disse sorridendo.
-Perché tu andrai lontano!
-Facciamo il selfie,ma continuo a non credere a quello che dici...ah,io mi chiamo Gianluca,tu?
-Alina,non sei di qui giusto?
-No,sono abruzzese,dopo domani riparto e torno a casa
-capito allora è stato un piacere ascoltarti e conoscerti.
-Piacere tutto mio.Io e Gianluca ci salutammo e tornai a casa.
Il giorno seguente mi stavo preparando per andare a scuola quando ad un tratto sento squillare il telefono di casa.
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Stellinateeee