- Mamma rispondi tu,sto finendo di lavare i denti-urlo dal bagno.
Il telefono continua a squillare,lascio scorrere l'acqua del rubinetto e mi precipito in salotto,prendo il telefono
-Pronto,chi parla?
-La chiamo dall'agenzia,quella dove ieri si sono tenuti i casting
Inizio a tremare-si,mi dica.
Lei è la signora [...] continuò come se stesse leggendo la mia carta d'identità
-Si!sono io.
-Congratulazioni,lei ha superato il casting,la aspettiamo lunedì per il prossimo incontro,alle 17,puntuale,mi raccomando
Io non risposi,iniziai a sudare,il cuore mi batteva forte non riuscivo a muovermi,rimasi immobile fino a quando nom mi sentii una mano sulla spalla
-Figliola,sei pronta per la scuola?È tardi
io annui ma in realtà non aveva capito che cosa mia mamma stava dicendo,pensavo al prossimo casting,che il mio sogno si stava realizzando ma più di ogni altra cosa pensavo a lui,a quel ragazzo,a Gianluca,a parte il nome e la sua provenienza non sapevo niente di lui ma non riuscivo a togliermelo dalla testa...chissà se lo hanno chiamato,chissà se lo rivedrò?"Domani parto e ritorno a casa",le sue parole mi risuonavano nella testa,non poteva doveva esserci,magari ha ricevuto la chiamata in tempo.
Oggi è venerdì,devo distrarmi,non posso pensare a lui per tutto il tempo,Gianluca non ricorderà nemmeno chi sono-ripetevo nei miei pensieriMentre la mia mente proiettava film che forse nemmeno un regista americano sarebbe stato in grado di creare,la campanella suonò,è già ora di tornare a casa
Mamma è in macchina che mi aspetta,salgo e partiamo.
-Com'è andata a scuola?
Mi da una spunta mentre guida-Alina insomma,vuoi dirmi perché da stamattina sembra che sei fra le nuvole?-
-Non te l'ho detto?
-Cosa?
Le raccontai della telefonata e appena le dissi del prossimo incontro parcheggiammo la macchina nel garage.
-Bene,allora lunedì sarà la tua più grande opportunità,capisco ora il tuo comportamento.
In realtà mia madre non aveva capito un bel niente,ma forse era semplicemente come tutte le mamme,capiscono quello che vogliono,oppure come tutte le mamme con cui le figlie non riescono a parlare di quello che le succede,forse era colpa mia,io non parlavo con nessuno,ne con mia madre ne con qualche compagno di scuola,l'unica persona con cui riuscivo a parlare di tutto era Federico,il mio vicino di casa,il mio migliore amico,colui che conosco da quando ero bambina,mio fratelloIl pranzo è pronto,mangio e lavo i piatti,dalla finestra vedo un ciuffo biondo e vado ad aprire la porta
-stellinateee