Capitolo 2.

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Stava nella mia stessa scuola, ma non l'avevo mai notato.
Forse perché eravamo troppi e ricordarsi le facce di chi avevi visto per un secondo era, direi, abbastanza difficile, ma forse di più perché non mi interessava.
Non mi aveva mai preso l'idea di avere un fidanzato. Lo trovavo una perdita di tempo e non avevo neanche voglia di fare la carina per piacere a qualcuno. Oltretutto i ragazzi in classe mia erano stomachevoli, motivo in più per star loro lontano.
Ma lui era diverso. Aveva un'aria così innocente. Si capiva che era timido, perché cercava di deviare lo sguardo quando si accorgeva di essere osservato.
Non come facevo io, che mi incazzavo e rispondevo male.
Aveva un, non so che, di speciale.

Era il terzo giorno di scuola, ma era completamente uguale a tutti gli altri, e anzi sembrava di essere già a metà anno. Una noia mortale. C'era l'intervallo e io stavo chiacchierando con Ambrah e Gwen.
Come sempre, tra una stronzata e l'altra, ridevamo come delle sceme, mentre tutti quelli che passavano ci guardavano male. Sì, perché a noi fregava qualcosa.
Ci raccontavamo le cose più stupide che accadevano in classe, e c'era sempre da ridere.
Tuttavia, quella volta, Gwen aveva novità: un tipo nuovo era arrivato in classe sua, ma non dava l'idea di essere uno stronzo.
Nelle classi del mio anno, c'erano i peggio. Dovevi essere forte di carattere e menefreghista per andare avanti.
Da come ce l'aveva descritto, era una persona timida e tranquilla; educato e, decisamente, responsabile. Insomma, un bravo ragazzo.
《 Sono così curiosa! Non ho mai incontrato un bravo ragazzo! 》 esclamai.
《 No neanch'io! Harr andiamo a conoscerlo!》mi propose Ambrah entusiasta, ed io accettai senza pensarci. Volevo capire che tipo fosse, senza giudicarlo solo per come mi era stato descritto, perché anche a me era successo ed è qualcosa che fa male.
Lei mi afferrò il braccio destro e mi trascinò via, mentre io mi guardavo attorno, credendo per un momento di riuscire a scovarlo tra quelle teste.
La scuola era troppo grande per riuscire a trovarlo.
Decidemmo così di provare a vedere se era in classe, perché non tutti uscivano in "cortile"(sempre se quel sottospecie di microscopico giardino grande un divano a quattro posti così si poteva chiamare), o restavano dentro e gironzolavano per i corridoi, come dispersi in un supermercato mentre cercano la loro madre che non troveranno mai.
Salimmo le scale di corsa, anche se non si poteva, e Ambrah, la solita genia, entrò di colpo in una classe urlando.
Fu un momento imbarazzante, soprattutto per me che ero sua amica.
Io rimasi fuori a guardarla fare quella splendida figura di merda, e poi le dissi:
《 Tesoro, hai sbagliato classe》. Sarebbe stato da riprendere.

Continua ...

Hi! Questa è la prima parte del secondo capitolo, perché è troppo lungo e ho deciso di dividerlo in più parti.
Che ne pensate? :3 Fatemi sapere e votate in tanti le mie storie!! :)
Grazie e ci vediamo nel prossimo capitolo!♡♡

Alone.||Michael JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora