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"Gli anni passano, i ricordi rimangono. Se il mondo lo sapesse, quanto ti ho cercata, fermerebbe il tempo per vederti un giorno in più."

-New York, Benji e Fede. 20:05


Un'onda di ragazze, e qualche ragazzo, mi comparve davanti. La musica risuonava alta in quello spazio; riuscii a riconoscere quella voce.

-"Non ci posso credere." esclamai, camminando a passi svelti, seguendo le persone davanti a me, cercando di arrivare fino al punto da cui partiva la musica.

Nella mia testa si fecero avanti mille pensieri, mille possibilità; ma so che una volta arrivata lì, non avrei avuto il coraggio di fare niente. Probabilmente sarei rimasta ferma, immobile, a guardare quello che una volta era il mio ragazzo, fare del suo sogno una realtà.

-"Benjamin." sentii Adam, sussurrarlo appena: sorpreso.

Annuii con veemenza, tenendo lo sguardo puntato sulla figura che mi trovavo davanti. Era sempre lo stesso Benjamin che conoscevo io; solo più sicuro di sé, e felice. Vederlo così sorridente e spensierato fu come una coltellata in pieno petto. Ero contenta per tutto il successo che lui, e il suo amico, stavano avendo, ma quello che mi feriva era il fatto che io, molto tempo prima, non fossi mai riuscita a farlo sentire in questo modo: vivo.

Venni riportata alla realtà quando vidi i suoi occhi incontrare i miei, per pochi secondi. Per lo stesso lasso di tempo vidi il suo sorriso sparire, fino a formare una smorfia. Abbassai istintivamente la testa, voltandomi di spalle.

-"Andiamo, Sky." Adam mi prese per il polso, lanciando un ultimo sguardo a Benjamin.

Scossi la testa.

-"Voglio rimanere qui." affermai, sicura di me, e spaventata.

Per quanto sapessi che lui non voleva vedermi, né in quel momento né mai, non riuscivo ad allontanarmi. Volevo restare ad ammirarlo tutto il giorno, se fosse stato possibile.

-"Sky.." cominciò il mio amico, titubante. Gli feci cenno con la testa di andare avanti. "Benjamin non ti vuole qui, non ci vuole. Noi facciamo parte del suo passato, non contiamo più niente per lui."

Le sue parole mi arrivarono dritte al cuore, riducendolo, per la seconda volta, in mille pezzi.

-"Rimaniamo solo per un altro po'." cercai di convincerlo. So che aveva ragione, ma proprio non volevo allontanarmi da quel posto.

-"Skyler.. Così ti fai solo del male, e lo sai." rispose, cercando di portarmi lontana da lì, stringendomi il polso con forza.

Portai il mio sguardo ad incontrare il suo. Quasi non lo riconoscevo: gli occhi non erano brillanti come qualche minuto prima, la rabbia si stava impossessando di essi.

-"Mi fai male." dissi, col fiato spezzato.

Provai a sciogliere la sua presa, ma non ottenni alcun risultato. Era palesemente più forte di me, non avrei mai potuto vincere.

-"Adam.." lo richiamai. "Questo è l'unico modo che ho per vederlo, un ultima volta. Adesso non può scappare da me, non può abbandonare tutte le persone che sono venute qui per vederlo. Questo sarà l'addio che non ho mai avuto: perciò, Adam, ti prego.. Lasciami rimanere."

Adam acconsentì alla mia richiesta, sciogliendo finalmente la presa sul mio polso, ma non lasciandomi libera del tutto. Infatti mi cinse il fianco con il braccio, tenendomi stretta a lui; ma non replicai. A me andava bene così.

"Amore vieni con me, scappiamo a New York.. Se stiamo insieme, di paure non ne avrò. Ti porterò al centro del mondo, andata senza ritorno, e ora vieni con me." persi un battito al sentire quelle parole. Strabuzzai gli occhi, incredula.

Per la seconda volta, in quella giornata, il mio sguardo si incontrò con quello di Benjamin; questa volta però non fu un caso. Il ragazzo dal ciuffo biondo aveva cercato i miei occhi.

Rimase a fissarmi per quella che mi sembrò un'eternità, ma in realtà erano passati secondi. Prese poi il microfono che il signore, al suo fianco, teneva stretto tra le mani.

Le grida delle ragazze presenti cominciarono ad innalzarsi sempre di più, felici del fatto che tra pochi istanti avrebbero sentito la voce del ragazzo.

-"Posso avere la vostra attenzione, per favore?" chiese, rimanendo in silenzio finché le grida non cessarono, assecondando la sua richiesta. "Vorrei svelarvi una cosa." si prese una pausa, cercando forse di chiarirsi le idee; poi riprese parola. "Questa canzone l'ho scritta pensando ad una persona che è stata una parte molto importante della mia vita, non lo posso negare. Quando stavo con questa persona le ripetevo sempre che saremo scappati a New York, che fino a quando saremmo stati insieme non avrei avuto paura.." fece un'altra pausa. Il ragazzo al suo fianco gli poggiò una mano sulla spalla, per infondergli coraggio. Benji lo guardò, e annuì. Il pubblico era rimasto in assoluto silenzio, aspettando che il loro idolo riprendesse il discorso, desiderando di sentire come continuava la storia. "Ma poi la magia si è interrotta. Sono dovuto tornare alla realtà ed è stato come un boccone amaro, da digerire. Quella ragazza mi ha lasciato per un altro, un mio amico.. Sono stato male per un anno intero, ma poi grazie a Federico sono riuscito a tirarmi su, mi è sempre stato vicino, mi ha sempre ascoltato. Perciò volevo ringraziarlo pubblicamente: grazie Fede per essere il migliore amico che possa esistere. E grazie anche a quella ragazza. Sì, grazie anche a lei! Perché se non mi avesse lasciato, probabilmente, non sarei dove mi trovo ora. Perciò grazie a te per avermi lasciato e avermi reso la vita migliore!" concluse il suo discorso.

Le ragazzine cominciarono ad applaudire e gridare il suo nome.

Solo quando un sapore salato mi arrivò alla bocca, mi accorsi di star piangendo. Mi aveva distrutta con quelle parole: aveva preso il mio cuore e lo aveva schiacciato, riducendolo in migliaia di frammenti.

-"Ok, adesso basta. Andiamo via!" la voce arrabbiata di Adam mi arrivò ovattata, alle orecchie. Non riuscivo più a sentire niente, se non il dolore che, lentamente, si stava impossessando di me.

Annuii impercettibilmente, rivolgendo a Benjamin un ultimo sguardo. Mi accorsi che mi stava guardando, e per un momento pensai che fosse dispiaciuto per avermi umiliata in quel modo, davanti a tutte quelle persone. Mi ricredetti, però, quando mi mostrò un sorriso soddisfatto.

-"Mi ha distrutta in mille pezzi, ed è contento. Mi ha umiliata!" il tono amaro con cui dissi quelle parole sorprese anche me, ma era la verità.

Benjamin aveva avuto la sua vendetta: quella che, immaginavo, avesse aspettato per anni.


Me.♡

Ciao ragazze! Cosa ne pensate di questo capitolo? Io ho amato, davvero, scrivere il discorso di Benji; a voi è piaciuto?
Ad ogni modo, dai prossimi capitoli, come avrete spero capito, le cose cominceranno a farsi più interessanti. Cominceranno ad apparire Benji e Fede! Quanto li avete aspettati, fino ad ora? eheh

Come sempre, se vi è piaciuto il capitolo non dimenticate di commentare e votare, cliccando sulla stellina. :)

Spero di aggiornare molto presto, ho un sacco di idee in mente, e non vedo l'ora di farvele leggere! Grazie a tutte coloro che leggono, commentano, e votano! Ve amo 'na cifra!♡

ps: ho intenzione di pubblicare una storia su Luke Hemmings dei 5sos, li conoscete? Vi piacerebbe?


New York. [b.m]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora