DIANA'S POV
Cammino lungo la strada per metà illuminata da un lampione guasto a intermittenza che rende il posto più lugubre. Scalcio dei sassolini e mi perdo nel riflesso della luna che si riflette nel lago mosso della brezza notturna.
Il sole è ormai tramontato e il senso di nausa si impossessa di me da ormai un'ora. Cammino piano e mi siedo scomposta su una panca malandata.
Il senso di nausa aumenta e mi ritrovo rannicchiata su me stessa. Ma passa, improvvisamente.
Mi alzo piano, e vedo un ragazzo.
Alto, riccio e che mi osserva.
Lo guardo e poi mi giro, camminando veloce e finendo in un vicolo cieco.
Sono in trappola. L'odore di alcool mi invade le narici quando do un colpo a qualche bottiglia per terra producendo rumori di vetri rotti.
Torna la nausa e quasi un conato mi sfugge.
Trattengo tutto e noto un'ombra allo sbocco della stradina.
Si muove veloce e in poco è vicina a me.
Mi ripassa la nausea, e il ragazzo mi osserva da sotto il cappuccio che gli copre i riccioli ribelli sfuggiti da una bandana scura.
Indietreggio e un vicolo si apre misteriosamente alla mia destra permettendomi di sfuggire nel buio.
Corro fino ad uscirne e mi ritrovo al piccolo molo della cittadina in cui ora alloggio, non mi sono nemmeno curata di sapere come si chiamasse. So solo che la chiamano 'città delle ombre' e deduco sia derivato dalle ombre che aleggiano nella notte in tutte le vie del luogo.
Mi giro e la figura di prima mi si para davanti.
Abbassa il cappuccio permettendo a una mare di ricci di scivolare giù per la fronte. Il suo sguardo mi blocca e due occhi d'oro mi osservano.
-Non penso potessere esserci altri di noi- commenta con voce roca e il mio sguardo si incupisce.
-Ma di che parli!?- sputo acida.
-Oh avanti lo sai benissimo- mi dice lui annoiato appoggiandosi al lampione spento.
-Non so che intendi, ma io ora me ne vado- sputo e lo sorpasso. La sua mano mi stringe il braccio e con facilità mi rigira verso di lui.
-Lasciami- dico alterata.
-No- afferma duro.
-Ho detto lasciami- strattono il braccio ma non sciogli la presa anzi la stringe
-Ho detto, NO!- grida e mi zittisce.
Inizio ad agitarmi e lui mi tappa la bocca.
-Smettila o sveglierai tutti- mi sussurra e mi stringe.
Una forte scossa mi attraversa e in poco tempo perdo conoscenza.ASHTON'S POV
Le tappo la bocca e la faccio svenire.
Quando i suoi occhi verdi si chiudono la prendo in braccio e la trasporto fino alla base, ovvero l'appartamento in cui vivo coi miei tre migliori amici nonchè compagni.
Arrivo e tiro un calcio alla porta che si apre di scatto.
-Hey amico- arriva Calum.
-Hey Calum, aiutami a trasportarla in salotto-
-Hey bro, trovata la ragazza?- mi chiede Michael entrando in sala.
-Sì Michael l'ho trovata ed è anche molto ribelle- la appoggio sul divano.
È piccolissima ma da quello che mi hanno detto è anche potente, credo lo sappia ma notando le sue mosse ne sono certo.
-Luke?- chiede Mike buttandosi sulla poltrona e accendendo la TV.
-È uscito, credo- sospira Calum.
-Ragazzi....- si girano verso di me - di cosa può essere capace la ragazza?-
-Non lo sappiamo ma ha molte capacità. Poi non ha un nome scusa?- chiede sempre il tinto masticcando delle patatine fritte.
-Può darsi che ce l'abbia ma a me interessano solo i suoi poteri- commento mentre osservo la ragazza.
Mora, tratti delicati, labbra gonfie e rosse ed è molto piccola. Avrà sui 18 anni sicuramente.
-Sappiamo qualcosa di lei però. Ha quasi 19 anni, è orfana e tiene un basso profilo passando di città in città- dice Calum sfogliando un fascicolo.
Mi chiedo ancora come facciano a spacciarla per Speciale se non dia nemmeno l'idea di essere pericolosa.
Insomma io, Luke, Michael e Calum siamo Speciali ma non tutta la cosa che dicono di lei, che poi credo sia tutta esagerazione.
Si muove e si agita sul divano emettendo gemiti infastiditi e dolenti.
Un tonfo porta la mia attenzione a Luke che è entrato e osserva la moretta.
-Cazzo- si lamenta Luke avvicinandosi a lei e le tocca la fronte. È diventata improvvisamente pallida e inizia a sudare.
-Cos'ha?- salta in piedi Mike facendo cadere tutto il contenuto della bustina a terra.
-Sta male- afferma Cal facendo levitare la ragazza fino alla stanza accanto.
Luke la segue a ruota e ci aggiungiamo noi rimasti.
La ragazza si agita e si sveglia di botto.
Noto una cosa. Ha gli occhi verdi acqua. Eppure poco prima ero sicuro che li avesse verdi.
Si rannicchia verso il muro, trema ma ci guarda sicira e nervosa.
-Chia siete!?- chiede
-Calmati. Io sono Luke, lui è Calum, l'altro è Michael e quello è Ashton- indica tutti noi cercando di tranquillizzarla.
-Io sono Diana- borbotta a bassa voce. Riesco a sentire il suo cuore fermarsi e ripartire come a comando all'impazzata.
Continua ad agitarsi e Luke mi lancia un'occhiata figace.Calmala tu amico
Messagio ricevuto, mi alzo e mi siedo davanti a lei guardandoli negli occhi.
Cerco di calmarla ma noto i suoi occhi canbiare da verdi acqua a rossi mentre dimena la testa da una parte all'altra.
-No- afferma dura sbattendo velocemente le lunghe ciglia che coprono gli occhi, adesso, rosso sangue.
-Cosa?- chiedo guardandola schietto.
-Ho detto di no, non mi calmerai solo perchè il tuo amico te l'ha detto e sta' lontano da me- minaccia e si attacca alla parete.
Tutti mi guardano basiti e io contraccambio, gli unici con la telepatia siamo io e Luke lei non avrebbe dovuto sentirci.
Ci guarda male e i suoi occhi sono di nuovo verdi...ma che!??
-Sono già calma- si siede composta cambiando tono di voce, e tornando al verde acquai suoi occhi si chiudono per poche frazioni di secondi e si aprono blu.
Come diavolo può essere!? I ragazzi notano i suoi cambiamenti e la guardano in silenzio.
-Sono Diana e ora io me ne vado- afferma dura alzandosi///
Spero che come primo capitolo vi piaccia, baci Kia❤
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SUPER HEROES
Fanfiction5 Seconds Of Summer? Quattro ragazzi con super poteri, ognuno speciale e diverso dall'altro ma proprio per questo Diana entra nelle loro vite, senza saperlo, viene catapultata nel mondo in cui è semlre appartenuta ©hugmelogan