Capitolo 1

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Nuovo anno, nuova scuola, nuova classe, nuovi professori, nuovi compagni... l'inizio di una bellissima nuova vita.
Seh, come no.
Nuova scuola? Sì, ma non quella dove volevo andare; dalla prima media ho sempre voluto frequentare il liceo psico-pedagogico perchè sono ossessionata da tutto ciò che riguarda l'essere umano e la sua anima; da quando ero piccola non facevo altro che cercare di capire le persone intorno a me, anche se non le conoscevo le osservavo e cercavo semplicemente di capirle, Bhè questo non mi ha portato ad avere molte amiche ma... sinceramente io sto bene anche da sola, sì a volte piango perchè mi sento uno schifo ma poi mi passa.

Bhè dopo aver desiderato andare allo psico-pedagogico per tre anni, ora mi ritrovo a frequentare lo scientifico.

Nuova classe e nuovi compagni? No, quei fottuti bimbi minchia delle medie mi perseguiteranno tutta la vita, tutti a credersi importanti perchè la loro mamma gli compra tutto quello che vogliono. Pfff...
L'unica buona notizia è Niall, almeno c'è lui che rincoglionito com'è mi da la possibilità di essere me stessa. Io ci scherzo sempre, ma è davvero un angelo sceso sulla terra per volermi bene, credo che sia l'unica persona che mi vuole bene veramente...
È un amico stupendo oltre ad essere un Dio, biondo con gli occhi azzurri, cosa voglio di più dalla vita?

-''Oh, mi dipiace''- un tipo che non conosco interrompe i miei pensieri andando a sbattere contro di me e facendo cadere il libro di letteratura e i quaderni di algebra.
-''Non fa niente.''- gli rispondo senza nemmeno guardarlo e iniziando a raccogliere i libri e quaderni caduti.
Appena raccolti mi giro di scatto, lo guardo negli occhi e gli rivolgo un sorriso piccolo, quasi inesistente.
Quando le sue iridi toccarono le mie rimango senza fiato, non riuscendo più a staccare lo sguardo. Le mie gambe sono ferme, non riesco più a muoverle, non rispondono ai miei comandi!

Mi accorgo di averlo osservato per troppo tempo quando, ridendo, mi chiede:
-''È tutto okay?''-
Il suo sorriso, mamma mia che sorriso, avrei saltato l'ora di letteratura per stare lì a guardarlo sorridere, ma poco dopo mi ricompongo e capisco di aver fatto la figura della ritardata stando lì a fissarlo senza dire una parola.

Diventai rossa e mi limitai ad andarmene il più presto possibile.
-"Mi dici come ti chiami?"- mi chiese non smettendo di ridere.
-"Ehm..."- Che rincoglionita mi sono dimenticata il mio nome.
-"Cathrine"- gli urlai riuscendo finalmente a ricordarmi il mio nome.
-''Io comunque sono Harry''- urló dato che io stavo continuando a camminare come una deficente senza degnarmi nemmeno di chiedergli scusa per la figura di prima.

'Iniziamo bene' penso

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