"Io mi ricordo il ghiaccio", disse lei facendosi scura in volto. Guardò Vali che la incoraggiò a parlare e così fece.
"Spiegati meglio, tesoro", la incoraggiò Artamon.
"Io...inizialmente andava tutto bene. Sentivo zio Gabriel, ma non c'era dolore, né fastidio. Anzi vi dirò, lo trovavo quasi divertente, un po' come quando ti fanno il solletico, mi spiego?".
Mica annuì sorridendo, conoscendo bene la sensazione, e la figlia proseguì il racconto.
"Ho sentito una sensazione familiare ed in un primo momento ho creduto di vedere me da piccolissima, ma non potevo esserne sicura, la bambina era di spalle. Allora mi sono avvicinata e ho visto che la bambina aveva gli occhi viola, così ho capito che ero realmente io".
"Ero sicuramente da zia Kira, perché ricordo una ragazza con i capelli rossi. Era davvero bella! Cioè...ehm...non che ora...comunque, andiamo avanti. Ho visto Gabriel che scherzava con papà e mamma. Sentivo le voci ovattate, ma si vedeva che eravate contenti".
"Poi ho visto altre immagini familiari, insomma, era tutto normale ecco, non mi sembrava niente di che. Papà e zio Gabriel avevano detto che dovevano guardare i ricordi della mia infanzia, non avevo sentito né sentivo male e quindi non mi stavo preoccupando".
Mica si girò verso Consta fulminandolo con lo sguardo.
Io e te dobbiamo parlare Cassian
Lo so, ora andiamo avanti, per favore - rispose teso
"E quindi amore, poi cosa è successo?", chiese dolcemente Mica alla figlia.
"Poi-poi-", ma si fermò ed i suoi occhi stavano volgendo al nero.
Si girò e vide Vali che scuoteva leggermente la testa e respirò, tornando tranquilla. Non vide le mani della madre e del padre contrarsi sotto il tavolo davanti a quell'intesa così profonda.
"Poi ho visto Vali, ma ho visto qualcosa che non potevo aver visto!", si agitò.
Sgranarono tutti gli occhi, tranne Aurora, che si allungò per prendere la mano della nipote.
"In che senso Ris, tranquilla a noi puoi dirlo". Raisa guardò spaventata la nonna negli occhi, ma lei annuì rassicurandola.
"Io ho visto Vali ne-nella...nella pancia di sua mamma". Chiuse gli occhi aspettando che chissà cosa esplodesse. Quando non sentì alcun rumore, aprì un occhio per vedere cosa stesse succedendo.
Consta e Mica si guardavano sconcertati, Artamon fissava Vali, che fissava il tavolo ed Aurora si era avvicinata ancor di più.
"Consta, spostati", disse pacatamente al figlio, che si sedette accanto a Mica.
"Sei sicura? Come sapevi che era Vali, anzitutto?".
Guardò timidamente di lato.
"Vali ha una voglia sul fianco...in basso ecco". Poi arrossì.
Si girò verso i genitori. "Non pensate male, eravamo a giocare con Vera nel lago".
Mica sorrise e Consta guardò da un'altra parte, stritolando la mano alla compagna.
Smettila cretino, è Vali
Vali è comunque un maschio
Mica sospirò nella sua mente e Consta allentò un po' la stretta, poi rilassò la mascella.
Hai ragione è Vali, il problema con lui è quello contrario. Ma che pretendevi, capriole e magari uno striscione di benvenuto? È mia figlia!
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Primo Sangue (Saga di Sangue libro II)
Vampire"No", disse la ragazza battendo il palmo sul tavolo "ho detto no ed è no!". "Se mi ascoltassi un momento tesoro...", tentò l'uomo con pazienza. [...] La ragazza fissò l'uomo e ancora una volta batté con forza le mani sul tavolo, questa volta facendo...