Prologo

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Louis_Tomlinson era, di fatto, una persone orribile. Fumava e beveva troppo, passava un sacco di serate in giro per le discoteche di tutto il mondo e molto probabilmente si faceva spesso delle canne. Aveva messo incinta una ragazza e nel frattempo usciva con un'altra, mentre una cospicua parte del fandom credeva fortemente nella sua omosessualità e nella sua relazione con Harry Styles.

Louis Tomlinson, invece, il burattino comandato da fili invisibili e da mani ancora più nascoste, era la persona migliore che qualcuno avesse il piacere di conoscere. Faceva eventi di beneficenza, preferiva passare del tempo con i suoi fratelli o i suoi amici più cari, piuttosto che andare in giro per delle insulse discoteche e non avrebbe mai messo incinta una ragazza senza averla prima sposata. E lui non avrebbe mai sposato una ragazza, figuriamoci andarci a letto.

Le uniche cose che accomunavano il burattino e il personaggio erano il fumo e il sesso.

Perché se il primo amava essere un fottuto donnaiolo, il secondo amava essere fottuto da un donnaiolo.

A Louis piaceva sedurre gli uomini grossi, muscolosi, quelli così convinti della loro eterosessualità che sarebbero stati paragonati ad un righello da un inglese. Gli piaceva vedere come essi capitolavano davanti alle sue forme.

E ci cascavano tutti. Tutti meno uno.

Harry Styles era l'unico uomo, omosessuale per di più, che Louis non era riuscito a far cadere ai propri piedi.

Aveva provato con il metodo tradizionale, quello con un flirt classico. Poi era passato agli approcci più diretti e spinti. Alla fine, si era fatto trovare nudo in camera di Harry, con tre dita che già si muovevano dentro di sé, pronto per qualsiasi cosa il riccio avrebbe voluto dargli. Però, il ragazzo era stato più furbo, si era fatto fare un pompino e poi se ne era andato, lasciandolo con un'erezione dolorosa tra le gambe.

Quindi, momentaneamente il piano A era fallito, così come il B e il C. Eh, ma Louis aveva un sacco di piani per avere il riccio dentro di sé e il nuovo piano era attualmente in atto.

Ben Winston era sostanzialmente un idiota. Era stato incredibilmente facile portarlo nel proprio camerino e sedurlo per poi cominciare a spogliarlo e chinarsi a novanta con il culo alla sua mercé. Il poveretto non aveva resistito e aveva letteralmente perso la testa.

La porta era rimasta aperta e un messaggio era appena arrivato sul cellullare di Harry Styles.

Concentriamoci ora su quest'ultimo.

Harry_Styles e Harry Styles erano, sostanzialmente, la stessa persona. Il primo forse era un po' ambiguo e non si capiva bene cosa voleva dire molto spesso.

Comunque il secondo non era un ragazzo facile e non apprezzava quelli che lo erano ( in questo momento ci stava bene qualche colpo di tosse e un Louis detto tra di essi, ma credo che lascerò perdere ) come Louis, ad esempio.

Harry sapeva bene che Louis Tomlinson era un ragazzo meraviglioso, dolce, gentile, bello, allegro, rumoroso e spontaneo, ma purtroppo era uno facile e che probabilmente voleva solo andare a letto con lui.

E Louis ci aveva provato anche in svariati modi, ma il riccio non aveva mai ceduto del tutto. Erano comunque grandi amici. Ed era terribile, perché la tensione sessuale tra di loro era alle stelle e tutti e due la sentivano forte e chiara.

Non era un peso facile con il quale convivere ogni giorno, ma per fortuna sarebbero andati in pausa per quasi due anni e Harry avrebbe cambiato manager e allora avrebbe potuto trovarsi un ragazzo con il quale sfogarsi per tutti quegli anni di tensione sessuale (non aveva molto tempo per fare sesso, grazie tante).

Il punto era: quale ragazzo vorrebbe stare con lui solo per del sano sesso? No, okay, decisamente domanda sbagliata. Chiunque sarebbe stato con lui anche solo per dieci secondi e Harry questo lo sapeva bene. Quindi, meglio riformulare la domanda.

Quale ragazzo attraente per Harry avrebbe voluto stare con lui per del semplice sesso?

Harry aveva un certo livello di esigenza per i ragazzi: occhi azzurri, capelli lisci e fisico gracilino. (*coaff* come Louis *coaff*, vi chiedo scusa, non ho assolutamente resistito). Non era proprio molti quelli con queste caratteristiche e l'unico che conosceva era Louis che voleva solo una storiella da una notte.

Quel giorno erano nella Wembley Arena e poche ore dopo avrebbero avuto un concerto e proprio il centro dei pensieri del riccio era apparentemente scomparso. Così come il regista che stranamente girava sempre attorno al culo di Harry, poteva anche sognarselo quell'uomo. E, ovviamente, toccava a lui andare a cercare Louis.

Mentre Niall e Liam cercavano Ben Winston. Perché secondo il grande piano di quei due, un giorno loro due sarebbero stati insieme e avrebbero avuti tanti bambini.

Certo, come se potesse anche solo essere stata una cosa vagamente possibile da sperare. Harry nemmeno sperava di poter sperare di poterla sperare. O qualcosa del genere.

Stava camminando verso i corridoi che portavano ai camerini quando il suo telefono vibrò nella tasca. Era un messaggio di Louis che gli chiedeva di raggiungerlo il prima possibile o non sarebbe potuto venire.

Oddio, magari si era fatto male e non riusciva ad alzarsi. Harry cominciò a correre verso il camerino del maggiore e quando lo raggiunse gli si presentò davanti l'unica immagine che non aveva mai desiderato di vedere. I suoi pantaloni si fecero più stretti immediatamente e quasi si pentì di non aver fottuto il culo di Louis molto prima.

Il corpo enorme di Ben Winston stava coprendo quello quasi minuscolo del liscio che piegato a novanta si lasciava fottere. Dolci gemiti uscivano dalla sua bocca e Harry desiderava davvero tanto essere colui che li procurava tutto quel piacere.

Louis, dall'altro canto, si era accorto della presenza del riccio sulla porta e ora stava osservando ogni suo respiro.

Notò come il suo sguardo verde si puntò nel proprio e come la voglia prese il sopravvento sulla forza di volontà. Louis si ritrovò con Harry che passava le mani sulla schiena ancora coperta dalla maglia e con la sua lingua che leccava il suo lobo.

Lo penetrò prima che Louis potesse anche solo battere le palpebre e presto si stava muovendo dentro di lui, facendolo sentire così bene e eccitato da quasi non crederci.

La mano di Harry scivolò tra le sue gambe e Louis la sentì, perché era già così sensibile in quel punto del suo corpo. Lo afferrò e cominciò a masturbarlo come se non vedesse l'ora di farlo venire su quel tavolino che cigolava ad ogni spinta. E sarebbe davvero venuto in quel momento se non fosse stato che il riccio ebbe proprio in quel momento il grande lampo di genio che forse non avrebbe mai più riavuto in vita sua.

Sapeva quanto debole fosse il liscio riguardo il sesso, quindi magari bastava ricattarlo un po' e forse avrebbe potuto averlo per sé tutto il tempo che voleva.

Poggiò le labbra sul suo orecchio e gli sussurrò, quasi con cattiveria: "Se verrai prima di me, il tuo corpo sarà mio per un mese intero da una settimana dopo che inizierà la pausa".

Louis ci pensò su un attimo. Ormai l'orgasmo non avrebbe potuto trattenerlo, ma dire di sì era quasi come bloccare la propria vita sessuale per un mese, Harry era quasi un santo. Lo sapeva bene lui.

Però, in fondo, non poteva mica essere così male, provare qualcosa di diverso per una volta, no?

Sussurrò un si a mezza voce, annuendo appena e poi si riversò con un lungo gemito sul maledetto tavolino cigolante.

Harry lo seguì poco dopo mormorando un mio nel suo orecchio, per poi morderglielo con forza. Quasi a lasciare il primo segno del fatto che d'ora in poi sarebbe stato suo.


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