I giorni passarono più in fretta del previsto. Louis non pensava che tre settimane potessero passare così in fretta. Però era successo, quindi potevano passare così in fretta. Infatti era davanti a casa di Harry da quasi due minuti e ancora non aveva suonato il campanello. Era abbastanza terrorizzato da cosa ci sarebbe stato dopo tutto quello. Il minore era, per lui, un migliore amico prima di tutto.
Dopo tutto quello cosa ci sarebbe stato?
La domanda era decisamente giusta. Se dopo tutto quello che stavano per fare Harry o, molto più probabilmente lui, fosse stato troppo in imbarazzo per restare amici? O se uno dei due si fosse innamorato?
Quello avrebbe decisamente rovinato tutto.
Suonò il campanello con un po' di indecisione e la porta si aprì poco dopo. Un Harry sorridente lo salutò con un semplice ciao Lou. Il liscio lo guardò per un secondo di troppo e poi si lanciò tra le sue braccia come facevano sempre.
Perché, come già detto, erano amici prima di tutto.
"Ciao, Haz!" esclamò Louis staccandosi.
Il riccio scosse la testa sorridendo, poi prese lo zaino che Louis aveva in spalla e lo fece entrare.
Louis lo seguì come un cagnolino fino alla cucina, dove c'erano due tazze di tè poggiate sul ripiano della cucina. Harry prese quella con un H disegnata sopra e porse quella con la L al più basso che ridacchiò vedendola.
"Non ci credo che ce le hai ancora!" esclamò.
Harry mandò giù un sorso di tè e disse: "Ho tenuto tutto".
Dopo quella frase ci fu un silenzio imbarazzante e entrambi sapevano il motivo, semplicemente non volevano ammetterlo a se stessi.
Non si guardarono per qualche secondo, ma poi Louis si ritrovò schiacciato tra il tavolo e il corpo di Harry.
Poggiò la tazza dietro di sé e ridacchiò. Il riccio portò le mani dietro la sua schiena e se lo spinse contro, voleva baciarlo così tanto. Ma poggiò solo le labbra sulle sue e senza perdere tempo lo sollevò.
Louis strinse le gambe attorno ai suoi fianchi e cominciò a baciare e succhiare il suo collo. Harry lo portò in salotto, lasciandolo cadere sul divano e si tolse la maglietta sotto lo sguardo voglioso del maggiore.
Louis dall'altro canto era già eccitatissimo. Il riccio poteva vederlo, non solo dai pantaloni stretti sul cavallo, ma anche dagli occhi lucidi, il respiro accelerato e le labbra rosse dei morsi.
"Togli la maglia, baby" sussurrò Harry.
Louis lo fece, lanciando la maglia bianca dietro di sé.
Il riccio si chinò immediatamente su i suoi capezzoli, stringendoli tra le dita e subito dopo mordendoli facendo contorcere Louis.
Il maggiore portò le mani ai pantaloni di Harry e cominciò a sbottonarli, ridacchiando contro i suoi capelli ricci. Infilò le mani nei suoi boxer, sentendo la sua erezione già dura e umida sulla punta.
Mosse il pollice in cerchio e Harry gemette contro la sua bocca. Louis fece intrufolare la propria lingua nella bocca del riccio, ma il minore si ritirò come scottato. Louis lo guardò accigliato, ma non ebbe tempo di pensarci perché Harry si alzò in piedi e gli fece segno di inginocchiarsi davanti a lui.
Il maggiore non perse tempo. Si mise sulle ginocchia davanti al bacino nel riccio e fece per spogliarlo, ma Harry gli prese il polso e glielo portò dietro la schiena.
"Tieni le mani dietro la schiena o ti punirò" disse contro il suo orecchio.
"E cosa farai" domandò Louis, guardandolo attraverso le ciglia "Mi sculaccerai?"
"Oppure potrei metterti un vibratore in culo e impedirti di venire" rispose Harry.
Louis deglutì e annuì, guardando il rigonfiamento dei boxer del minore. Voleva prenderlo in bocca. Voleva farlo venire nel propria gola.
Harry si sfilò del tutto i propri indumenti e lasciò che Louis si leccasse le labbra davanti alla sua erezione. Cominciò a masturbarsi, lasciando che la propria punta sfiorasse la guancia di Louis.
"Cristo" sussurrò il più basso.
"Grazie del complimento, ma il mio nome è Harry" ridacchiò il riccio, un po' a corto di fiato.
"Davvero simpatico Haz" rispose sarcastico "La racconterò a Niall, magari però dopo che mi hai fottuto la gola, che dici?".
Gli occhi verdi del riccio brillavano di ilarità, quando spinse il proprio membro dentro la bocca calda del suo migliore amico. Lo guardò negli occhi per un secondo, poi Louis cominciò a succhiare e a deglutire la saliva di troppo attorno alla sua erezione.
Si spinse più avanti con la testa e un po' di saliva colò lungo il suo mento. Ebbe l'istinto di pulirsi, ma poi si ricordò di quale sarebbe stata la punizione e tenne le mani dietro la schiena, nonostante le spalle gli facessero male.
"Louis" gemette Harry "Apri di più la bocca".
Louis lo fece e si spinse fino a sfiorare con il naso il bacino di Harry. "Oh, mio Dio Louis, non hai i conati?".
Il maggiore non smise di succhiare e Harry cominciò a spingere il bacino dentro la sua bocca, stringendo con forza i suoi capelli.
"Merda, Louis" gemette il riccio.
Louis aveva cominciato a gemere a causa del piacere che gli colpiva a fitte alla base dello stomaco. Il leggero dolore che provava alle spalle e alla gola, si mischiava con l'assurdo piacere che stava provando. Dio, non poteva venire nei pantaloni come un quattordicenne.
Gemette più forte contro l'erezione di Harry e a quello il riccio perse il controllo e si riversò dentro la sua bocca. Louis a quello non riuscì a trattenersi e rischiando di strozzarsi venne nei proprio pantaloni.
"Cazzo".
Louis si staccò, tenendo lo sguardo basso. Era così imbarazzato che non riuscì nemmeno a guardare Harry negli occhi nemmeno quando gli chiese di farlo.
Harry lo aiutò ad alzarsi, le ginocchia che tremavano per tutto il tempo che avevano passato a sostenere il suo peso. Louis si sentiva sporco e appiccicoso, ma si strinse contro il corpo caldo e nudo di Harry, totalmente in imbarazzo.
"Louis" lo chiamò il riccio.
"No, Harry, non dire una parola".
"Louis".
"Dio, che cosa imbarazzante"
"Louis"
"Cosa!" rispose Louis irritato.
"È stata la cosa più eccitante che mi sia mai successa okay?".
Louis lo guardò come se stesse dicendo la cosa più assurda del mondo. Non poteva pensarlo sul serio. Per lui era stata la cosa più assurda che gli fosse mai successa.
Harry sorrise. "Ti è piaciuto almeno?"
"Non è stato il migliore orgasmo di tutti i tempi, in realtà" sussurrò.
Il riccio fece scorrere le mani sul busto nudo di Louis, facendolo ridacchiare. Sapeva che Louis soffriva il solletico se lo si accarezzava sui fianchi. Il maggiore spinse via le sue mani e lo guardò con un sorrisetto.
"Non vorresti rimediare?" chiese Louis malizioso.
Harry guardò l'orologio. "Vorrei, ma non posso".
"Dai, perché no?" domandò.
"Perché comando io in questa relazione e ho fame".
Dopo quella frase ci fu un momento di silenzio imbarazzante. Perché quella non era una relazione. Era solo un patto che avevano fatto per scopare un po'. Non sarebbe andata a finire con loro due allegramente fidanzati.
"Credo che... credo che farò dei tacos, si?".
Louis si limitò ad annuire.
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It's Just Sex
Fanfiction«È solo che i sentimenti a volte sono di troppo.» «Ma come può quello sento essere di troppo? Dimmelo perché io sento che è la cosa migliore di sempre.» *** È che quando cominci una relazione di solo sesso bisogna che entrambi sappiamo che le coccol...