Un pallido sole faceva capolino tra le nuvole, i suoi morbidi raggi si infilavano e superavano le nuvole andando a disperdersi nell'aria, i pochi fortunati riuscivano ad arrivare fino al suolo andando a riflettersi sulla lastra di ghiaccio sottostante.
Il panorama era ricoperto dalla neve e dal ghiaccio, il bianco era il colore predominante, un bianco così puro e incontaminato che facevano sembrare il posto un paradiso terrestre.
Mille minuscole crepe si estendevano sul lago ghiacciato facendo complicati intrighi e disegni sconosciuti.
Alla fine del finissimo ghiaccio si estendeva un' intricata foresta, buia, gli abeti che guardavano dall'alto giudicandoti con le loro centinaia di anni davanti agli occhi e paragonandoti ad esseri sconosciuti.
Un morbido fiocco bianco volteggiava nell'aria andandosi a posare delicatamente sulla lastra di ghiaccio, altri piccoli fiocchi scendevano dal cielo danzando al ritmo del vento e unendosi al ghiacciato suolo.
Il sole era ormai scomparso dietro le nuvole inghiottito da quel bianco immacolato che considerava il suo giallo troppo peccaminoso per rimanere in quel cielo compatto e morbido di nuvole.
Un nuovo strato bianco copriva tutta la valle non lasciando pace alle iridi di nessun umano con la sua troppa innocenza, facendo impallidire qualsiasi altra cosa, ergendo la sua magnificenza fino agli abeti coperti anche loro dal velo della purezza venendo cullati dal vento fresco e gentile.
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Raconteur
De TodoQuesto è il mio testo per il concorso organizzato da @fletcherssmile98