72

877 24 0
                                    

Il giorno prima del mio compleanno tuo padre si sentí male a casa nostra. Il tumore era ricomparso, ma questa volta più grave di prima. Lo sapeva da un po' tuo padre, ma non lo aveva detto a nessuno per non farci preoccupare.
Passai i miei 16 anni a casa vostra con lui, era come un padre per me. Lui continuava a ripetermi che dovevo andare a festeggiare e non stare con lui, ma io non mi pentí mai di non avergli dato ascolto.
Anche se stava male si preoccupò di farmi comprare una torta e mi diede un regalo che mi aveva già comprato. Una collanina in oro bianco con un ciondolo a forma di stella. Mi chiamava sempre stellina, diceva che ero speciale proprio come una stella perché si può vedere solo di notte e solo le persone che avevano il coraggio di alzare lo sguardo e guardare il cielo potevano vederla. Mi consolava sempre dicendo di non soffrire per chi non se lo meritava, perché le persone coraggiose che mi avrebbero guardato veramente e che avrebbero capito quanto speciale fossi, sarebbero restate al mio fianco. Devi solo avere pazienza, mi ripeteva sempre.

Sophie

Essendo quasi alla fine i capitoli saranno più lunghi del solito, come questo quindi ne pubblicherò una al giorno.

Io+Te=3 (#1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora