Il calore di quest'estate

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Yato, Hiyori e Yukine avevano deciso di prendere una pausa visto quante ne avevano passate quella scorsa primavera. Tra spettri, possessioni demoniache, il padre di Yato, avevano ben deciso di approfittare del fatto che in qui giorni ci fosse un'apparentea calma . Decisero di andare avanti per quel giorno, semplicemente di non pensare a tutti quei problemi che gli assalivano senza tregua. Yukine per primo aveva deciso di andare da Kazuma per imparare qualche incantesimo. Così andò nel tempio di Bishamon, adorava quel posto, così grande e calmo. Ogni volta che lo vedeva, provava una sorta di invidia, nei confronti di Kazuma, perchè sapeva, che lui non avrebbe mai avuto un tempio così grande con un padrone come Yato. L'idea che Yato stesse provando a cambiare, l'aspirazione a diventare un dio della fortuna,però, riusciva ogni volta a far spuntare un sorriso sul dolce viso di Yukine. Non ostante andasse nel tempio di Bishamon per imparare, aveva fatto amicizia con alcune shinki, così appena arrivava lì riceveva il buongiorno e lo ricambiava. Grazie a Kazuma aveva imparato molti incantesimi, come difendere se stesso, e si sentiva pronto per impararne altri. Nel frattempo, Yato si trovava nella casa di Kofku dove il caldo inondava l'appartamento, facendo credere a quelli che lo abitavano, di essersi trasferiti in un deserto. Purtroppo il condizionatore aveva smesso di funzionare, nessuno si meravigliò più di tanto, infondo era il condizionatore di una dea della povertà. Avevano provato con il ventilatore, per un po di tempo, esso era riuscito a mandare un ebrezza di fresco alle povere divinità, accasciate sul pavimento di legno. Dopo una decina di minuti però il ventilatore invece di emanare aria, aveva deciso di creare un uragano spazzando qualsiasi cosa si trovasse dinanzi a lui, per fortuna Daikoku aveva trovato il modo di spegnerlo, ovvero staccare la spina. Daikoku aveva deciso di prendere un po di gelato per Yato, ovviamente aveva portato con se Kofku in modo da non creare ulteriori problemi, nella cella frigorifera i due si erano scambiati una semplice conversazione, fino a quando Daikoku non aveva deciso di parlare di un argomento nuovo.

-Ho saputo da alcuni Dei che hai unito il destino di Yato e di Hyori, dannazzione Kofku, ne combini una più del diavolo- disse dandole un colpetto alla testa.

-Oh ma dai~ Yato era così arrabbiato, nessun ragazzo legato ad Hiyori sembrava buono per lei~ Penso che sia la cosa migliore per entrambi eheh~-

Kofku era salita dicendo a Daikoku che sarebbe andata a preparare le coppette per il gelato, lui aveva tentato di fermarla, visto che non voleva lasciarla sola, ma alla fine si arrese. Come si aspettava Kofku non fece ciò che disse, al contrario si appoggiò sulle spalle di Yato e gli sussurò :

- Yato-chan perchè non inviti Hiyori ad un appuntamento, tu e lei soli soletti- guardandolo infine con aria maliziosa

- Perchè mai dovrei farlo- disse il ragazzo, che era anche arrossito pensando a quella strana idea.

- Beh, ne avete passate tante, meritate un po' di riposo- affermò la rosa, come se avesse la risposta pronta

- Io mi sto gia riposando- Yato guardò il soffitto per tutto il tempo, infondo non era una cattivissima idea,ma aveva ancora paura, paura per la sua Hiyori. Non voleva recarle del male, quello che era successo in passato, Yato se ne assumeva tutte le colpe, non riusciva ad accettare che non era lui il cattivo e Hiyori non gli dava nessuna colpa.

Uscì fuori per prendere una boccata d'aria, non riusciva a respirare in quella casa, forse era anche colpa di tutti quei pensieri che si erano alleati contro di lui, per soffocarlo in un altroce destino. Yato però era uno spirito combattente e non si lasciò avvilire dai suoi pensieri, così chiamò Hiyori.

In quel momento Hiyori aveva appena finito di farsi la doccia. Quella mattina era andata nel solito quartiere vicino casa, per aiutare le vecchie anziane nelle loro varie faccende. Le aiutava falciando l'erba, prendendo oggetti troppo in alto, lavava panni sporchi; faceva di tutto per occupare le sue mattinate. Quando finiva i suoi lavoretti, dava alle vecchiette il numero di Yato in caso avessero avuto bisogno, aiutando quindi quest'ultimo a diventare un dio della fortuna. Aveva deciso di farlo di sua spontanea volontà senza dirlo a Yato, non voleva essere ringraziata infondo lo faceva con piacere. Così per levarsi un po' di stress da suo corpo, decise di infilarsi sotto la doccia; l'acqua non era la sola a scorrere, ma anche i suoi ricordi fluivano ma uno in particolare so fermò facendo pensare Hiyori a lungo. Era il ricordo della sua tavoletta legata a quella di Yato, aveva pensato a lungo alle conseguenze, aveva capito che questo non le creava un vero problema, ma la rassicurava, sapeva che accanto a Yato sarebbe stata al sicuro. Tutto questo venne interrotto semplicemente dallo squillo del suo cellulare, corse fuori dalla doccia mettendosi solo un'asciugamano intorno al suo corpo, vide il numero, fu un po' sorpresa, da quando si erano presi una pausa, non aveva avuto modo di vedere la persona che la stava chiamando.

Una breve pausa, con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora