Parte 3

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La vasca era pronta.
Immerse il proprio corpo nudo all'interno di essa rabbrividendo d'improvviso al contatto con l'acqua gelata che a poco a poco dava l'impressione di diventare più calda, al contrario,  era lui che stava scendendo rapidamente di temperatura.
Tutti ciò non diede affatto fastidio alla salda impugnatura che aveva sul coltello.
Il primo taglio fu molto doloroso, dato che l'incisione sulla pelle era davvero profonda, mentre gli altri due furono veloci e indolore.
Il sangue denso cominciò a scendere lento  dalle ferite sui polsi fino a mischiarsi all'acqua formando tanti filamenti rossi che si unirono cambiando il colore iniziale dell'acqua. Il corpo ormai non sentiva più nulla ed era immobile, ma la mente continuava a formare nuovi pensieri.
Era stanco di continuare a sopravvivere in un mondo nel quale a nessuno importava della sua misera esistenza, era stanco di rincorrere i propri problemi e risolverli, era stanco di mentire a se stesso che andava tutto bene, invece era l'esatto contrario.
La verità era che non aveva più voglia di vivere e nulla gli importava se non l'abbandonare una persona che lo accettava per quello che realmente era: un essere umano come tanti che sa sbagliare. Infondo sapeva che era un peso per lui e che il continuo aiuto da parte sua era considerato un gesto davvero da medaglia, ma anche lui possedeva una vita e non aveva intenzione di rovinarla come aveva fatto con la sua.
Adesso era pronto a morire, ma qualcosa di orribile gli fece cambiare idea.
23:05 del 31 ottobre 2013

Il telefono inaspettatamente suonò.
"Pronto?!"
Rispose Gerard tra lo stupito e il meravigliato al sapere di chi fosse la chiamata.
"Gerard... ti prego... vieni non ce la faccio più... non riesco a smetterla di vederlo...ti prego vieni subito...vuole che io muoia...vuole riportarmi in quella casa...vuole la mia anima...aiutami..."
Era Frank e tutte le parole che disse erano state spezzate da numerosi singhiozzi e il tono di voce era teso e tremante.
"Frank, calmati. Chi è che vuole farti questo? È lì vicino a te? "
Disse in tono autoritario cercando di far credere di avere la situazione in mano.
"Ti prego vieni"
Lo stava supplicando e si sentiva benissimo che era spaventato a morte da qualcosa che Gerard avrebbe dovuto scoprire.
"Arrivo, sto partendo. Tu rimani a casa e non ti muovere"
Affermò richiudendo la chiamata.
21:33 del 31 ottobre 2014

La voce metallica continuava a intromettersi nella testa di Frank.
Non voleva morire e soprattutto non come un suicida in preda ad un attacco di panico. Aveva già fatto un errore in passato e non intendeva ricommetterlo nuovamente.
Quello era stato solo un momento di debolezza nel quale solo la morte avrebbe potuto mettere una fine come si deve.
Avrebbe avuto anche adesso molti motivi per morire, ma aveva imparato che la vita è un bene prezioso che non va buttato per un semplice errore.
Era pur vero che in vita sua non era stato una delle migliori persone e che spesso aveva abusato di droghe molto pesanti e solitamente non ci pensava due volte a buttarsi in una rissa.
Aveva sbagliato e lo ammetteva, ma adesso era diventato un altro e intendeva ricominciare. Purtroppo aveva perso le speranze rinunciando a tutto persino alla sua anima e ora poteva vedere le conseguenze.
D'un tratto udì bussare alla porta e sentì la sensazione che infondo non era solo ad affrontare le conseguenze.
22:00 del 31 ottobre 2014

"Stai bene?"
Domandò Gerard alla vista del suo amico che aveva l'aria di aver visto un fantasma.
"No...e verrà presto..."
"Dov'è?"
"Chi?"
"Quello che ti sta dando fastidio"
Frank ebbe una brutta sensazione. Non lo stava capendo nel modo giusto.
"No, tu non capisci. Non è una persona o un essere umano...è...non so di preciso cosa sia in realtà, ma vuole...vuole la mia anima"
Gerard tentò di rimanere impassibile alle strambe parole dell'amico che sembrava essere impazzito.
Frank non è matto, pensò anche se il suo comportamento lo contraddiceva molto.
Forse era solo spaventato dai ricordi o meglio dal ricordo.
Decise infine di assecondarlo.
"Senti Frank, rimarrò qui tutta la notte così se qualcuno tenterà di farti qualcosa io lo farò fuori. Okay? "
Frank annuì poco convinto. Sapeva che non sarebbe bastato a salvarlo dal suo destino.
"E adesso vediamoci un bel film horror come i vecchi tempi. Va bene? "
"Va bene"
Rispose con un tono di voce più tranquillo e invitò Gerard ad entrare e ad accomodarsi sul divano mentre egli inseriva la videocassetta di 'v*****ì 13', il suo film preferito, e all'avvio si sedette anche lui sul divano.
"Gerard"
"Sì? "
"Sei ancora arrabbiato con me?"
"E per cosa?  Se credi di avermi disturbato ti sbagli di grosso e..."
"No. Io non intendevo questo. Io parlavo dell'anno scorso"
Disse Frank rattristato e poi continuò.
"Non volevo che proprio tu mi trovassi in quelle condizioni. Ho sbagliato e non so più come rimediare e... mi hai salvato la vita Gerard. Prima ti odiavo per questo, ma poi ho capito di dover esserti grato per l'eternità"
Gerard rimase profondamente colpito dalle parole dell'amico che per poco non scoppiava a piangere.
"È tutto passato. Adesso vediamoci questo santo film!"
Per la prima volta in tutta la serata Frank sorrise.
22:30 del 31 ottobre 2014

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