Lo continuava a fissare accarezzandogli il viso. Poteva intravedere nei suoi occhi una paura immensa ,ma bisognava aspettare solo qualche secondo e il peggio sarebbe passato e quell'anima così deliziosa sarebbe stata sua.
"Adesso sei mi..."
Non fece in tempo a finire la sua frase che con gran frastuono un ragazzo aprì la porta e si gettò all'aiuto della sua preda.
Fu costretto così a scomparire perché ormai la mezzanotte del trentuno di ottobre era passata da un secondo e mezzo e nulla poteva fare per prendere ciò che gli apparteneva.
"Tornerò a prenderti"
00:00:01 del 31 ottobre 2013
Il film era quasi giunto alla conclusione e Frank non aveva staccato neanche per un attimo lo sguardo dallo schermo, tanto da non accorgersi che Gerard dormiva profondamente al suo fianco da circa una mezz'oretta buona. Era talmente esausto che non appena ebbe l'occasione di sistemarsi sul divano, crollò senza problemi, infondo se Frank avesse avuto bisogno di lui lo avrebbe sicuramente svegliato.
Ad un tratto uno strano rumore proveniente dalla cucina fece sobbalzare Frank dallo spavento e immediatamente, lasciando Gerard dormire sul divano, si diresse in direzione del rumore e con sorpresa scoprì che non era altro che la finestra che aveva lasciato aperta prima che arrivasse Gerard. Con sollievo andò a chiuderla e nel frattempo pensò di dover preparare il letto per gli ospiti perché sicuramente Gerard sarebbe rimasto lì tutta la notte.
Spesso si chiedeva come facesse Gerard ad essere sempre padrone della situazione in ogni luogo e in qualsiasi momento. Non aveva paura, non si tirava mai indietro ed era sempre disponibile per ogni cosa. Era il suo mito ed era soprattutto il suo migliore amico. Riusciva a farlo sentire una persona migliore e a confortarlo nei momenti peggiori.
D'improvviso squillò il telefono e lesto corse a rispondere per non far svegliare Gerard.
"Pronto?"
Nessuno rispose.
"Pronto?"
Insistette Frank nella speranza di sentire qualcuno rispondere, ma nulla nuovamente.
"Pronto? C'è qualcuno?"
"Prova a vedere in bagno, Frank"
Rispose secco una voce metallica e priva di ogni tipo di emozione.
"Non è possibile", pensò tra sé e sé Frank mentre camminava verso il bagno.
Poteva essere solamente un brutto scherzo di halloween, ma non gli sarebbe dispiaciuto constatare se in bagno ci fosse qualcuno.
Il silenzio, dominante l'intera atmosfera, era stato rovinato dai forti battiti del cuore di Frank che venne aggredito da una forte ansia mista a paura per l'inaspettata sorpresa che avrebbe potuto trovare in bagno. Sinceramente sapeva che la sua fantasia andava ben oltre i limiti stabiliti, eppure aveva un brutto presentimento. Forse, avrebbe dovuto svegliare Gerard ma se non fosse stato veramente nulla, avrebbe solo dato fastidio a una persona che già aveva fatto tanto per lui.
Infine trovandosi davanti la porta del bagno, decise che niente di male gli sarebbe accaduto, anzi avrebbe potuto far finire tutte quelle paure senza senso. Ma poi, tutti quei ricordi, quegli incubi, quella voce non significavano proprio niente?
Basta, era ora di mettere fine a tutte queste cavolate aprendo quella maledetta porta, e così fece, ma capì immediatamente che la sua mente non gli stava mentendo.
"Quanto tempo Frank".
23:35 del 31 ottobre 2014
Un mal di testa terribile lo costrinse ad aprire gli occhi e rendersi conto che aveva quasi urgentemente bisogno di una pasticca prima che potesse peggiorare ulteriormente. Istintivamente rimase un attimo perplesso dalla stanza in cui si era svegliato. Aveva dormito sul divano, ma non era il suo e la televisione, anch'essa non sua, era rimasta in stand by chissà da quanto tempo. Velocemente ricordò di essere a casa di Frank e di essersi addormentato durante la visione di uno di quei film horror strasecolari del suo amico. Solo una cosa, però, non gli tornava: Frank non era più seduto vicino a lui.
"Frank!"
Provò a chiamarlo senza però ottenere alcuna risposta, così ipotizzò che avesse fatto la sua stessa fine, solo sul letto e con gran fatica si alzò dal divano e andò a vedere se stava dormendo in camera. Lì non c'era.
Provò a bussare in bagno, ma niente.
Improvvisamente una brutta sensazione lo invase. Non poteva essersi volatilizzato nel nulla come un fantasma e da qualche parte doveva pure stare. Il problema era dove.
Vagò per dieci minuti in tutte le stanze, ispezionandole minuziosamente, ma non vi era nessuna traccia di Frank.
Stremato si fermò un attimo a riflettere sulla situazione.
Frank non aveva la macchina, quindi non poteva essere andato lontano nei quindici minuti che Gerard era stato a dormire, aggiungendoci altri dieci minuti sprecati per la sua ricerca per la casa; Frank non sarebbe uscito di casa perché aveva paura; di chi aveva paura? Lo aveva rapito mentre stava dormendo e quindi non aveva potuto sentire nulla? e se era così dove lo avrebbe potuto portare?
I suoi pensieri erano illogici e confusi e stava sulla cattiva strada ,doveva ricominciare.
Frank aveva paura di qualcosa che voleva rubargli l'anima, come aveva detto lui stesso, quindi aveva un conto in sospeso e dove si saldano i compiti in sospeso? Dove tutto è iniziato.
Bingo.
23:55 del 31 ottobre 2014
Non aveva più il controllo del suo corpo. Riusciva a ragionare, ma non riusciva a fermarsi. Stava camminando verso la morte e non poteva farci nulla, stava ritornando in quella casa nella quale sono nascosti e sepolti brutti ricordi. Non voleva ricordare, ma era tutto quello che era in grado di fare.
Sfortunatamente arrivò in men che non si dica a destinazione, aprì quella maledetta porta ed entrò all'interno della casa.
Non era cambiato nulla dall'ultima volta che vi aveva quasi lasciato la pelle.
Salì le scale con una velocità inumana e si ritrovò davanti a una stanza: un letto disfatto al centro, tanti libri gettati su una scrivania e per terra e infondo un'altra porta.
Non voleva entrarci.
Purtroppo in un batter d'occhio era già dentro. Quello era un posto che non rivedeva da ormai un anno e tutto sembrava essere tornato come prima.
La vasca al centro era piena d'acqua e vicino ad essa vi era un essere, proprio quell'essere che lo fissava con occhi inesistenti e lo attirava verso di sé.
"Frank è giunta l'ora. Vieni che l'acqua aspetta solo te e io solo la tua anima"
Frank non ebbe alcun potere verso i passi che muoveva verso la vasca, ma si ritrovò all'improvviso immerso al suo interno con solo la testa al di fuori .
"Adesso vieni da me"
Disse l'essere spingendolo con una mano, difficile da definire così, sott'acqua.
Frank non respirava e sentiva i suoi polmoni riempirsi lentamente d'acqua. Tentava invano di risalire, ma era troppo debole. I sensi cominciarono lentamente ad abbandonarlo e l'unica cosa che vide prima di chiudere gli occhi era l'immagine del volto di Gerard dall'altra parte dell'acqua, ovvero in superficie. Sembrava davvero reale, ma sapeva benissimo che era solamente un'allucinazione dovuta alla situazione in cui si trovava.
Avrebbe dovuto ringraziarlo di più per tutto quello che aveva fatto, ma adesso non poteva che regalargli un suo ultimo pensiero di gratitudine.
00:00 del 31 ottobre del 2014
"Frank! Frank!"
Urlò Gerard tirando il suo amico fuori dalla vasca.
Tutta quella situazione lo aveva terribilmente scioccato: un essere deformato senza un volto definito stava affogando in una vasca il suo migliore amico e per di più quando lui era arrivato era scomparso senza lasciare traccia. Forse Frank non era del tutto matto.
"Frank respira, respira! Ti prego!"
Disse scuotendo il ragazzo pallido e battendogli il petto cercando di rianimarlo.
Non si muoveva.
Era immobile come un sasso e freddo come il ghiaccio.
Non poteva essere morto.
"Frank ti prego non puoi morire...ti prego svegliati"
Gerard non riuscì a trattenere le lacrime e strinse forte a sé il corpo senza vita del suo migliore amico.
Era tutta colpa sua e se non si fosse addormentato non sarebbe successo nulla di tutto ciò.
Passarono pochi secondi ed egli continuava a piangere così forte da non accorgersi che Frank stava sputando dell'acqua e tentava di riprendere aria e quando, finalmente, Gerard se ne accorse ringraziò il cielo e tutta la terra.
"Gerard...non...ti...sbarazzerai di...me...così facilmente"
Disse Frank tossicchiando e ridendo per il semplice fatto di poter vedere un'altra volta il sole sorgere nel cielo.
Fine.
Mada
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L'anima del male
HorrorL'anima del male Continuo ad osservarti e nel frattempo la mia mano ti accarezza il viso liscio come seta e freddo come il marmo. Il tuo corpo rimane immobile nella vasca da bagno con l'acqua gelata mista a del rosso scuro. I tuoi occhi cerchiati da...