E come ogni giorno,Alice camminava nei corridoi della scuola,con la testa rivolta verso il basso.
Nella sua testa vagavano così tanti pensieri,che quasi si era dimenticata di essere a scuola,ormai l'unica cosa che le faceva compagnia in quel momento era il vuoto.
Si sentiva sola,nonostante avesse tanti amici,che infondo le volevano molto bene."Ehy Alice"una figura le si avvicinó.
Alzò la testa riconoscendo la ragazza che si era messa a camminare vicino a lei.
"Ciao Elisa"sorrise,non voleva sembrare triste agli occhi dell'amica.
"E' successo qualcosa?"chiese lei preoccupata,si era accorta che qualcosa non andava appena i suoi occhi incontrarono quelli di Alice.
"No no,tranquilla,sono solo stanca"
La rassicuró non ricevendo la risposta che si aspettava per chiudere quel tipo di discorso."Sai che puoi dirmi tutto vero?"
Disse lei sorridendole.Alice si fermò di scatto sospirando,facendo fermare anche l'amica.
"Si lo so...ma,non e' importante"
Non distolse lo sguardo dal pavimento,non voleva mostrare il dolore che aveva negli occhi alla sua amica...anche se lei ormai aveva già capito tutto."Quando vorrai parlarne,ricordati che io sono a tua disposizione."
Alice annuì sorridendo ed entrambe continuarono il cammino.
"Beh,io vado"le lasciò un bacio sulla guancia ed entrò in classe,mentre Alice entrò nella sua.
I suoi compagni di classe erano l'ultima cosa che voleva vedere quel giorno,quindi si mise in un banco dietro a tutto,dove nessuno poteva parlarle.
Il prof iniziò a spiegare mentre lei mise la testa sul banco,stanca.
Non era solo stanca per non aver dormito ,era stanca di tutto.
Delle persone false,delle bugie,delle promesse mai mantenute,di tutto.
Ognuno ha un modo tutto suo di dimostrare la propria sofferenza,ma lei la dimostrava stando in silenzio,nascondendola in tutti quei sorrisi finti.
Aveva il bisogno di piangere ma non poteva,non davanti a tutti."Prof,posso andare in bagno?"la voce le si spezzò a metà frase,non riusciva a trattenere le lacrime,quindi gliene scese una che subito asciugò.
"Certo,ma torna presto"la avvertì il prof e lei annuì uscendo dalla classe.
Corse in bagno e ci si chiuse dentro,mentre inizió un pianto isterico.
Non poteva continuare così,ma sembrava troppo difficile per lei smettere."E' occupato?" sentì bussare alla porta.
"S-si"disse lei cercando di calmarsi.
"Stai piangendo?"chiese la ragazza preoccupandosi.
"Si,ma non é niente"ormai mentire le riusciva così bene.
"Non ci credo,dai esci"bussò di nuovo la ragazza,cercando di farla uscire
"Okay..."uscì dal bagno riconoscendo la ragazza di fronte a lei.
Era Kate,una sua vecchia compagna delle medie.
Fanno tutte e due il linguistico,ma in due sezioni diverse."Dio mio Alice,che e' successo?"
Chiese Kate.
Alice la abbracciò all'improvviso,aveva bisogno di affetto."Sono stanca...non ce la faccio più"rispose Alice con un filo di voce.
"Ti hanno fatto qualcosa?"si staccò dall'abbraccio per guardarla in faccia,come se i suoi occhi potessero scavare nei suoi per cercare spiegazioni.
"Sono così facile da dimenticare?"chiese.
"Perché me lo chiedi?"chiese Kate confusa.
"Non so,prima ero piena di amici,persone che mi volevano bene,ma ora quasi tutti mi trattano da persona invisibile."rispose Alice facendosi scappare una lacrima.
Kate annuì abbracciandola di nuovo.
Era dispiaciuta per l'amica,tanto.
Se avesse potuto fare qualcosa,l'avrebbe fatto volentieri.